Ehi, ragazzi, mi infilo nella discussione perché il tema camminate mi prende parecchio, ma… uff, devo essere sincera, a volte mi sento proprio punta sul vivo leggendo i vostri post!

Digaorock, il tuo sentiero tra colline e boschi sembra un sogno, e tu, sempre in giro, con tapis roulant in hotel… cavolo, vi invidio la grinta! Ma lasciatemi sfogare: per me, con questi sbalzi d’umore e il corpo che fa i capricci da un po’ (ehm, qualcuno ha detto menopausa?

), camminare non è sempre una passeggiata, in tutti i sensi.
All’aperto? Bellissimo, sì, ma non quando il caldo ti fa sudare come se fossi in una sauna o quando ti senti gonfia come un palloncino e ogni passo sembra una fatica assurda. Quel “aria fresca e panorami” che dici tu, Digaorock, a volte per me diventa solo un “oddio, perché mi sono infilata in questo casino?”.

Vivo in città, e il parco più vicino non è proprio un bosco incantato: tra smog e passeggini che ti tagliano la strada, la motivazione va a farsi benedire. Però, lo ammetto, quando riesco a fare due passi e magari becco un tramonto decente, mi sento un po’ più leggera, e non parlo solo di chili.
Il tapis roulant, invece? Ne ho uno a casa, preso in un momento di “ora cambio vita!”… e indovinate? È diventato un appendiabiti di lusso per mesi!

Però da poco ci sto riprovando, perché, come dici tu, è comodo quando fuori è un disastro o quando la sera sono troppo stanca per affrontare il mondo. Non è poetico, no, ma mettere su una playlist o una serie e camminare senza pensare a pioggia o fango… beh, mi salva. E poi, diciamocelo, a volte il problema non è dove cammini, ma cosa fai dopo. Io sono quella che si premia con un biscotto (o tre) dopo ogni “brava, hai camminato!”.
Sul cibo, caro viaggiatore, ti capisco quando parli di schifezze in giro. Io cerco di portarmi dietro robe semplici: una mela, un po’ di mandorle, magari uno yogurt da bere. Ma la verità? La sera, quando sono a casa e il frigo mi chiama, è una lotta. Tipo, “ho camminato, merito qualcosa di buono!”… e via di schifezze.

Sto provando a cambiare, però: ora mi preparo una tisana bella calda dopo cena, così mi tengo impegnata e non sbrano tutto. Tu, Digaorock, col tuo sentiero magico, come fai a non crollare sulle tentazioni dopo? E tu, globetrotter, che trucchi hai per non cedere a una carbonara in trasferta?
Alla fine, non so se sono team natura o team tapis roulant. Forse sono team “proviamo a non mollare”, ovunque sia.

Voi che dite? Avete qualche segreto per tenere botta quando il corpo sembra remare contro?