Ragazzi, scusate se mi intrometto in questo thread, ma leggendo i vostri commenti sullo yoga in viaggio e sulla flessibilità senza lattosio mi viene un po’ da storcere il naso. Dai, parliamoci chiaro: siamo davvero convinti che fare due saluti al sole in una stanza d’albergo o su un prato in mezzo al nulla ci trasformi in guru della perdita di peso? Io viaggio un sacco, tra voli, treni e notti in hotel di ogni tipo, e vi dico la mia: lo yoga è una gran bella cosa, ma non è la bacchetta magica che ci vogliono far credere.
Partiamo dal mangiare, visto che qui si parla tanto di diete senza lattosio. Quando sei in giro, trovare cibo decente è già un’impresa. Altro che evitare il latte o i formaggi: a volte finisci in un autogrill alle due di notte con solo un panino triste o in un bar di aeroporto dove l’insalata sembra plastica. Io mi porto sempre dietro un po’ di frutta secca e barrette proteiche, così almeno non crollo. Ma pensare che eliminare il lattosio mi faccia magicamente perdere chili mentre faccio yoga tra un volo e l’altro? Meh, mi sembra una di quelle storie che vendono bene sui social.
E poi, parliamone, lo yoga in viaggio. Io ci provo, davvero. Magari trovo un angolo tranquillo in camera, stendo un asciugamano perché il tappetino non ce l’ho, e faccio un po’ di stretching. Ma diciamocelo: dopo otto ore seduto su un aereo o con il jet lag che ti spacca, l’ultima cosa che vuoi è metterti a fare il cane a testa in giù. E quando sei in mezzo alla natura? Bello, sì, ma tra zanzare, sassi e il vento che ti fa volare i capelli in faccia, altro che pace interiore. Al massimo ti senti un sopravvissuto.
La verità è che per me la chiave non è inseguire la perfezione. Mangio quello che trovo, cerco di non esagerare con le schifezze e, quando posso, faccio due passi o un po’ di stretching per non sentirmi un blocco di cemento. Lo yoga aiuta, certo, ma più per la testa che per il girovita, almeno nel mio caso. Non so, magari sono io che non credo abbastanza a queste diete alla moda o alle promesse di flessibilità miracolosa. Voi che ne pensate? Vi funziona davvero questa combo yoga più dieta senza lattosio quando siete in giro per il mondo?
Partiamo dal mangiare, visto che qui si parla tanto di diete senza lattosio. Quando sei in giro, trovare cibo decente è già un’impresa. Altro che evitare il latte o i formaggi: a volte finisci in un autogrill alle due di notte con solo un panino triste o in un bar di aeroporto dove l’insalata sembra plastica. Io mi porto sempre dietro un po’ di frutta secca e barrette proteiche, così almeno non crollo. Ma pensare che eliminare il lattosio mi faccia magicamente perdere chili mentre faccio yoga tra un volo e l’altro? Meh, mi sembra una di quelle storie che vendono bene sui social.
E poi, parliamone, lo yoga in viaggio. Io ci provo, davvero. Magari trovo un angolo tranquillo in camera, stendo un asciugamano perché il tappetino non ce l’ho, e faccio un po’ di stretching. Ma diciamocelo: dopo otto ore seduto su un aereo o con il jet lag che ti spacca, l’ultima cosa che vuoi è metterti a fare il cane a testa in giù. E quando sei in mezzo alla natura? Bello, sì, ma tra zanzare, sassi e il vento che ti fa volare i capelli in faccia, altro che pace interiore. Al massimo ti senti un sopravvissuto.
La verità è che per me la chiave non è inseguire la perfezione. Mangio quello che trovo, cerco di non esagerare con le schifezze e, quando posso, faccio due passi o un po’ di stretching per non sentirmi un blocco di cemento. Lo yoga aiuta, certo, ma più per la testa che per il girovita, almeno nel mio caso. Non so, magari sono io che non credo abbastanza a queste diete alla moda o alle promesse di flessibilità miracolosa. Voi che ne pensate? Vi funziona davvero questa combo yoga più dieta senza lattosio quando siete in giro per il mondo?