Buonasera a tutti,
è da un po’ che non scrivo qui, ma oggi sento il bisogno di condividere un pezzo del mio percorso. Tutto è iniziato un anno fa, quando il mio medico mi ha messo di fronte a una realtà che non potevo più ignorare: il mio peso stava diventando un rischio concreto per la mia salute. Diabete, pressione alta, stanchezza cronica... erano segnali che non potevo trascurare. Non è stato facile accettarlo, ma quel colloquio è stato il mio punto di svolta.
Ho iniziato a correre quasi per caso. Non ero mai stato un tipo sportivo, figuriamoci un runner. All’inizio facevo fatica anche solo a fare un giro dell’isolato senza fermarmi con il fiatone. Ma piano piano, con pazienza, ho trovato il mio ritmo. Non parlo di velocità, ma di costanza. Correre è diventato il mio momento di libertà, un modo per lasciare andare i pensieri pesanti e concentrarmi su di me. Ogni passo mi sembrava un piccolo regalo che facevo al mio corpo.
Non vi nascondo che i primi mesi sono stati duri. La bilancia non sempre collaborava, e a volte mi chiedevo se ne valesse la pena. Ma poi ho iniziato a notare i cambiamenti veri, quelli che vanno oltre i numeri. La mia energia è aumentata, il respiro è più leggero, e anche le analisi del sangue hanno iniziato a raccontare una storia diversa. La pressione si è stabilizzata, e il rischio di diabete sembra sempre più lontano. Non sono ancora al mio obiettivo, ma sto imparando che il percorso è importante quanto la meta.
Correre mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo, a rispettare i suoi tempi. Non è solo questione di perdere chili, ma di sentirmi vivo, presente. Ogni mattina, quando metto le scarpe da corsa, so che sto facendo qualcosa di buono per me stesso, e questa sensazione di pace non ha prezzo. Spero che chi sta iniziando ora non si arrenda: i risultati arrivano, magari non subito, ma arrivano.
Grazie per questo spazio, mi aiuta a mettere in ordine i pensieri.
è da un po’ che non scrivo qui, ma oggi sento il bisogno di condividere un pezzo del mio percorso. Tutto è iniziato un anno fa, quando il mio medico mi ha messo di fronte a una realtà che non potevo più ignorare: il mio peso stava diventando un rischio concreto per la mia salute. Diabete, pressione alta, stanchezza cronica... erano segnali che non potevo trascurare. Non è stato facile accettarlo, ma quel colloquio è stato il mio punto di svolta.
Ho iniziato a correre quasi per caso. Non ero mai stato un tipo sportivo, figuriamoci un runner. All’inizio facevo fatica anche solo a fare un giro dell’isolato senza fermarmi con il fiatone. Ma piano piano, con pazienza, ho trovato il mio ritmo. Non parlo di velocità, ma di costanza. Correre è diventato il mio momento di libertà, un modo per lasciare andare i pensieri pesanti e concentrarmi su di me. Ogni passo mi sembrava un piccolo regalo che facevo al mio corpo.
Non vi nascondo che i primi mesi sono stati duri. La bilancia non sempre collaborava, e a volte mi chiedevo se ne valesse la pena. Ma poi ho iniziato a notare i cambiamenti veri, quelli che vanno oltre i numeri. La mia energia è aumentata, il respiro è più leggero, e anche le analisi del sangue hanno iniziato a raccontare una storia diversa. La pressione si è stabilizzata, e il rischio di diabete sembra sempre più lontano. Non sono ancora al mio obiettivo, ma sto imparando che il percorso è importante quanto la meta.
Correre mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo, a rispettare i suoi tempi. Non è solo questione di perdere chili, ma di sentirmi vivo, presente. Ogni mattina, quando metto le scarpe da corsa, so che sto facendo qualcosa di buono per me stesso, e questa sensazione di pace non ha prezzo. Spero che chi sta iniziando ora non si arrenda: i risultati arrivano, magari non subito, ma arrivano.
Grazie per questo spazio, mi aiuta a mettere in ordine i pensieri.