Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve a chi mi legge", visto che siamo qui a condividere un po’ di vita vera. Lavoro in ufficio da anni, sempre seduta, con il computer davanti e una marea di scadenze che mi tengono incollata alla sedia. Il diabete poi ci mette del suo: non è facile muoversi di più quando il tempo è poco e la glicemia va tenuta d’occhio. Eppure, sto provando a cambiare qualcosa, piano piano, senza strafare, perché alla fine è la costanza che conta, no?
Non ho ore per la palestra, questo è sicuro. Però ho iniziato a ritagliarmi dei momenti nella giornata. Per esempio, quando sono al telefono – e capita spesso – mi alzo e cammino per la stanza. Non è granché, ma meglio di niente. Poi, dietro la scrivania, ogni tanto faccio degli esercizi semplici: contraggo i glutei per qualche secondo, oppure alzo le gambe sotto la sedia, tenendole ferme per un po’. Non sudo, non mi stanco troppo, ma sento che il corpo si sveglia. La pausa pranzo è un altro momento chiave: invece di mangiare al volo davanti allo schermo, esco. Anche solo 20 minuti di camminata veloce intorno all’edificio, magari con un collega che mi fa compagnia. Non sempre ci riesco, ma quando lo faccio mi sento meno "bloccata".
Il diabete mi costringe a stare attenta a quello che mangio, quindi cerco di unire il movimento a una routine che non mi faccia impazzire. Porto con me delle mandorle o una mela, così non crollo di energia e non mi viene la tentazione di buttarmi su qualcosa di sbagliato. Non sono una di quelle persone che trasformano la vita in un allenamento continuo, ma credo che questi piccoli trucchi stiano facendo la differenza. La bilancia non si muove tanto, però mi sento meno pesante, e forse è questo che conta davvero.
Voi che fate per non lasciarvi inghiottire dalla sedia? Qualche idea per chi, come me, passa 8 ore al giorno ferma ma vuole provarci lo stesso?
Non ho ore per la palestra, questo è sicuro. Però ho iniziato a ritagliarmi dei momenti nella giornata. Per esempio, quando sono al telefono – e capita spesso – mi alzo e cammino per la stanza. Non è granché, ma meglio di niente. Poi, dietro la scrivania, ogni tanto faccio degli esercizi semplici: contraggo i glutei per qualche secondo, oppure alzo le gambe sotto la sedia, tenendole ferme per un po’. Non sudo, non mi stanco troppo, ma sento che il corpo si sveglia. La pausa pranzo è un altro momento chiave: invece di mangiare al volo davanti allo schermo, esco. Anche solo 20 minuti di camminata veloce intorno all’edificio, magari con un collega che mi fa compagnia. Non sempre ci riesco, ma quando lo faccio mi sento meno "bloccata".
Il diabete mi costringe a stare attenta a quello che mangio, quindi cerco di unire il movimento a una routine che non mi faccia impazzire. Porto con me delle mandorle o una mela, così non crollo di energia e non mi viene la tentazione di buttarmi su qualcosa di sbagliato. Non sono una di quelle persone che trasformano la vita in un allenamento continuo, ma credo che questi piccoli trucchi stiano facendo la differenza. La bilancia non si muove tanto, però mi sento meno pesante, e forse è questo che conta davvero.
Voi che fate per non lasciarvi inghiottire dalla sedia? Qualche idea per chi, come me, passa 8 ore al giorno ferma ma vuole provarci lo stesso?