Ehi, ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché mi sforzo di scrivere qui! Sono stufa marcia di questa vita da scrivania, sempre seduta, con il metabolismo che va a rilento e zero tempo per muovermi. Lavoro tutto il giorno, torno a casa distrutta e l’ultima cosa che voglio è passare ore a cucinare o a sudare in palestra. Però, oh, devo mangiare, no? E possibilmente qualcosa che non mi faccia sentire un pallone gonfiato.
Allora, visto che il tempo è poco e il mio corpo sembra deciso a tenersi ogni grammo di troppo, ho iniziato a organizzarmi i pasti in modo furbo. La mattina, mentre il caffè si scalda, mi preparo una specie di insalata veloce: lattuga buttata lì, un po’ di tonno in scatola (quello al naturale, non mi frega niente delle calorie dell’olio), qualche pomodorino e via. Cinque minuti e ho il pranzo pronto da portarmi dietro. Se ho due secondi in più, ci schiaffo dentro un uovo sodo, che tanto lo faccio bollire mentre mi lavo i denti.
A lavoro, poi, cerco di non morire di noia e di chili: ogni tanto mi alzo e faccio due passi fino alla macchinetta del caffè, anche solo per sgranchirmi. Oppure, quando nessuno mi guarda, faccio qualche squat vicino alla sedia – sembro ridicola, ma almeno il sangue circola. Il pomeriggio è il dramma, perché la fame mi attacca e il metabolismo è tipo in letargo. Qui mi salvo con una manciata di mandorle o uno yogurt greco, che almeno mi tiene a bada senza troppi danni. La sera, giuro, vorrei solo pizza, ma mi sforzo: una zuppa surgelata decente o del pesce al microonde con un po’ di verdure buttate a caso in padella. Non è alta cucina, ma funziona.
Insomma, sto provando a incastrare ‘sta benedetta alimentazione sana tra una mail e l’altra, senza impazzire. Voi come fate a non crollare con ‘sto ritmo? Perch
Allora, visto che il tempo è poco e il mio corpo sembra deciso a tenersi ogni grammo di troppo, ho iniziato a organizzarmi i pasti in modo furbo. La mattina, mentre il caffè si scalda, mi preparo una specie di insalata veloce: lattuga buttata lì, un po’ di tonno in scatola (quello al naturale, non mi frega niente delle calorie dell’olio), qualche pomodorino e via. Cinque minuti e ho il pranzo pronto da portarmi dietro. Se ho due secondi in più, ci schiaffo dentro un uovo sodo, che tanto lo faccio bollire mentre mi lavo i denti.
A lavoro, poi, cerco di non morire di noia e di chili: ogni tanto mi alzo e faccio due passi fino alla macchinetta del caffè, anche solo per sgranchirmi. Oppure, quando nessuno mi guarda, faccio qualche squat vicino alla sedia – sembro ridicola, ma almeno il sangue circola. Il pomeriggio è il dramma, perché la fame mi attacca e il metabolismo è tipo in letargo. Qui mi salvo con una manciata di mandorle o uno yogurt greco, che almeno mi tiene a bada senza troppi danni. La sera, giuro, vorrei solo pizza, ma mi sforzo: una zuppa surgelata decente o del pesce al microonde con un po’ di verdure buttate a caso in padella. Non è alta cucina, ma funziona.
Insomma, sto provando a incastrare ‘sta benedetta alimentazione sana tra una mail e l’altra, senza impazzire. Voi come fate a non crollare con ‘sto ritmo? Perch