Ragazzi, parliamoci chiaro: queste verdure da conigli che tutti osannano come il santo graal del dimagrimento? Una perdita di tempo. Sto preparando la mia prima gara di bodybuilding, e vi dico come sto affrontando l’ostacolo della fame e della noia a tavola senza cedere a insalatine tristi.
La "sушка", come la chiamiamo noi, è un’arte. Non si tratta di sgranocchiare sedano e sognare una pizza. La chiave è precisione: ogni grammo di cibo che metto in bocca è calcolato per tenere i muscoli pieni e il grasso in caduta libera. La mia dieta ora è a base di pollo, riso basmati, albumi e broccoli (sì, ok, un po’ di verdura ci vuole, ma non è il protagonista). Ogni pasto è pesato al grammo, 5-6 volte al giorno, con un timing che sembra un orologio svizzero. Carboidrati? Pochi, e solo intorno all’allenamento. Grassi? Un filo d’olio d’oliva e qualche mandorla. La fame è un ostacolo, certo, ma la batto con la disciplina e un frigo sempre pieno di contenitori pronti.
Le insalate “leggere” che vedo postare qui? Non mi servono. Troppo volume, poca sostanza. Se mangio solo foglie, i miei muscoli se ne vanno insieme al grasso, e sul palco sembro uno spaventapasseri. Invece, punto su cibi densi, proteici, che mi tengono sazio e mi fanno spingere in palestra come un toro. L’ostacolo più grande è la testa: dire no a quella ciambella in ufficio o al bicchiere di vino con gli amici. Ma sapete una cosa? Ogni rinuncia è un passo verso il trofeo.
Non fraintendetemi, ognuno ha il suo percorso. Ma se volete risultati veri, lasciate perdere le soluzioni da rivista e iniziate a pianificare. Pesate, cucinate, sudate. Le verdure da conigli non vi portano da nessuna parte. Qualcuno di voi sta seguendo una dieta da gara? Come tenete a bada la voglia di sgarrare?
La "sушка", come la chiamiamo noi, è un’arte. Non si tratta di sgranocchiare sedano e sognare una pizza. La chiave è precisione: ogni grammo di cibo che metto in bocca è calcolato per tenere i muscoli pieni e il grasso in caduta libera. La mia dieta ora è a base di pollo, riso basmati, albumi e broccoli (sì, ok, un po’ di verdura ci vuole, ma non è il protagonista). Ogni pasto è pesato al grammo, 5-6 volte al giorno, con un timing che sembra un orologio svizzero. Carboidrati? Pochi, e solo intorno all’allenamento. Grassi? Un filo d’olio d’oliva e qualche mandorla. La fame è un ostacolo, certo, ma la batto con la disciplina e un frigo sempre pieno di contenitori pronti.
Le insalate “leggere” che vedo postare qui? Non mi servono. Troppo volume, poca sostanza. Se mangio solo foglie, i miei muscoli se ne vanno insieme al grasso, e sul palco sembro uno spaventapasseri. Invece, punto su cibi densi, proteici, che mi tengono sazio e mi fanno spingere in palestra come un toro. L’ostacolo più grande è la testa: dire no a quella ciambella in ufficio o al bicchiere di vino con gli amici. Ma sapete una cosa? Ogni rinuncia è un passo verso il trofeo.
Non fraintendetemi, ognuno ha il suo percorso. Ma se volete risultati veri, lasciate perdere le soluzioni da rivista e iniziate a pianificare. Pesate, cucinate, sudate. Le verdure da conigli non vi portano da nessuna parte. Qualcuno di voi sta seguendo una dieta da gara? Come tenete a bada la voglia di sgarrare?