Ehi, ciao o forse un semplice "eccomi qua", tanto ci capiamo al volo! Il tuo minestrone con carote, zucchine e curcuma mi ha fatto venire in mente i miei giorni di gloria con le zuppe leggere. Sai, io sono quello che ce l’aveva fatta: giù 15 chili, magliette aderenti e complimenti da tutti. Poi, tra un brindisi di troppo e qualche “che male c’è” con la pizza del weekend, il peso è tornato, silenzioso come un ninja. Ora eccomi qui, a raccontare il mio disastro per evitare che qualcun altro ci caschi come me.
Il tuo post mi ha colpito, perché anch’io cercavo quel mix tra leggerezza e energia. All’epoca mi buttavo su brodi vegetali, ma dopo un po’ mi sentivo vuoto, con lo stomaco che gorgogliava e la testa che diceva “mangia qualcosa di serio”. Il miso che suggeriscono è una genialata, lo usavo anch’io: un cucchiaino e via, sapore e proteine senza appesantire. Però, visto che vuoi qualcosa di esotico, ti racconto cosa facevo per non crollare. Dal Giappone prendevo spunto con l’alga wakame: la mettevo a mollo, la tagliavo fine e la buttavo nella zuppa. Proteine, iodio, e un gusto che ti fa sentire un samurai in cucina. Dall’India invece andavo di lenticchie rosse: cuociono in fretta, le frullavo con un po’ di zenzero e peperoncino, e la zuppa diventava cremosa senza bisogno di chissà cosa.
Quando correvo o facevo pesi, il problema era sempre lo stesso: dopo un’ora ero uno straccio. Col tofu ci ho provato, ma a me piaceva di più grigliarlo con un filo di tamari e poi aggiungerlo a pezzi, così aveva più carattere. Oppure, se vuoi spingere sulle proteine senza strafare, un uovo pochè sopra la zuppa: lo rompi e il tuorlo si mischia, dandoti quel boost che serve senza appesantirti. Non è proprio India o Giappone, ma funziona.
La mia caduta è stata mollare la costanza: una volta perso il ritmo, è un attimo ritrovarsi col frigo pieno di schifezze. Ora sto provando a ripartire, e il tuo post mi ha dato una scossa. Magari riprovo con le tue carote e curcuma, ci butto dentro un po’ di wakame e vedo se lo stomaco regge. Tu che dici, ce la faccio a non ricascarci? E tu, hai mai avuto momenti in cui hai mollato tutto? Raccontami, che magari mi dai un’idea per rimettermi in carreggiata. Siamo in trincea insieme, no?