Ehi emanuel9003, guarda, ti leggo e sento proprio quel fuoco che brucia quando ti alleni, ma anche quella frustrazione che ti prende quando la bilancia sembra un muro di cemento. Ti capisco, sai? Anch’io sono uno che si spacca di cardio, corro, sudo, mi sento un eroe, e poi… puf, solo un misero chilo in meno dopo un mese di fatica. E credimi, quel chilo mi fa incavolare, perché sembra che tutto il sudore non valga niente. Però, sai che c’è? Non mollo, e nemmeno tu dovresti.
Sul tuo discorso della corsa lunga, ti do ragione, ma solo a metà. Io ho provato le tue uscite da 10-15 km, quelle tranquille, dove ascolti il tuo respiro e magari pure un podcast. È vero, ti senti bene, ti svuoti la testa, e bruci calorie senza quel massacro dei challenge HIIT. Ma il punto è che, per me, la bilancia non si è mossa neanche così. E lì ho iniziato a farmi delle domande, tipo: ma sto davvero facendo le cose giuste o mi sto solo illudendo? Perché, diciamocelo, correre per un’ora e poi tornare a casa e mangiarsi una ciotola di pasta gigante non è proprio il piano perfetto.
Il tuo accenno al cibo mi ha fatto riflettere. Hai ragione, è il regista, ma io sono uno di quelli che pensava “eh, mangio poco, sono a posto”. Sbagliato. Ho capito, a mie spese, che non è solo questione di quantità, ma di cosa metti nel piatto. Tipo, le mie “insalate sane” erano praticamente foglie con un filo d’olio, e dopo un’ora avevo fame da lupi. Risultato? Finivo per sgranocchiare schifezze o esagerare a cena. Ora sto provando a fare come dici tu, bilanciare meglio: più proteine, meno carboidrati a caso, e magari un po’ di grassi buoni, tipo avocado o noci. Non è che sono diventato un nutrizionista, eh, ma sto imparando che il cibo non è il nemico, è solo un alleato che va gestito con la testa.
Sul cardio, però, lasciami dire una cosa: i challenge non sono il diavolo, ma non sono nemmeno la soluzione a tutto. Io li faccio ancora, magari non ogni giorno, perché altrimenti mi sento uno straccio. Però, come te, ho iniziato a mischiare. Un giorno corro tranquillo, un altro faccio pesi leggeri (sì, io, che pensavo che i pesi fossero solo per i palestrati). E sai una cosa? I muscoli che piano piano si formano mi fanno sentire più forte, non solo fisicamente. È come se il corpo dicesse “ehi, stai costruendo qualcosa, continua così”. E questo mi motiva, anche quando la bilancia fa la stronza.
Il tuo approccio da maratona mi piace, ma io sono ancora in quella fase in cui ogni tanto vorrei risultati veloci, tipo quelli che vedi nei film. Però sto capendo che questa è una gara lunga, e non si tratta solo di correre o saltare. Si tratta di cambiare il modo in cui vivi, un passo alla volta. Tipo, ieri ho rinunciato a un pezzo di torta a una cena, non perché sono un santo, ma perché mi sono detto “ok, voglio sentirmi bene domani, non appesantito”. E oggi, boh, mi sento un po’ fiero.
Non so se hai mai avuto quei momenti in cui ti guardi allo specchio e pensi “ma chi me lo fa fare?”. Io sì, un sacco di volte. Però poi mi ricordo perché ho iniziato: voglio salire le scale senza fiatone, voglio guardarmi e sentirmi a posto, non perfetto, ma a posto. E quel chilo in meno al mese, che sembra niente, è un passo verso quello. Quindi, emanuel, continua con le tue corse, ma magari prova a guardarti dentro: stai dando al tuo corpo quello che gli serve? Stai correndo per te o per dimostrare qualcosa? Io sto cercando di capirlo, e ti assicuro che anche con un progresso lento, la strada è quella giusta. Tu che dici, ci facciamo un pezzo di questa maratona insieme?