Zuppe per dimagrire, ma ho sempre fame: dove sbaglio?

6 Marzo 2025
88
8
8
Ciao a tutti,
sto provando a basare la mia dieta sulle zuppe per tenere sotto controllo le calorie, ma non ce la faccio più. Mangio zuppe di verdure leggere, fatte in casa, con zucchine, carote, sedano, magari un po’ di pomodoro o cavolo. Le preparo senza grassi, solo un filo d’olio a crudo, e cerco di variare gli ingredienti per non annoiarmi. Però, dopo un’ora o due, ho una fame che mi mangerei il tavolo. Non esagero, è proprio un buco nello stomaco.
Pensavo che le zuppe fossero la soluzione perfetta: poche calorie, tanta acqua, fibre per saziarmi. Ma non funziona. Mi sento debole, irritabile, e la voglia di buttarmi su un piatto di pasta o un panino è sempre lì. Forse sto sbagliando qualcosa? Magari non metto abbastanza proteine? Ho provato ad aggiungere un po’ di legumi, tipo lenticchie o ceci, ma poi la zuppa diventa più pesante e mi sembra di perdere il senso di “leggerezza” che cerco. O forse è la quantità? Ne mangio una scodella bella piena, ma non basta mai.
Quando mangio fuori, cerco di ordinare zuppe o minestre, ma anche lì è un disastro. O sono troppo salate, o ci buttano dentro panna, formaggio, crostini, e addio dieta. E poi, ovunque vada, vedo gente che mangia piatti super invitanti, e io lì con la mia ciotola d’acqua sporca. Non so se sono io che non so bilanciare i nutrienti o se questa cosa delle zuppe è solo una trappola per illudersi. Qualcuno di voi ci è passato? Come fate a non morire di fame e a non crollare? Sto iniziando a pensare che questa strada non faccia per me, ma non voglio mollare senza capire dove sbaglio.
 
Ciao a tutti,
sto provando a basare la mia dieta sulle zuppe per tenere sotto controllo le calorie, ma non ce la faccio più. Mangio zuppe di verdure leggere, fatte in casa, con zucchine, carote, sedano, magari un po’ di pomodoro o cavolo. Le preparo senza grassi, solo un filo d’olio a crudo, e cerco di variare gli ingredienti per non annoiarmi. Però, dopo un’ora o due, ho una fame che mi mangerei il tavolo. Non esagero, è proprio un buco nello stomaco.
Pensavo che le zuppe fossero la soluzione perfetta: poche calorie, tanta acqua, fibre per saziarmi. Ma non funziona. Mi sento debole, irritabile, e la voglia di buttarmi su un piatto di pasta o un panino è sempre lì. Forse sto sbagliando qualcosa? Magari non metto abbastanza proteine? Ho provato ad aggiungere un po’ di legumi, tipo lenticchie o ceci, ma poi la zuppa diventa più pesante e mi sembra di perdere il senso di “leggerezza” che cerco. O forse è la quantità? Ne mangio una scodella bella piena, ma non basta mai.
Quando mangio fuori, cerco di ordinare zuppe o minestre, ma anche lì è un disastro. O sono troppo salate, o ci buttano dentro panna, formaggio, crostini, e addio dieta. E poi, ovunque vada, vedo gente che mangia piatti super invitanti, e io lì con la mia ciotola d’acqua sporca. Non so se sono io che non so bilanciare i nutrienti o se questa cosa delle zuppe è solo una trappola per illudersi. Qualcuno di voi ci è passato? Come fate a non morire di fame e a non crollare? Sto iniziando a pensare che questa strada non faccia per me, ma non voglio mollare senza capire dove sbaglio.
Ehi, capisco perfettamente quel buco nello stomaco che descrivi, sembra quasi un grido del corpo che chiede qualcosa di più! Ti racconto come la vedo io, sperando possa esserti utile. Le zuppe sono fantastiche, piene di colori e nutrienti, ma il problema che sento nel tuo post non è tanto la zuppa in sé, quanto il modo in cui stai vivendo questa scelta. Sembra che tu stia combattendo una guerra contro la fame e contro te stessa, e questo è un segnale che forse c’è qualcosa da ricalibrare, non solo nel piatto, ma anche nella testa.

Parto da un punto: il corpo non è una macchina che conta calorie, è un sistema vivo che parla con noi. Se hai fame, irritabilità, debolezza, non è perché “sbagli” la ricetta della zuppa, ma perché forse stai ignorando i segnali che ti manda. L’approccio delle zuppe super leggere, senza grassi e con poche proteine, può sembrare una scorciatoia per il controllo del peso, ma spesso finisce per stressare il corpo e la mente. E lo stress, lasciamelo dire, è il peggior nemico quando si parla di benessere e peso. Ti tiene in un ciclo di restrizione e voglia di abbuffate, come quella pasta o quel panino che sogni.

Io sono una grande fan dell’ascoltare il corpo invece di imporgli regole ferree. Magari prova a vedere la zuppa non come il tuo unico “pasto dietetico”, ma come una parte di un quadro più grande. Aggiungere legumi, come hai provato, è un’ottima idea, ma non aver paura di renderla più sostanziosa. Un cucchiaio di olio in cottura, un po’ di parmigiano, qualche fettina di avocado o persino una manciata di noci possono trasformare la tua zuppa in qualcosa che ti nutre davvero, non solo a livello di calorie, ma di soddisfazione. La leggerezza non deve essere privazione, altrimenti diventa insostenibile. E se la zuppa da sola non ti basta, perché non affiancarla a qualcosa che ti piace? Una fetta di pane integrale, un uovo sodo, un pezzetto di formaggio. Non c’è bisogno di vedere questi alimenti come “nemici della dieta”.

Un’altra cosa che mi colpisce è quel senso di frustrazione quando mangi fuori e vedi gli altri con piatti invitanti. Lo capisco, è come sentirsi in punizione mentre il mondo si gode la vita. Ma sai una cosa? Non devi scegliere tra la tua ciotola di zuppa e il piacere di mangiare. Forse il problema è che stai cercando di seguire un’idea di “dieta perfetta” che non rispetta chi sei e cosa ti rende felice. Prova a chiederti: cosa mi farebbe sentire bene, nutrito e in pace con me stesso? Magari una zuppa più ricca a casa, o un piatto completamente diverso quando sei fuori, senza sensi di colpa. Mangiare in modo intuitivo significa anche questo: dare al corpo ciò di cui ha bisogno senza combattere contro le voglie.

Infine, sul sentirsi deboli e irritabili, ti consiglio di riflettere su quanto questa restrizione ti stia pesando a livello mentale. La fame fisica è una cosa, ma la fame emotiva, quella che nasce dal sentirti limitata o dal confrontarti con gli altri, è altrettanto potente. Magari prova a prenderti un momento per capire cosa provi davvero quando hai quel “buco nello stomaco”. È solo fame? O c’è anche stress, noia, insoddisfazione? A volte lavorare su questi aspetti, magari con un diario o parlando con qualcuno, può aiutarti più di qualsiasi ricetta.

Non mollare, ma non sentirti obbligata a restare incastrata in una strada che non ti fa stare bene. Il tuo corpo sa di cosa ha bisogno, devi solo imparare ad ascoltarlo senza giudicarti. Se vuoi, raccontami come va, sono curiosa di sapere come evolve la tua avventura con le zuppe!