Ciao a tutti, o meglio, buongiorno pedalatori e non! Mi presento: sono uno che ha sempre amato mangiare, ma un giorno ho capito che il divano non era più mio amico. Così ho tirato fuori una vecchia bici dal garage e ho iniziato questa avventura. Oggi voglio raccontarvi come ho perso peso pedalando, mescolando un po’ di passione per le due ruote e qualche trucco su cosa metto nel piatto.
All’inizio non è stato facile. Pesavo più di quanto mi piacesse ammettere, e il primo giro è stato un disastro: 5 chilometri e sembrava che i polmoni mi uscissero dal petto! Però non ho mollato. Ho preso l’abitudine di uscire tre volte a settimana, giri corti, magari 10-15 km, poi ho aumentato. La bici mi ha insegnato a essere costante, e piano piano i chili sono scivolati via: 12 in un anno, senza nemmeno accorgermene troppo.
Sul lato alimentazione, non sono uno da diete rigide. Ho sempre pensato che contasse più ascoltare il corpo che pesare ogni grammo di pasta. Però ho fatto dei cambiamenti: meno schifezze, più frutta e verdura, e soprattutto ho iniziato a mangiare in base ai giri. Giorno di pedalata lunga? Una bella porzione di riso o patate per avere energia. Giorno di riposo? Qualcosa di leggero, tipo un’insalata con del pollo. Non ho un diario preciso, ma tengo d’occhio quello che mi serve per sentirmi bene in sella.
La bici non è solo questione di calorie bruciate, è un modo per staccare la testa. Scegliere il percorso giusto aiuta: io adoro le ciclabili vicino casa, magari lungo un fiume, dove puoi goderti il panorama e non pensare a niente. Per l’attrezzatura, non serve spendere una fortuna: la mia è una bici usata, rimessa a posto con un po’ di pazienza. Un consiglio? Investite in un buon paio di pantaloncini imbottiti, il sedere vi ringrazierà!
Integrare il ciclismo nella vita è stato naturale: ora uso la bici anche per andare al lavoro o fare la spesa. Non è solo per dimagrire, è un pezzo della mia giornata che mi fa stare bene. Se avete domande su come iniziare o su cosa mangiare prima di un giro, scrivetemi pure. Forza, che pedalare è una conquista alla portata di tutti!
All’inizio non è stato facile. Pesavo più di quanto mi piacesse ammettere, e il primo giro è stato un disastro: 5 chilometri e sembrava che i polmoni mi uscissero dal petto! Però non ho mollato. Ho preso l’abitudine di uscire tre volte a settimana, giri corti, magari 10-15 km, poi ho aumentato. La bici mi ha insegnato a essere costante, e piano piano i chili sono scivolati via: 12 in un anno, senza nemmeno accorgermene troppo.
Sul lato alimentazione, non sono uno da diete rigide. Ho sempre pensato che contasse più ascoltare il corpo che pesare ogni grammo di pasta. Però ho fatto dei cambiamenti: meno schifezze, più frutta e verdura, e soprattutto ho iniziato a mangiare in base ai giri. Giorno di pedalata lunga? Una bella porzione di riso o patate per avere energia. Giorno di riposo? Qualcosa di leggero, tipo un’insalata con del pollo. Non ho un diario preciso, ma tengo d’occhio quello che mi serve per sentirmi bene in sella.
La bici non è solo questione di calorie bruciate, è un modo per staccare la testa. Scegliere il percorso giusto aiuta: io adoro le ciclabili vicino casa, magari lungo un fiume, dove puoi goderti il panorama e non pensare a niente. Per l’attrezzatura, non serve spendere una fortuna: la mia è una bici usata, rimessa a posto con un po’ di pazienza. Un consiglio? Investite in un buon paio di pantaloncini imbottiti, il sedere vi ringrazierà!
Integrare il ciclismo nella vita è stato naturale: ora uso la bici anche per andare al lavoro o fare la spesa. Non è solo per dimagrire, è un pezzo della mia giornata che mi fa stare bene. Se avete domande su come iniziare o su cosa mangiare prima di un giro, scrivetemi pure. Forza, che pedalare è una conquista alla portata di tutti!