Cardio nei challenge: ma serve davvero o è solo fatica sprecata?

danielmirea

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, ma vogliamo parlare del cardio nei challenge? Io sono il tipo che si butta nei fitness marathon online come se fosse una missione sacra, ma ultimamente mi chiedo: serve davvero o sto solo sudando per niente? 😂 Tipo, ti ammazzano con questi workout ad alta intensità, 30 minuti di salti e affondi che ti lasciano con la lingua di fuori, e poi? La bilancia non si muove di un grammo! 😅 Io adoro la competizione, eh, quel brivido di arrivare alla fine e dire "ce l’ho fatta", ma non so se tutto ‘sto cardio sia la chiave o solo un modo per sentirsi a posto con la coscienza.
Ho fatto un challenge l’altro mese, roba tosta, 5 giorni a settimana di HIIT, e ok, mi sentivo un guerriero, ma poi guardo il mio piatto di melanzane grigliate e pesce al forno e penso: forse è più questione di quello che mangio che di quanto salto come un grillo? 🤔 Non fraintendetemi, l’energia che ti dà un gruppo che suda insieme online è pazzesca, ti motiva a non mollare, però boh, a volte mi sembra di correre in tondo (letteralmente!). Qualcuno di voi ha visto risultati veri col cardio nei challenge o è tutta una fatica sprecata? Dai, ditemi che non sono l’unico scettico qui! 😉
 
Ragazzi, ma vogliamo parlare del cardio nei challenge? Io sono il tipo che si butta nei fitness marathon online come se fosse una missione sacra, ma ultimamente mi chiedo: serve davvero o sto solo sudando per niente? 😂 Tipo, ti ammazzano con questi workout ad alta intensità, 30 minuti di salti e affondi che ti lasciano con la lingua di fuori, e poi? La bilancia non si muove di un grammo! 😅 Io adoro la competizione, eh, quel brivido di arrivare alla fine e dire "ce l’ho fatta", ma non so se tutto ‘sto cardio sia la chiave o solo un modo per sentirsi a posto con la coscienza.
Ho fatto un challenge l’altro mese, roba tosta, 5 giorni a settimana di HIIT, e ok, mi sentivo un guerriero, ma poi guardo il mio piatto di melanzane grigliate e pesce al forno e penso: forse è più questione di quello che mangio che di quanto salto come un grillo? 🤔 Non fraintendetemi, l’energia che ti dà un gruppo che suda insieme online è pazzesca, ti motiva a non mollare, però boh, a volte mi sembra di correre in tondo (letteralmente!). Qualcuno di voi ha visto risultati veri col cardio nei challenge o è tutta una fatica sprecata? Dai, ditemi che non sono l’unico scettico qui! 😉
Ehi, capisco benissimo il tuo scetticismo! Sai, io sono uno che vive per i lunghi allenamenti di corsa, tipo prepararmi per un bel maratona. Per me il cardio ad alta intensità come i tuoi challenge è uno sprint, ma il vero gioco è nella costanza. Non fraintendermi, sudare e sentirsi guerrieri è fantastico, però se la bilancia non si muove, forse il punto non è solo quanto ti ammazzi di salti. La corsa lunga, tipo un bel 10-15 km a ritmo tranquillo, ti aiuta a bruciare in modo costante senza quel “tutto e subito” che poi ti fa crollare. E il cibo, beh, è il regista di tutto: le tue melanzane e il pesce sono un’ottima base, ma magari prova a bilanciare un po’ di più i nutrienti senza tagliare troppo, così non ti ritrovi a recuperare tutto dopo un mese. Io punto sempre su allenamenti lunghi e regolari, che ti tengono in pista senza alti e bassi. Tu che ne pensi, hai mai provato a rallentare il ritmo ma allungare il tempo?
 
Ehi, capisco benissimo il tuo scetticismo! Sai, io sono uno che vive per i lunghi allenamenti di corsa, tipo prepararmi per un bel maratona. Per me il cardio ad alta intensità come i tuoi challenge è uno sprint, ma il vero gioco è nella costanza. Non fraintendermi, sudare e sentirsi guerrieri è fantastico, però se la bilancia non si muove, forse il punto non è solo quanto ti ammazzi di salti. La corsa lunga, tipo un bel 10-15 km a ritmo tranquillo, ti aiuta a bruciare in modo costante senza quel “tutto e subito” che poi ti fa crollare. E il cibo, beh, è il regista di tutto: le tue melanzane e il pesce sono un’ottima base, ma magari prova a bilanciare un po’ di più i nutrienti senza tagliare troppo, così non ti ritrovi a recuperare tutto dopo un mese. Io punto sempre su allenamenti lunghi e regolari, che ti tengono in pista senza alti e bassi. Tu che ne pensi, hai mai provato a rallentare il ritmo ma allungare il tempo?
Ehi Daniel, mi sa che hai aperto il vaso di Pandora con ‘sta storia del cardio! Senti, ti capisco alla grande, quel mix di adrenalina e sudore quando finisci un challenge e ti senti tipo Rocky Balboa… ma poi la bilancia ti guarda con quel sorrisetto maligno e ti dice “ehi, amico, non è cambiato niente”. Io sto seguendo un programma di coaching online, con tanto di trainer e nutrizionista che mi tengono d’occhio da lontano, e lasciati dire una cosa: il cardio nei challenge è come una pizza margherita. Buona, divertente, ti fa sentire vivo, ma se vuoi i risultati veri, non basta ordinarla ogni sera.

Il mio coach mi ha fatto un discorso che all’inizio mi sembrava una di quelle prediche da guru fitness, ma ora inizio a dargli ragione. Il cardio ad alta intensità tipo HIIT è una bomba per darti una svegliata, ma da solo è come correre con una macchina che ha il serbatoio mezzo vuoto. Io facevo come te, mi ammazzavo di burpees e squat jumps in questi workout online, con la musica a palla e il gruppo che urlava “dai, un’altra serie!”. Risultato? Mi sentivo un leone, ma il mio girovita non era d’accordo. Poi il nutrizionista mi ha preso da parte (beh, su Zoom, sai com’è) e mi ha detto: “Guarda, il 70% del gioco è quello che metti nel piatto”. E lì ho capito che le mie insalatone tristi con due fettine di pollo non erano la chiave per il paradiso.

Adesso il mio programma è un po’ più… come dire, strategico. Faccio cardio, certo, ma non sempre a mille. Tipo, due volte a settimana mi sparo una corsa lunga, di quelle che vai piano ma vai lontano, e ti senti quasi zen. Poi un paio di sessioni di pesi, perché il coach dice che i muscoli sono come il tuo conto in banca: più ne hai, più “interessi” bruci a riposo. E sul cibo, ho smesso di fare il monaco. Mangio più proteine, carboidrati ben calcolati, e sì, ogni tanto un pezzo di cioccolato fondente non mi uccide. La bilancia ha iniziato a collaborare, ma ci vuole pazienza, mica è un telecomando che cambi canale e boom, sei magro.

Il bello del coaching online è che ti danno un piano su misura, ma il lato oscuro è che a volte ti senti un po’ solo, tipo “ok, e ora chi mi controlla se sgarro?”. Però le call settimanali con il team mi tengono in riga, mi fanno il terzo grado su cosa ho mangiato e come mi sono allenato. Una volta ho confessato di aver divorato mezzo tiramisù e il nutrizionista non mi ha crocifisso, ma mi ha detto “vabbè, ora bilancia con due giorni di verdure e pesce, non è la fine del mondo”. E questa cosa mi piace, perché non è la solita dieta da fame che ti fa sognare pizze di notte.

Tornando al tuo cardio, secondo me non è fatica sprecata, ma non è nemmeno la bacchetta magica. I challenge sono uno sprint, ti gasano, ma per il “peso ideale” (o come lo chiamo io, il peso che non mi fa sbuffare quando salgo le scale) ci vuole una maratona. Prova a mischiare: meno salti da canguro, magari più camminate veloci o un po’ di pesi leggeri. E sul cibo, chiediti: sto dando al mio corpo quello che gli serve o sto solo spegnendo la fame? Se vuoi, ti passo qualche dritta del mio coach, ma occhio, poi ti tocca correre davvero, eh! Tu che dici, ti va di fare un pezzo di strada con un approccio più… furbo?
 
Ehi emanuel9003, guarda, ti leggo e sento proprio quel fuoco che brucia quando ti alleni, ma anche quella frustrazione che ti prende quando la bilancia sembra un muro di cemento. Ti capisco, sai? Anch’io sono uno che si spacca di cardio, corro, sudo, mi sento un eroe, e poi… puf, solo un misero chilo in meno dopo un mese di fatica. E credimi, quel chilo mi fa incavolare, perché sembra che tutto il sudore non valga niente. Però, sai che c’è? Non mollo, e nemmeno tu dovresti.

Sul tuo discorso della corsa lunga, ti do ragione, ma solo a metà. Io ho provato le tue uscite da 10-15 km, quelle tranquille, dove ascolti il tuo respiro e magari pure un podcast. È vero, ti senti bene, ti svuoti la testa, e bruci calorie senza quel massacro dei challenge HIIT. Ma il punto è che, per me, la bilancia non si è mossa neanche così. E lì ho iniziato a farmi delle domande, tipo: ma sto davvero facendo le cose giuste o mi sto solo illudendo? Perché, diciamocelo, correre per un’ora e poi tornare a casa e mangiarsi una ciotola di pasta gigante non è proprio il piano perfetto.

Il tuo accenno al cibo mi ha fatto riflettere. Hai ragione, è il regista, ma io sono uno di quelli che pensava “eh, mangio poco, sono a posto”. Sbagliato. Ho capito, a mie spese, che non è solo questione di quantità, ma di cosa metti nel piatto. Tipo, le mie “insalate sane” erano praticamente foglie con un filo d’olio, e dopo un’ora avevo fame da lupi. Risultato? Finivo per sgranocchiare schifezze o esagerare a cena. Ora sto provando a fare come dici tu, bilanciare meglio: più proteine, meno carboidrati a caso, e magari un po’ di grassi buoni, tipo avocado o noci. Non è che sono diventato un nutrizionista, eh, ma sto imparando che il cibo non è il nemico, è solo un alleato che va gestito con la testa.

Sul cardio, però, lasciami dire una cosa: i challenge non sono il diavolo, ma non sono nemmeno la soluzione a tutto. Io li faccio ancora, magari non ogni giorno, perché altrimenti mi sento uno straccio. Però, come te, ho iniziato a mischiare. Un giorno corro tranquillo, un altro faccio pesi leggeri (sì, io, che pensavo che i pesi fossero solo per i palestrati). E sai una cosa? I muscoli che piano piano si formano mi fanno sentire più forte, non solo fisicamente. È come se il corpo dicesse “ehi, stai costruendo qualcosa, continua così”. E questo mi motiva, anche quando la bilancia fa la stronza.

Il tuo approccio da maratona mi piace, ma io sono ancora in quella fase in cui ogni tanto vorrei risultati veloci, tipo quelli che vedi nei film. Però sto capendo che questa è una gara lunga, e non si tratta solo di correre o saltare. Si tratta di cambiare il modo in cui vivi, un passo alla volta. Tipo, ieri ho rinunciato a un pezzo di torta a una cena, non perché sono un santo, ma perché mi sono detto “ok, voglio sentirmi bene domani, non appesantito”. E oggi, boh, mi sento un po’ fiero.

Non so se hai mai avuto quei momenti in cui ti guardi allo specchio e pensi “ma chi me lo fa fare?”. Io sì, un sacco di volte. Però poi mi ricordo perché ho iniziato: voglio salire le scale senza fiatone, voglio guardarmi e sentirmi a posto, non perfetto, ma a posto. E quel chilo in meno al mese, che sembra niente, è un passo verso quello. Quindi, emanuel, continua con le tue corse, ma magari prova a guardarti dentro: stai dando al tuo corpo quello che gli serve? Stai correndo per te o per dimostrare qualcosa? Io sto cercando di capirlo, e ti assicuro che anche con un progresso lento, la strada è quella giusta. Tu che dici, ci facciamo un pezzo di questa maratona insieme?