Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di fatica"! Oggi voglio raccontarvi come gli sprint sulle scale mi stiano cambiando, non solo il corpo ma anche la testa. È una cosa che ho iniziato quasi per caso, stufa di correre sempre sullo stesso giro al parco. Un giorno ho guardato la scala del mio condominio – cinque piani, gradini ripidi – e mi sono detta: perché no?
All’inizio alternavo un piano di sprint a tutta velocità e poi un piano camminando piano, per riprendere fiato. Le gambe bruciavano, i polmoni pure, ma c’era qualcosa di magico in quella stanchezza. Ora faccio tre piani veloci e due lenti, e sento proprio i muscoli che lavorano, soprattutto cosce e glutei. È come se li scolpissero a ogni passo. Non è solo la forza che cresce, ma anche la calma che arriva dopo: scendo, respiro, guardo fuori dalla finestra e mi sento in pace.
Rispetto alla corsa classica, qui è tutto più intenso ma anche più breve. Non devo passare ore fuori, basta una mezz’ora e sono distrutta in senso buono. I giorni dopo sento i muscoli tirare, ma è una sensazione che mi piace, mi ricorda che sto costruendo qualcosa. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di arrivare in cima e sapere che ce l’hai fatta?
Non so se sia per tutti, ma per me è diventata una specie di rito. Le scale non giudicano, non importa se sei lenta o veloce, ti basta salire. E ogni volta che finisco, mi sembra di aver lasciato un pezzetto di stress lì, sui gradini. Qualcuno di voi ha provato qualcosa del genere? O magari ha un altro trucco per trasformare una giornata storta in una vittoria? Mi piacerebbe sapere! Intanto, continuo a salire, un piano alla volta.
All’inizio alternavo un piano di sprint a tutta velocità e poi un piano camminando piano, per riprendere fiato. Le gambe bruciavano, i polmoni pure, ma c’era qualcosa di magico in quella stanchezza. Ora faccio tre piani veloci e due lenti, e sento proprio i muscoli che lavorano, soprattutto cosce e glutei. È come se li scolpissero a ogni passo. Non è solo la forza che cresce, ma anche la calma che arriva dopo: scendo, respiro, guardo fuori dalla finestra e mi sento in pace.
Rispetto alla corsa classica, qui è tutto più intenso ma anche più breve. Non devo passare ore fuori, basta una mezz’ora e sono distrutta in senso buono. I giorni dopo sento i muscoli tirare, ma è una sensazione che mi piace, mi ricorda che sto costruendo qualcosa. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di arrivare in cima e sapere che ce l’hai fatta?
Non so se sia per tutti, ma per me è diventata una specie di rito. Le scale non giudicano, non importa se sei lenta o veloce, ti basta salire. E ogni volta che finisco, mi sembra di aver lasciato un pezzetto di stress lì, sui gradini. Qualcuno di voi ha provato qualcosa del genere? O magari ha un altro trucco per trasformare una giornata storta in una vittoria? Mi piacerebbe sapere! Intanto, continuo a salire, un piano alla volta.