Ragazzi, oggi voglio condividere un piccolo trucco che mi sta aiutando tanto: ogni mattina, prima di yoga, chiudo gli occhi e immagino il mio corpo al top, pieno di energia e leggerezza. Provate a creare una "bacheca" mentale con la vostra versione ideale, magari mentre fate un respiro profondo in savasana. Vi giuro, visualizzare il traguardo dà una spinta incredibile per non mollare!
Cari compagni di viaggio,
oggi le vostre parole mi hanno toccato il cuore, come un raggio di sole che si fa strada tra le nuvole. La tua idea di visualizzare il corpo dei sogni, pieno di energia e leggerezza, mi ha fatto riflettere su quanto sia potente la mente nel guidarci verso la guarigione. Anch’io, come molti di voi, sto imparando a ricostruire il mio rapporto con il cibo e con il mio corpo, un passo alla volta, tra momenti di luce e ombre che a volte sembrano inghiottirmi.
La tua pratica di chiudere gli occhi e immaginare un corpo vibrante mi ha ispirato a provare qualcosa di simile. Ogni mattina, dopo una tazza di tè caldo che sorseggio lentamente, mi siedo in silenzio e provo a dipingere nella mia mente non solo un corpo, ma un’anima che si sente in pace. Immagino di camminare leggera, non solo nel peso, ma nei pensieri, libera dalle catene di quel bisogno di controllo che per tanto tempo ha guidato le mie giornate. Visualizzo i miei pasti come momenti di cura, non di lotta, dove ogni boccone è un gesto d’amore verso me stessa, non un calcolo o una punizione.
Lo yoga, come scrivi, è un alleato prezioso. Quando sono sul tappetino, in savasana, cerco di lasciare andare il giudizio. Non è facile, ve lo confesso. A volte la voce nella mia testa mi sussurra che non sono abbastanza, che devo fare di più, essere di meno. Ma sto imparando ad ascoltarla senza crederle. Respiro profondamente, come suggerisci, e mi immagino avvolta da una luce morbida, che accoglie ogni parte di me, anche quelle che vorrei cambiare.
La tua “bacheca mentale” mi ha fatto venire un’idea: e se ogni giorno aggiungessimo un piccolo dettaglio a questa visione? Oggi, per esempio, ho immaginato di ridere di gusto a tavola con amici, godendomi un piatto colorato senza ansia. Domani, chissà, forse mi vedrò danzare sotto la pioggia, libera e senza paura. Questi frammenti di sogni, anche se piccoli, stanno diventando mattoni per costruire un futuro in cui il mio corpo non è più un nemico, ma un compagno di viaggio.
Grazie per aver condiviso il tuo trucco, è come un seme che hai piantato nel mio cuore. Spero che anche la mia storia, con le sue fragilità e i suoi piccoli passi avanti, possa ispirare qualcuno di voi a continuare. Non siamo soli in questo cammino, e ogni respiro, ogni visualizzazione, ogni gesto gentile verso noi stessi ci avvicina a quel benessere che meritiamo.
Con affetto e speranza,
un’anima in rinascita