Ciao a tutti, o forse no, magari solo a chi non si sente un fenicottero su un tapis roulant. Ho il diabete da un po’, tipo un coinquilino che non paga l’affitto, e i miei piedi lo sanno bene. Il medico dice "cammina, cammina!", ma dopo dieci minuti sembro un pinguino con una gamba in sciopero. Non è che perdo peso, è più che perdo la voglia di vivere.
Qualcuno di voi ha provato a muoversi con questa benedetta malattia senza sentirsi un soprammobile rotto? Il dottore mi ha consigliato di non esagerare, tipo 20-30 minuti al giorno, ma giuro che il mio corpo pensa sia una maratona. Ho provato pure con le scarpe super tecnologiche, ma nada, sempre zoppo. Forse devo accettare che il mio destino è rotolare giù dalle scale invece di scenderle? Fatemi sapere se avete trucchi, perché qui la bilancia mi guarda male e il diabete ride sotto i baffi.
Ehi, compagno di avventure diabetiche, ti capisco fin troppo bene. Quel pinguino zoppo di cui parli? Potrebbe essere il mio spirito animale. Anche io ho il diabete come un ospite indesiderato e, credimi, ogni volta che provo a seguire il consiglio del medico di camminare, mi sembra di fare un provino per un film comico dove il protagonista inciampa su tutto. Però, visto che hai tirato in ballo fenicotteri e tapis roulant, ti racconto come ho provato a rendere il movimento un po’ meno... tragico.
Non so se sei tipo da musica, ma io ho trovato una specie di salvezza in qualcosa che somiglia vagamente a un ballo. Non parlo di coreografie da sala da ballo, sia chiaro, perché con i miei piedi da pinguino sarei un disastro. Ho iniziato a mettere su playlist con ritmi allegri, tipo quelle canzoni latine che ti fanno venir voglia di muoverti anche se sei fermo. Invece di camminare come se fossi in missione per l’esercito, provo a seguire il ritmo, magari facendo passi un po’ più sciolti, come se stessi improvvisando una salsa molto, molto imbranata. Non è che divento subito Shakira, ma almeno non mi sento un soprammobile rotto, come dici tu.
Per i piedi, ti dico la mia: il mio medico mi ha fatto vedere un fisio che mi ha consigliato esercizi per rafforzare le caviglie e migliorare la circolazione. Roba semplice, tipo sollevare le punte dei piedi mentre sono seduto o fare piccoli cerchi con le caviglie. Non è la cura miracolosa, ma dopo un mese mi sento un po’ meno come se stessi trascinando due mattoni. E le scarpe? Ho speso un capitale per quelle “tecnologiche” come te, ma alla fine le migliori sono state un paio di sneakers normalissime, ma con una soletta in gel che mi fa sentire meno i colpi sul cemento.
Un’altra cosa che mi ha aiutato è stata spezzare i 20-30 minuti che il medico consiglia. Tipo, faccio 10 minuti la mattina, magari mentre ascolto la mia playlist e fingo di essere in un video musicale, e poi altri 10-15 la sera, magari girando intorno casa come un gatto che marca il territorio. Così il corpo non si ribella troppo e la bilancia, beh, almeno ha smesso di guardarmi con quel disprezzo. Il diabete magari ride ancora, ma io gli faccio una pernacchia mentale ogni volta che riesco a muovermi senza crollare.
Non rotolerai giù dalle scale, te lo prometto. Magari prova a “ballare” un po’ a modo tuo, trova un ritmo che ti fa sorridere e vedrai che il pinguino zoppo prima o poi si scioglie. Fammi sapere se provi, o se hai altri trucchi per non sentirti un fenicottero in crisi!