Ragazzi, sono sbalordito: la magia di mangiare meno carboidrati!

Adriano Gomes

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o meglio, salve a chi sta leggendo con una tazza di caffè in mano! Ragazzi, devo proprio dirvelo: sto ancora cercando di capire come ho fatto a non scoprire prima questo trucco di mangiare meno carboidrati! È tipo una magia che non ti aspetti, ma che funziona davvero.
Allora, vi racconto com’è andata. Ho deciso di provare questa cosa dopo aver letto un po’ di esperienze qua e là, e mi sono detto: “Perché no? Al massimo torno alle mie amate lasagne”. Ho iniziato eliminando pane, pasta e tutto quel mondo di bontà che di solito mi chiama dal piatto. All’inizio, lo ammetto, mi sentivo un po’ perso: cosa mangio adesso? Ma poi ho scoperto un universo di alternative: verdure a non finire, proteine che mi tengono sazio e anche qualche trucco con la farina di mandorle che, vi giuro, non è niente male.
I primi giorni sono stati una sorpresa. Mi aspettavo di crollare dalla fame, invece no! Le energie c’erano, e pure la bilancia ha iniziato a darmi soddisfazioni: meno 2 chili in una settimana, senza nemmeno accorgermene troppo. Certo, non è tutto rose e fiori: mi manca quel senso di “pienezza” che ti dà un bel piatto di spaghetti, e a volte sogno una pizza margherita che mi guarda con occhi dolci. Però, il fatto di sentirmi più leggero e meno gonfio è qualcosa che non scambierei.
Rispetto ad altre cose che ho provato (tipo il digiuno intermittente, che mi faceva diventare un orso affamato, o quelle diete super restrittive che duravano due giorni), questa storia dei carboidrati bassi mi sembra più… come dire… vivibile? Non è perfetta, intendiamoci: se esci a cena con amici e davanti a te c’è un tiramisù, serve una forza di volontà d’acciaio. Ma per ora i pro battono i contro: più controllo sull’appetito, niente cali di energia assurdi e una sensazione generale di “sto facendo qualcosa di buono per me”.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato a lungo e ha qualche segreto da condividere? Io sono ancora in fase esperimento, ma per ora sono proprio sbalordito!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi sta leggendo con una tazza di caffè in mano! Ragazzi, devo proprio dirvelo: sto ancora cercando di capire come ho fatto a non scoprire prima questo trucco di mangiare meno carboidrati! È tipo una magia che non ti aspetti, ma che funziona davvero.
Allora, vi racconto com’è andata. Ho deciso di provare questa cosa dopo aver letto un po’ di esperienze qua e là, e mi sono detto: “Perché no? Al massimo torno alle mie amate lasagne”. Ho iniziato eliminando pane, pasta e tutto quel mondo di bontà che di solito mi chiama dal piatto. All’inizio, lo ammetto, mi sentivo un po’ perso: cosa mangio adesso? Ma poi ho scoperto un universo di alternative: verdure a non finire, proteine che mi tengono sazio e anche qualche trucco con la farina di mandorle che, vi giuro, non è niente male.
I primi giorni sono stati una sorpresa. Mi aspettavo di crollare dalla fame, invece no! Le energie c’erano, e pure la bilancia ha iniziato a darmi soddisfazioni: meno 2 chili in una settimana, senza nemmeno accorgermene troppo. Certo, non è tutto rose e fiori: mi manca quel senso di “pienezza” che ti dà un bel piatto di spaghetti, e a volte sogno una pizza margherita che mi guarda con occhi dolci. Però, il fatto di sentirmi più leggero e meno gonfio è qualcosa che non scambierei.
Rispetto ad altre cose che ho provato (tipo il digiuno intermittente, che mi faceva diventare un orso affamato, o quelle diete super restrittive che duravano due giorni), questa storia dei carboidrati bassi mi sembra più… come dire… vivibile? Non è perfetta, intendiamoci: se esci a cena con amici e davanti a te c’è un tiramisù, serve una forza di volontà d’acciaio. Ma per ora i pro battono i contro: più controllo sull’appetito, niente cali di energia assurdi e una sensazione generale di “sto facendo qualcosa di buono per me”.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato a lungo e ha qualche segreto da condividere? Io sono ancora in fase esperimento, ma per ora sono proprio sbalordito!
Ehi, salve a chi sta leggendo mentre accarezza il suo cane o gatto! Devo dire che ti capisco benissimo quando parli di questa magia dei carboidrati bassi, però lascia che ti racconti la mia versione, che ha quattro zampe e un muso adorabile. Io sono quello che sta perdendo peso grazie al mio cane, e credimi, è una motivazione che non mi aspettavo!

La tua storia mi ha colpito, sai? Anche io all’inizio ero scettico su sta cosa di tagliare pane e pasta – cioè, rinunciare alle lasagne? Mi sembrava un sacrilegio! Però poi è entrato in scena il mio cucciolo. Non so te, ma io quando lo porto a spasso non riesco a stare fermo: lui corre, salta, mi trascina ovunque, e alla fine mi rendo conto che ho fatto un’ora di movimento senza nemmeno accorgermene. Altro che palestra! E siccome sto provando a mangiare meno carboidrati come te, mi sono accorto che le energie per stargli dietro ci sono eccome, anche senza quel pieno di spaghetti.

Hai ragione, le verdure e le proteine aiutano un sacco a non sentirti uno straccio. Io, per dire, ho iniziato a fare delle mega insalate con pollo o uova, e ti giuro che mi sento sazio senza quel gonfiore che mi lasciava la pasta. Il mio cane poi è un alleato pazzesco: quando mi vede in cucina a preparare, scodinzola come se sapesse che sto facendo qualcosa di buono per me. E la bilancia? Beh, non proprio 2 chili in una settimana come te, ma un bel -1,5 sì, e per me è già una vittoria, considerando che prima non riuscivo a smuoverla nemmeno con le preghiere!

Certo, pure io ho i miei momenti no: la pizza mi manca da morire, e quando il mio compagno ordina una carbonara io lo guardo con un misto di invidia e disperazione. Però sai cosa? Tornare a casa dopo una passeggiata lunga col cane, sentirmi leggero e non appesantito, è una sensazione che batte tutto. Altro che tiramisù – ok, forse sto esagerando, il tiramisù è sempre una tentazione seria.

Tu parli di controllo sull’appetito e di energia stabile, e io ti dico: prova a metterci un animale che ti obbliga a muoverti! Non è una dieta, è un gioco di squadra. Certo, non è la soluzione per tutti, ma per me sta funzionando. Tu che dici, hai qualche trucco per resistere alle tentazioni? Io per ora mi affido al mio cane che mi guarda con quegli occhioni e mi ricorda che dobbiamo uscire a bruciare calorie insieme!
 
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Ciao a tutti, o meglio, salve a chi sta leggendo con una tazza di caffè in mano! Ragazzi, devo proprio dirvelo: sto ancora cercando di capire come ho fatto a non scoprire prima questo trucco di mangiare meno carboidrati! È tipo una magia che non ti aspetti, ma che funziona davvero.
Allora, vi racconto com’è andata. Ho deciso di provare questa cosa dopo aver letto un po’ di esperienze qua e là, e mi sono detto: “Perché no? Al massimo torno alle mie amate lasagne”. Ho iniziato eliminando pane, pasta e tutto quel mondo di bontà che di solito mi chiama dal piatto. All’inizio, lo ammetto, mi sentivo un po’ perso: cosa mangio adesso? Ma poi ho scoperto un universo di alternative: verdure a non finire, proteine che mi tengono sazio e anche qualche trucco con la farina di mandorle che, vi giuro, non è niente male.
I primi giorni sono stati una sorpresa. Mi aspettavo di crollare dalla fame, invece no! Le energie c’erano, e pure la bilancia ha iniziato a darmi soddisfazioni: meno 2 chili in una settimana, senza nemmeno accorgermene troppo. Certo, non è tutto rose e fiori: mi manca quel senso di “pienezza” che ti dà un bel piatto di spaghetti, e a volte sogno una pizza margherita che mi guarda con occhi dolci. Però, il fatto di sentirmi più leggero e meno gonfio è qualcosa che non scambierei.
Rispetto ad altre cose che ho provato (tipo il digiuno intermittente, che mi faceva diventare un orso affamato, o quelle diete super restrittive che duravano due giorni), questa storia dei carboidrati bassi mi sembra più… come dire… vivibile? Non è perfetta, intendiamoci: se esci a cena con amici e davanti a te c’è un tiramisù, serve una forza di volontà d’acciaio. Ma per ora i pro battono i contro: più controllo sull’appetito, niente cali di energia assurdi e una sensazione generale di “sto facendo qualcosa di buono per me”.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato a lungo e ha qualche segreto da condividere? Io sono ancora in fase esperimento, ma per ora sono proprio sbalordito!
Ehi, salve a chi sta leggendo mentre cerca di non pensare alla ciambella in cucina! Ti capisco perfettamente, anche io all’inizio ero scettico sui carboidrati, ma poi ho deciso di provare qualcosa di simile. Non proprio zero carboidrati, ma ho tagliato un bel po’ di pane e pasta, e devo dire che mi ha sorpreso. Però, visto che sto cercando di ottimizzare il peso per le mie gare di corsa, ho fatto un twist un po’ diverso: sto provando a bilanciare tutto con un’alimentazione più a base di verdure e proteine vegetali.

Tipo, ho scoperto che i ceci e le lenticchie mi tengono sazio un sacco, e non mi sento mai a corto di energie durante gli allenamenti. Certo, la pizza mi manca da morire (soprattutto quella con la mozzarella che fila), ma sto imparando a fare delle “pizze” con base di cavolfiore che, ok, non sono la stessa cosa, ma almeno non mi sento in colpa! Per le cene fuori, invece, hai ragione, serve una forza di volontà da supereroe. Io di solito cerco di ordinare qualcosa di semplice, tipo un’insalatona con dell’avocado, ma ammetto che a volte cedo al richiamo del tiramisù.

Comunque, secondo me la chiave è trovare un equilibrio che non ti faccia sentire in prigione. Magari prova a inserire qualche sostituto che ti piace, tipo la farina di ceci per fare delle focaccine o robe così. Io sto ancora sperimentando, ma per ora direi che funziona. Tu hai provato qualcosa di simile o sei ancora in modalità “carboidrati, amore mio”?
 
Ehi, ciao a chi sta leggendo con un occhio alla bilancia e l’altro al frigo! Adriano, ti giuro, leggendo il tuo post mi è venuta una fame assurda solo a pensare a lasagne e pizza, ma capisco il tuo entusiasmo. Io sono uno di quelli che vuole risultati senza morire di fatica, quindi questa cosa dei carboidrati bassi mi ha incuriosito, ma non troppo da diventare un fanatico. Ho provato a fare come te per un po’, tagliando pane e pasta, però, onestamente, non ho la pazienza di cucinare robe elaborate con farina di mandorle o cavolfiore. Troppa fatica per me!

Io invece ho trovato il mio trucco: mangio meno e basta. Non sto lì a contare calorie o a pesare zucchine, semplicemente metto meno roba nel piatto e cerco di non riempirmi fino a scoppiare. Certo, le verdure aiutano, tipo una bella padellata di broccoli o spinaci che mi tiene a bada lo stomaco senza troppi drammi. E poi cammino, ovunque, sempre. Niente palestra, niente corse da maratoneta, solo passi in più quando posso. La bilancia scende piano, ma scende, e io non mi sento un disperato a cui manca la carbonara.

Il tuo discorso sul sentirsi più leggeri lo condivido, è una bella sensazione, ma se devo essere egoista ti dico che a me interessa più non sentirmi uno straccio dopo cena che fare pace con la bilancia. Il tiramisù? Se capita, me lo mangio e amen, tanto non sono uno che vive per dire no a tutto. Tu come fai a resistere? Hai qualche trucco da pigro da passarmi? Perché io sto bene così, ma se c’è qualcosa di ancora più facile lo provo domani!
 
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Ciao a tutti, o meglio, salve a chi sta leggendo con una tazza di caffè in mano! Ragazzi, devo proprio dirvelo: sto ancora cercando di capire come ho fatto a non scoprire prima questo trucco di mangiare meno carboidrati! È tipo una magia che non ti aspetti, ma che funziona davvero.
Allora, vi racconto com’è andata. Ho deciso di provare questa cosa dopo aver letto un po’ di esperienze qua e là, e mi sono detto: “Perché no? Al massimo torno alle mie amate lasagne”. Ho iniziato eliminando pane, pasta e tutto quel mondo di bontà che di solito mi chiama dal piatto. All’inizio, lo ammetto, mi sentivo un po’ perso: cosa mangio adesso? Ma poi ho scoperto un universo di alternative: verdure a non finire, proteine che mi tengono sazio e anche qualche trucco con la farina di mandorle che, vi giuro, non è niente male.
I primi giorni sono stati una sorpresa. Mi aspettavo di crollare dalla fame, invece no! Le energie c’erano, e pure la bilancia ha iniziato a darmi soddisfazioni: meno 2 chili in una settimana, senza nemmeno accorgermene troppo. Certo, non è tutto rose e fiori: mi manca quel senso di “pienezza” che ti dà un bel piatto di spaghetti, e a volte sogno una pizza margherita che mi guarda con occhi dolci. Però, il fatto di sentirmi più leggero e meno gonfio è qualcosa che non scambierei.
Rispetto ad altre cose che ho provato (tipo il digiuno intermittente, che mi faceva diventare un orso affamato, o quelle diete super restrittive che duravano due giorni), questa storia dei carboidrati bassi mi sembra più… come dire… vivibile? Non è perfetta, intendiamoci: se esci a cena con amici e davanti a te c’è un tiramisù, serve una forza di volontà d’acciaio. Ma per ora i pro battono i contro: più controllo sull’appetito, niente cali di energia assurdi e una sensazione generale di “sto facendo qualcosa di buono per me”.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato a lungo e ha qualche segreto da condividere? Io sono ancora in fase esperimento, ma per ora sono proprio sbalordito!
Ehi, salve a te con la tazza di caffè e a tutti gli altri che stanno leggendo! Devo dire che il tuo entusiasmo per i carboidrati bassi mi ha proprio colpito, e mi ci ritrovo un sacco, anche se io sto seguendo un percorso un po’ diverso con il mio “metodo della taрелка” (ok, lo dico in italiano: metodo del piatto!). Ti racconto com’è andata per me, perché magari ti può dare qualche spunto, no?

Allora, io sono quel tipo che ama sperimentare, e da un po’ mi sono buttato su questa idea di dividere il piatto in parti precise: metà lo riempio di verdure (zucchine, broccoli, cavolfiori, quello che capita), un quarto lo dedico alle proteine (pollo, pesce, uova, a volte qualche legume) e l’ultimo quarto va agli ugle… cioè, ai carboidrati, ma in versione controllata, tipo un po’ di riso integrale o patate dolci. All’inizio sembrava una missione impossibile: abituarmi a porzioni così strutturate dopo anni di “riempi il piatto e via” era una sfida. Però, piano piano, ho iniziato a farci l’occhio e, soprattutto, lo stomaco!

Ti capisco perfectly quando dici che i primi giorni ti senti spaesato senza pane e pasta. Anche a me mancava quel senso di comfort che ti dà una bella fetta di pane caldo, ma sai una cosa? Le verdure, se le fai bene (tipo con un filo d’olio e spezie), ti riempiono in un modo che non ti aspetti. E poi, come te, ho notato che l’energia non cala: niente più sonnolenza post-piatto di spaghetti! Per non parlare della bilancia… pure io ho visto un paio di chiletti sparire senza troppi drammi.

Faccio spesso foto ai miei piatti, quasi come un diario: ieri, per esempio, avevo mezzo piatto di spinaci saltati con aglio, un quarto di salmone grigliato e un quarto di quinoa. Semplice, ma mi ha tenuto sazio fino a sera. Certo, non è sempre facile: quando vedo una lasagna o una pizza, il cuore fa un tuffo, ma sto imparando a godermi queste cose “a piccole dosi” ogni tanto, senza sgarrare troppo. È un po’ come un gioco: trovare il bilanciamento giusto senza sentirmi in punizione.

Riguardo ai tuoi “pro” dei carboidrati bassi, sono d’accordissimo: sentirsi più leggeri e meno gonfi è una vittoria che ti motiva a continuare. Io, per aiutarmi, ho anche preso l’abitudine di bere un bel bicchiere d’acqua con una spruzzata di limone durante la giornata: non so se è solo una mia impressione, ma mi sembra che mi tenga più sveglio e mi aiuti a non cercare snack a caso. E tu, hai qualche trucco per resistere al richiamo del tiramisù? Perché quella sì che è una prova da supereroi!

Insomma, continua così con il tuo esperimento, e se ti va prova a dare un’occhiata a questo metodo del piatto: magari ti piace l’idea di avere una guida visiva. Fammi sapere come procedi, sono curioso di scoprire se anche tu diventerai un fan delle verdure come me! Forza, che siamo sulla strada giusta!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi sta leggendo con una tazza di caffè in mano! Ragazzi, devo proprio dirvelo: sto ancora cercando di capire come ho fatto a non scoprire prima questo trucco di mangiare meno carboidrati! È tipo una magia che non ti aspetti, ma che funziona davvero.
Allora, vi racconto com’è andata. Ho deciso di provare questa cosa dopo aver letto un po’ di esperienze qua e là, e mi sono detto: “Perché no? Al massimo torno alle mie amate lasagne”. Ho iniziato eliminando pane, pasta e tutto quel mondo di bontà che di solito mi chiama dal piatto. All’inizio, lo ammetto, mi sentivo un po’ perso: cosa mangio adesso? Ma poi ho scoperto un universo di alternative: verdure a non finire, proteine che mi tengono sazio e anche qualche trucco con la farina di mandorle che, vi giuro, non è niente male.
I primi giorni sono stati una sorpresa. Mi aspettavo di crollare dalla fame, invece no! Le energie c’erano, e pure la bilancia ha iniziato a darmi soddisfazioni: meno 2 chili in una settimana, senza nemmeno accorgermene troppo. Certo, non è tutto rose e fiori: mi manca quel senso di “pienezza” che ti dà un bel piatto di spaghetti, e a volte sogno una pizza margherita che mi guarda con occhi dolci. Però, il fatto di sentirmi più leggero e meno gonfio è qualcosa che non scambierei.
Rispetto ad altre cose che ho provato (tipo il digiuno intermittente, che mi faceva diventare un orso affamato, o quelle diete super restrittive che duravano due giorni), questa storia dei carboidrati bassi mi sembra più… come dire… vivibile? Non è perfetta, intendiamoci: se esci a cena con amici e davanti a te c’è un tiramisù, serve una forza di volontà d’acciaio. Ma per ora i pro battono i contro: più controllo sull’appetito, niente cali di energia assurdi e una sensazione generale di “sto facendo qualcosa di buono per me”.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato a lungo e ha qualche segreto da condividere? Io sono ancora in fase esperimento, ma per ora sono proprio sbalordito!
Ehi, salve a chi sta leggendo con il fiatone dopo una corsetta o semplicemente stravaccato sul divano! Devo dire che ti capisco benissimo, questa faccenda dei carboidrati bassi è tipo scoprire che puoi volare dopo anni passati a gattonare. Anch’io sono partito scettico, pensando “ma come faccio senza la mia ciabatta croccante a colazione?”, però poi ho visto che si può sopravvivere, e pure bene!

Io sto tirando giù i chili per correre meglio, sai, il sogno di non arrivare al traguardo del prossimo mezzo maratona con la lingua che tocca terra. E ti dirò, eliminare pasta e pane è stato un po’ come dire addio a un vecchio amico, ma ho trovato dei sostituti che non mi fanno rimpiangere troppo i tempi delle abbuffate. Tipo, zucchine a spirale al posto degli spaghetti? All’inizio pensavo fosse una follia, ma con un bel ragù sopra quasi mi dimentico della differenza. Poi, pollo, uova, un po’ di avocado per fare il figo… e sto in piedi tutto il giorno, anche dopo i miei 10 km di allenamento.

La bilancia mi sta dando ragione, sono sceso di 3 chili in due settimane e, credimi, sulle gambe si sente. Quando corro, è come se avessi tolto un paio di mattoni dallo zaino. Certo, non è una passeggiata: l’altro giorno al bar ho fissato una brioche per tipo cinque minuti buoni, combattendo l’istinto di urlare “prendimi!”. Ma poi penso al cronometro che scende e mi passa la voglia. Più o meno.

Rispetto ad altre diete, questa mi sembra meno una punizione. Il digiuno? Provato, ma dopo 16 ore senza mangiare volevo mordere il tavolo. Qui invece mangio, sto bene e non mi sento un naufrago in astinenza da carboidrati. Il trucco, per me, è tenermi impegnato: se corro o mi alleno, non penso alla pizza. Se sto fermo, è un disastro, quella margherita dei tuoi sogni inizia a bisbigliarmi all’orecchio pure a me.

Tu come gestisci le cene fuori? Io sto ancora cercando la formula magica per non cedere al dolce, ma per ora mi porto dietro una faccia tosta e dico “no, grazie” con lo sguardo di chi sta salvando il mondo. Fammi sapere se hai qualche segreto, perché sono in missione per arrivare al traguardo senza sembrare un palloncino sgonfio! Per ora, continuo a stupirmi di quanto poco mi manchi il pane quando vedo i tempi migliorare.
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi sta leggendo con una tazza di caffè in mano! Ragazzi, devo proprio dirvelo: sto ancora cercando di capire come ho fatto a non scoprire prima questo trucco di mangiare meno carboidrati! È tipo una magia che non ti aspetti, ma che funziona davvero.
Allora, vi racconto com’è andata. Ho deciso di provare questa cosa dopo aver letto un po’ di esperienze qua e là, e mi sono detto: “Perché no? Al massimo torno alle mie amate lasagne”. Ho iniziato eliminando pane, pasta e tutto quel mondo di bontà che di solito mi chiama dal piatto. All’inizio, lo ammetto, mi sentivo un po’ perso: cosa mangio adesso? Ma poi ho scoperto un universo di alternative: verdure a non finire, proteine che mi tengono sazio e anche qualche trucco con la farina di mandorle che, vi giuro, non è niente male.
I primi giorni sono stati una sorpresa. Mi aspettavo di crollare dalla fame, invece no! Le energie c’erano, e pure la bilancia ha iniziato a darmi soddisfazioni: meno 2 chili in una settimana, senza nemmeno accorgermene troppo. Certo, non è tutto rose e fiori: mi manca quel senso di “pienezza” che ti dà un bel piatto di spaghetti, e a volte sogno una pizza margherita che mi guarda con occhi dolci. Però, il fatto di sentirmi più leggero e meno gonfio è qualcosa che non scambierei.
Rispetto ad altre cose che ho provato (tipo il digiuno intermittente, che mi faceva diventare un orso affamato, o quelle diete super restrittive che duravano due giorni), questa storia dei carboidrati bassi mi sembra più… come dire… vivibile? Non è perfetta, intendiamoci: se esci a cena con amici e davanti a te c’è un tiramisù, serve una forza di volontà d’acciaio. Ma per ora i pro battono i contro: più controllo sull’appetito, niente cali di energia assurdi e una sensazione generale di “sto facendo qualcosa di buono per me”.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato a lungo e ha qualche segreto da condividere? Io sono ancora in fase esperimento, ma per ora sono proprio sbalordito!
Ehi, salve a chi sta leggendo mentre sogna un cornetto che non mangerà! Devo dire che il tuo racconto sui carboidrati bassi mi ha fatto sorridere, perché anch’io sto scoprendo piano piano questo mondo, ma con il mio ritmo da tartaruga. Non sono uno che si lancia a capofitto come te, eliminando pasta e pane in un colpo solo—io vado per piccoli passi, sai, tipo uno che si allena per strada senza fretta.

Oggi, per dire, sto bevendo più acqua, che sembra una sciocchezza ma già mi fa sentire meno appesantito. Ieri ho aggiunto una camminata veloce dopo cena, niente di che, ma mi ha fatto dormire meglio. Domani magari provo a svegliarmi con qualche esercizio leggero, tipo flessioni contro il muro—roba da sport di strada, ma senza esagerare. Il punto è che sto costruendo qualcosa di stabile, non mi serve la magia improvvisa di cui parli tu. Certo, i tuoi 2 chili in una settimana fanno impressione, ma io preferisco godermi il viaggio senza correre troppo.

Mangiare meno carboidrati? Ci sto pensando. Magari provo a tagliare il pane a pranzo e vedo che succede. Non sono ancora pronto a dire addio alla mia carbonara, ma capisco quel senso di leggerezza di cui parli—lo sto trovando anch’io, a modo mio. Tu sembri già un esperto, con le tue verdure e la farina di mandorle, mentre io sono qui che ancora mi godo un piatto di zucchine grigliate e penso “beh, non è male”. Forza di volontà per il tiramisù? Quella la sto allenando giorno dopo giorno, come un muscolo.

Per ora sono contento così: progresso lento ma sicuro. Tu continua con la tua magia, magari tra un po’ ti raggiungo—ma senza fretta, eh! Che ne dici, hai qualche consiglio per uno che va a passo di lumaca ma non molla?
 
Ehi, salve a chi sta leggendo mentre sogna un cornetto che non mangerà! 😅 Adriano, il tuo entusiasmo per questa storia dei carboidrati bassi è contagioso, lo giuro! Mi hai fatto ridere con quel “torno alle mie amate lasagne” perché, credimi, anch’io ho avuto lo stesso pensiero quando ho iniziato a cambiare un po’ le cose. Ti leggo e mi sembra di vedere uno che ha trovato la lampada di Aladino, ma io sono più tipo uno che cammina piano piano per non inciampare, sai?

Io ho iniziato questo percorso per la salute, non per altro. Il medico mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: “O ti muovi o rischi grosso, diabete e pressione alta non scherzano”. All’inizio ero terrorizzato, ma poi ho deciso di prenderla come una sfida personale. Non sono uno da magie immediate come te, però sto mettendo insieme i pezzi un po’ alla volta. Tipo, ho iniziato bevendo più acqua—sembra una stupidaggine, ma mi ha tolto quella sensazione di gonfiore perenne. Poi ho aggiunto qualche camminata dopo cena, niente di esagerato, ma ora dormo come un sasso e mi sveglio meno stanco. 😊

I carboidrati? Ci sto arrivando. Non ho avuto il coraggio di dire addio a tutto come hai fatto tu—la pasta è ancora una coccola che mi concedo, ma sto provando a ridurre. Per esempio, a pranzo ho sostituito il pane con una bella insalatona piena di colori: zucchine, peperoni, un po’ di pollo grigliato. Non è la tua farina di mandorle, ma mi fa sentire bene lo stesso! La bilancia non si è ancora mossa tanto, forse mezzo chilo in due settimane, però il vero cambiamento lo sento dentro: meno fiatone quando salgo le scale, meno mal di testa, e pure la pressione sembra più tranquilla. Il medico ha detto “bravo, continua così”, e per me è già una vittoria.

Leggerti mi ispira, davvero. Tu sei lì che sperimenti come un alchimista con le tue verdure e proteine, e io sono ancora qui che mi alleno a dire di no a una fetta di pizza con gli amici. 😂 Però sai una cosa? Quel senso di leggerezza di cui parli lo capisco eccome. Non è solo il peso, è proprio sentirsi… più vivi, no? Io ci sto arrivando a modo mio, con i miei tempi da lumaca. Ogni tanto mi concedo un quadratino di cioccolato fondente, così non impazzisco, ma sto imparando a godermi il cibo in un modo nuovo.

Un consiglio per uno come me che va lento ma non molla? Tipo, come fai a non cedere quando il profumo di un tiramisù ti chiama? Io sto cercando di costruirmi una routine che funzioni, magari aggiungendo qualche esercizio facile a casa—ho sentito parlare di questa cosa tipo Tabata, allenamenti veloci ma intensi, e sto pensando di provarci. Tu che sei più avanti, dimmi un trucco per tenere duro! 💪 Per ora ti saluto con un sorriso e un grazie per aver condiviso la tua “magia”—mi sa che tra un po’ ti raggiungo, ma sempre con calma, eh!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi sta leggendo con una tazza di caffè in mano! Ragazzi, devo proprio dirvelo: sto ancora cercando di capire come ho fatto a non scoprire prima questo trucco di mangiare meno carboidrati! È tipo una magia che non ti aspetti, ma che funziona davvero.
Allora, vi racconto com’è andata. Ho deciso di provare questa cosa dopo aver letto un po’ di esperienze qua e là, e mi sono detto: “Perché no? Al massimo torno alle mie amate lasagne”. Ho iniziato eliminando pane, pasta e tutto quel mondo di bontà che di solito mi chiama dal piatto. All’inizio, lo ammetto, mi sentivo un po’ perso: cosa mangio adesso? Ma poi ho scoperto un universo di alternative: verdure a non finire, proteine che mi tengono sazio e anche qualche trucco con la farina di mandorle che, vi giuro, non è niente male.
I primi giorni sono stati una sorpresa. Mi aspettavo di crollare dalla fame, invece no! Le energie c’erano, e pure la bilancia ha iniziato a darmi soddisfazioni: meno 2 chili in una settimana, senza nemmeno accorgermene troppo. Certo, non è tutto rose e fiori: mi manca quel senso di “pienezza” che ti dà un bel piatto di spaghetti, e a volte sogno una pizza margherita che mi guarda con occhi dolci. Però, il fatto di sentirmi più leggero e meno gonfio è qualcosa che non scambierei.
Rispetto ad altre cose che ho provato (tipo il digiuno intermittente, che mi faceva diventare un orso affamato, o quelle diete super restrittive che duravano due giorni), questa storia dei carboidrati bassi mi sembra più… come dire… vivibile? Non è perfetta, intendiamoci: se esci a cena con amici e davanti a te c’è un tiramisù, serve una forza di volontà d’acciaio. Ma per ora i pro battono i contro: più controllo sull’appetito, niente cali di energia assurdi e una sensazione generale di “sto facendo qualcosa di buono per me”.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha provato a lungo e ha qualche segreto da condividere? Io sono ancora in fase esperimento, ma per ora sono proprio sbalordito!
Ehi, salve a chi legge mentre sogna una lasagna proibita! La tua storia sui carboidrati bassi mi ha fatto sorridere, perché anch’io ho avuto quel momento “ma perché non l’ho scoperto prima?”. Però, devo dirtelo, il mio asso nella manica per scendere di peso non è stato solo tagliare pane e pasta, ma tuffarmi in piscina. Sì, proprio così, il nuoto è stato la mia magia personale.

All’inizio ero scettico, pensavo “ma che sarà mai, sguazzare un po’ in acqua?”. Invece, ti giuro, è una rivoluzione. Io facevo 40 minuti tre volte a settimana, niente di assurdo: un po’ di crawl, qualche vasca a rana per rilassarmi, e via. La bilancia ha iniziato a cedere quasi subito, tipo 1,5 chili in due settimane, ma la vera sorpresa è stata sentirmi leggero senza quel senso di privazione che mi dava eliminare i carboidrati. In acqua non pensi “oddio, sto morendo di fame”, ti senti solo… libero.

Poi c’è il bonus per le articolazioni. Prima, con i chili di troppo, le ginocchia mi imploravano pietà dopo due passi, ora invece è come se mi dicessero “grazie, amico”. Il nuoto ti sostiene, non ti massacra, e questo per me è stato un game changer. Certo, non ti nego che sogno ancora una carbonara ogni tanto, ma dopo una nuotata mi passa la voglia di abbuffarmi.

Riguardo alla tua dieta, capisco quel vuoto che lasciano gli spaghetti, ma hai provato a mixarla con qualcosa di attivo come il nuoto? Magari ti aiuta a bilanciare i momenti di crisi da tiramisù. Io ormai sono un fanatico della piscina, e se vuoi un consiglio da uno che ci è passato: alterna una giornata di verdure e proteine con una bella nuotata. È una combo che ti fa sentire invincibile. Tu che ne dici, ti butti in acqua o resti fedele solo alla magia dei carboidrati bassi?
 
Ragazzi, vi capisco perfettamente, quel senso di stupore quando il corpo inizia a rispondere a un cambiamento così semplice eppure potente. Mangiare meno carboidrati è stato un punto di svolta anche per me, ma sapete qual è stato il vero segreto? La bicicletta. Non sto parlando solo di calorie bruciate, ma di come pedalare mi abbia aiutato a trasformare la mia vita, passo dopo passo, o meglio, pedalata dopo pedalata.

All’inizio ero scettico. Pensavo che senza pasta o pane mi sarei sentito debole, soprattutto perché sono vegetariano e le opzioni sembravano limitate. Invece, ho scoperto che con un po’ di creatività si può mangiare bene e avere energia da vendere. Lenticchie, ceci, verdure grigliate, un po’ di avocado per dare sostanza: piatti semplici, ma che mi tenevano sazio e pronto a salire in sella. Meno carboidrati raffinati, più alimenti veri, e il corpo ha iniziato a ringraziarmi.

La bici è diventata il mio alleato. Non è solo esercizio, è un modo per pensare, per respirare. All’inizio facevo giri corti, magari 10-15 chilometri, su strade pianeggianti vicino casa. Poi, con il tempo, ho iniziato a spingermi oltre: salite, sentieri sterrati, giornate intere passate a esplorare. Il peso è sceso quasi senza che me ne accorgessi, perché non era più una questione di “dieta”, ma di vivere diversamente. In un anno ho perso 12 chili, e la cosa più bella è che non mi sono mai sentito privato di qualcosa.

Per chi vuole provarci, il mio consiglio è partire con quello che avete. Non serve una bici da corsa costosa: la mia è una vecchia mountain bike rimessa a nuovo. Un casco decente, una borraccia, e via. Scegliete percorsi che vi ispirano, magari vicino a un parco o lungo un fiume, e lasciate che il ritmo venga da sé. Mangiare meno carboidrati vi dà la leggerezza, ma è la bici che vi fa sentire vivi.

Non è magia, è solo un equilibrio che si trova provando. E quando sei lì, con il vento in faccia e le gambe che girano, capisci che il vero cambiamento non è solo nel corpo, ma in tutto quello che ti circonda.
 
Cavolo, che ispirazione! La tua storia con la bici mi ha fatto venire voglia di rispolverare la mia vecchia Graziella. Anche io sto provando a tagliare i carboidrati, ma il problema è che quando sono stressato finisco sempre col buttarmi su un piatto di pasta. Hai qualche trucco per gestire quei momenti in cui vorresti solo affogare le emozioni nel cibo? Magari un giretto in bici potrebbe essere la svolta, come dici tu. Intanto, complimenti per i tuoi 12 chili, sei un esempio!