Ciao Pololo, la tua costanza mi colpisce davvero, sai? Quel passo al giorno di cui parli, come bere più acqua, è una cosa che sto cercando di fare anch’io, ma a volte mi sembra di arrancare. Con il mio metodo della ta-relka – sì, lo chiamo così, mezzo italiano mezzo no – sto provando a dividere il piatto in modo preciso: metà verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati. Non è facile all’inizio, lo ammetto. La testa dice “riempi tutto di pasta”, ma poi ti guardi allo specchio e capisci che serve un cambio. Oggi, per esempio, ho fatto zucchine grigliate, un po’ di pollo e una manciata di riso integrale. Niente di speciale, ma fotografarlo mi aiuta a tenere il punto.
L’acqua, poi, è un altro tasto dolente. Capisco bene quel senso di gonfiore di cui parli, lo vivo spesso anch’io, soprattutto nei giorni in cui il corpo sembra non girare. Il tuo trucco per renderla più invitante mi piace, però. Io ci ho provato con il limone, ma dopo un po’ mi stanca. Forse la menta potrebbe essere una svolta, o magari il cetriolo, che dici? Devo sperimentare, perché se no finisco per dimenticarmi di bere e mi ritrovo con la bocca secca e zero energia. Separare carboidrati e proteine, invece, lo sto facendo da un mese circa. All’inizio mi sembrava di mangiare “male”, tipo piatti incompleti, ma ora vedo che la digestione è più leggera. È come se il corpo ringraziasse, anche se la bilancia non si sposta quanto vorrei.
La camminata veloce che vuoi provare domani mi fa pensare. Io ci ho provato qualche volta, ma dopo dieci minuti mi sento già fiacca. Forse è l’età che si fa sentire, o forse è solo che non ho ancora trovato il mio ritmo. I medici mi dicono sempre che muoversi fa bene, ma senza esagerare, e io sto lì a chiedermi quale sia il confine tra il “giusto” e il “troppo”. Tu come ti senti quando aggiungi queste abitudini? Tipo, l’energia che dici di avere in più, arriva subito o ci vuole tempo? Io sono in quella fase in cui vedo i progressi, ma sono minuscoli, e a volte mi prende una specie di malinconia. Però poi penso al mio piatto diviso a metà, con quelle verdure colorate, e mi dico che forse sto costruendo qualcosa di buono, no? Fammi sapere come va con la tua camminata, magari mi dai lo spunto per riprovarci anch’io.