Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che sto scrivendo con il caffè in mano! Sono qui per raccontarvi un po’ della mia esperienza, dato che il tema è mangiare fuori e pedalare. Qualche anno fa pesavo molto di più, e non vi nascondo che uscire a cena con amici o fermarmi in qualche trattoria dopo una giornata fuori era una cosa che adoravo, ma che mi faceva anche sentire in colpa. Poi ho scoperto la bici, e tutto è cambiato.
Non sono uno di quei fanatici del fitness, ve lo dico subito. La mia idea non era contare calorie o rinunciare a un bel piatto di carbonara. Però ho iniziato a vedere la bici come un alleato, non solo per muovermi, ma per godermi ancora di più le uscite. Tipo, se so che il weekend farò un giro lungo, magari 50-60 km tra le colline, non mi faccio problemi a ordinare una pizza la sera prima. La chiave per me è stata trovare un equilibrio: mangio quello che mi piace, ma cerco di rendere le pedalate una costante.
All’inizio facevo giri corti, magari 20 km, e mi fermavo in qualche bar lungo la strada. Prendevo un cappuccino e una brioche, senza stress. Col tempo ho capito che più pedalavo, più il mio corpo si abituava, e quei chili in più hanno iniziato a sparire quasi senza che me ne accorgessi. Non ho mai seguito diete rigide, ma ho notato che dopo un bel giro mi veniva naturale scegliere cose più leggere, tipo un’insalata con del pollo o un piatto di verdure grigliate, soprattutto se ero fuori casa.
Per la bici, ho iniziato con una vecchia mtb che avevo in garage, ma poi sono passato a una gravel, perfetta per i percorsi misti che faccio di solito. Non serve spendere una fortuna, ma avere un mezzo comodo aiuta a non mollare. E poi, diciamocelo, pedalare ti dà quella libertà di fermarti dove vuoi: una volta ho trovato un’osteria in mezzo al nulla, ho mangiato un piatto di tagliatelle al ragù e sono ripartito senza sensi di colpa, perché sapevo che stavo bruciando tutto.
Ora, quando esco con gli amici, magari per un aperitivo o una cena, non mi privo di niente. Però cerco di incastrare le pedalate nei giorni dopo, o addirittura prima, se so che ci sarà un pranzo abbondante. È un sistema che per me funziona: non rinuncio al piacere di mangiare fuori, ma la bici mi tiene in carreggiata. Se avete domande su percorsi o su come iniziare, chiedete pure! Pedalare non è una punizione, è un modo per vivere meglio, anche con un piatto di lasagne ogni tanto.
Non sono uno di quei fanatici del fitness, ve lo dico subito. La mia idea non era contare calorie o rinunciare a un bel piatto di carbonara. Però ho iniziato a vedere la bici come un alleato, non solo per muovermi, ma per godermi ancora di più le uscite. Tipo, se so che il weekend farò un giro lungo, magari 50-60 km tra le colline, non mi faccio problemi a ordinare una pizza la sera prima. La chiave per me è stata trovare un equilibrio: mangio quello che mi piace, ma cerco di rendere le pedalate una costante.
All’inizio facevo giri corti, magari 20 km, e mi fermavo in qualche bar lungo la strada. Prendevo un cappuccino e una brioche, senza stress. Col tempo ho capito che più pedalavo, più il mio corpo si abituava, e quei chili in più hanno iniziato a sparire quasi senza che me ne accorgessi. Non ho mai seguito diete rigide, ma ho notato che dopo un bel giro mi veniva naturale scegliere cose più leggere, tipo un’insalata con del pollo o un piatto di verdure grigliate, soprattutto se ero fuori casa.
Per la bici, ho iniziato con una vecchia mtb che avevo in garage, ma poi sono passato a una gravel, perfetta per i percorsi misti che faccio di solito. Non serve spendere una fortuna, ma avere un mezzo comodo aiuta a non mollare. E poi, diciamocelo, pedalare ti dà quella libertà di fermarti dove vuoi: una volta ho trovato un’osteria in mezzo al nulla, ho mangiato un piatto di tagliatelle al ragù e sono ripartito senza sensi di colpa, perché sapevo che stavo bruciando tutto.
Ora, quando esco con gli amici, magari per un aperitivo o una cena, non mi privo di niente. Però cerco di incastrare le pedalate nei giorni dopo, o addirittura prima, se so che ci sarà un pranzo abbondante. È un sistema che per me funziona: non rinuncio al piacere di mangiare fuori, ma la bici mi tiene in carreggiata. Se avete domande su percorsi o su come iniziare, chiedete pure! Pedalare non è una punizione, è un modo per vivere meglio, anche con un piatto di lasagne ogni tanto.