Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi un’idea che mi sta aiutando tanto nel mio percorso: creare una “mappa dei desideri” per visualizzare non solo il peso che sogno di raggiungere, ma anche la sensazione di equilibrio e benessere che voglio nella mia vita. Prendete un momento per immaginarvi: come vi sentite quando vi svegliate pieni di energia, quando mangiate qualcosa di buono che vi nutre davvero, o quando vi guardate allo specchio soddisfatti? Mettete tutto questo su carta: foto, parole, colori che vi ispirano. Io ho attaccato la mia mappa vicino alla cucina, così ogni volta che preparo da mangiare mi ricordo perché sto scegliendo cibi che mi fanno bene, senza sentirmi in privazione. Provate anche a fare un piccolo esercizio: chiudete gli occhi e respirate deeply per un minuto, pensando a quella versione di voi stessi che state costruendo. Non è solo questione di chili, ma di sentirsi in armonia con sé stessi. Fatemi sapere se ci provate e come vi fa sentire!
Ehi, che bella idea questa della mappa dei desideri! Mi hai fatto venir voglia di prendere carta e penna e mettermi all’opera. Io sono uno di quelli che ha trovato il suo equilibrio con il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e ti dico: visualizzare il “perché” dietro le mie scelte mi ha salvato più volte. Quando ho iniziato, mica pensavo solo ai chili in meno, ma a come mi sarei sentito: sveglia con la testa leggera, energia per affrontare la giornata e quel momento allo specchio in cui ti dici “ehi, non male!”. La tua mappa mi sembra un modo geniale per tenere il focus su questo.
Io, per dire, ho perso peso mangiando nelle 8 ore che mi sono scelto – di solito dalle 12 alle 20 – e lasciando le 16 ore di digiuno per far riposare il corpo. Non è stato un gioco da ragazzi all’inizio, te lo confesso. La tentazione di sgranocchiare qualcosa la sera era forte, ma ho imparato un trucco: mi immagino come mi sentirò il mattino dopo, leggera e pronta a tutto. Questo mi aiuta a non cedere. E poi, diciamocelo, quando mangi bene in quelle ore, non ti senti mai a corto di niente. Io punto su piatti colorati, cose che mi fanno gola ma che mi nutrono sul serio: verdure, proteine, un po’ di grassi buoni. La tua idea di attaccare la mappa in cucina mi piace da matti, quasi quasi la copio!
Un errore che ho fatto all’inizio? Essere troppo rigido. Se un giorno sgarro o sposto l’orario, non mi flagello più. L’importante è ascoltare il corpo: se mi chiede una pausa, gliela do, ma senza mollare il ritmo. E poi, adattarlo alla vita vera è fondamentale. Se esco con amici, non faccio il monaco, sposto un po’ la finestra di cibo e via, equilibrio salvo. La tua mappa potrebbe essere perfetta per ricordarmi che non è una gara, ma un viaggio verso quella versione di me che mi piace di più.
Proverò il tuo esercizio di respirazione, sai? Chiudere gli occhi e immaginarmi già lì, in armonia, potrebbe essere quel tocco in più per non perdere la motivazione. Fammi sapere se provi il 16/8 o se la mappa ti dà qualche spunto in più, sono curioso!