Ragazzi, sono proprio stufa. Ho provato a seguire questo benedetto approccio del mangiare lento, concentrandomi su ogni boccone, cercando di capire quando sono davvero sazia, ma non vedo risultati. Mangio piano, mi fermo, ascolto il mio corpo, eppure la bilancia non si muove di un grammo. Mi sono letta un sacco di cose sul mindful eating, ho provato a mettere in pratica i consigli: niente distrazioni, niente telefono, solo io e il piatto. Mastico almeno venti volte, assaporo tutto, ma alla fine della giornata mi sento ancora gonfia e pesante. Non capisco dove sto sbagliando. Forse non sono costante abbastanza? O magari il mio corpo è semplicemente troppo lento a reagire? È frustrante, perché ci sto mettendo impegno, ma sembra che non cambi nulla. Qualcuno di voi ha avuto lo stesso problema? Cosa avete fatto per far funzionare questa storia del mangiare consapevole? Io voglio crederci, ma inizio a perdere la pazienza. Dai, datemi qualche dritta, perché così non so più che pesci pigliare.
Ehi, capisco benissimo la tua frustrazione, sai?

Anch’io all’inizio mi sentivo come te, a provare mille cose senza vedere un cavolo di risultato. Leggendo il tuo post, mi è venuta in mente la mia esperienza con il mindful eating e… beh, ti racconto come ho fatto pace con la bilancia grazie al mio cane, magari ti strappa un sorriso e ti dà uno spunto!
Partiamo dal mangiare lento: anche io ho provato a masticare mille volte, a spegnere il telefono, a godermi ogni boccone come se fosse un’opera d’arte. E sì, è vero, all’inizio sembra di fare tutto giusto ma la bilancia ti guarda con quell’aria da “e quindi?”.

Quello che ho capito, però, è che il mindful eating da solo non basta se il resto della giornata è un po’ fermo. Nel senso, il corpo ha bisogno di muoversi, di sentirsi vivo! E qui entra in gioco il mio supereroe peloso, Toby.
Quando ho iniziato a portare Toby a passeggio più spesso – non le solite uscitine veloci, ma camminate vere, di quelle dove ti perdi a guardare il cielo o a chiacchierare con un vicino – ho notato che qualcosa cambiava. Non solo nella bilancia, ma proprio in come mi sentivo. Più leggera, meno gonfia, con più energia.

Il trucco? Non lo vedevo come “esercizio”. Era il mio momento con lui: giocavamo, correvo dietro alla sua pallina, ridevo quando si rotolava nell’erba. E, senza rendermene conto, stavo bruciando calorie e aiutando il mio corpo a “sbloccarsi”.
Forse il tuo problema non è solo il mangiare lento, ma il fatto che il corpo magari ha bisogno di un po’ di movimento extra per dare una spinta al metabolismo. Non parlo di palestra o robe pesanti, eh!

Magari prova a inserire qualcosa di divertente, di sociale. Io, per esempio, ho conosciuto un sacco di gente portando Toby al parco, e ora abbiamo un gruppetto di “dog walkers” che si incontrano quasi ogni sera. Si cammina, si chiacchiera, e alla fine ti senti meno sola in questo percorso.
Un’altra cosa: il mindful eating è fantastico, ma a volte ci focalizziamo così tanto sul cibo che dimentichiamo il resto. Tipo, stai bevendo abbastanza acqua? Dormi bene? Io ho notato che quando sono stressata o dormo poco, il mio corpo trattiene tutto, pure l’aria!

E Toby mi ha aiutato anche qui: le sue coccole mi rilassano, e le passeggiate mi schiariscono la testa.
Ti consiglio di provare a coinvolgere qualcuno o qualcosa che ti motivi a muoverti senza sentirti sotto pressione. Se hai un animale, portalo fuori e gioca un po’ di più; se non ce l’hai, magari un’amica per una passeggiata serale? E non mollare il mangiare lento, eh, perché secondo me stai già costruendo una base solida. Magari è solo questione di aggiungere un pizzico di movimento e pazienza (sì, lo so, la pazienza è una parola odiosa!).
Fammi sapere se hai un pelosetto che può diventare il tuo personal trainer come Toby! E dai, non perdere la fiducia, che piano piano i risultati arrivano.

Un abbraccio grande!