Ciao a tutti, o forse meglio dire "ehi, compagni di viaggio"!
Sono qui, ancora in corsa verso la mia prossima fotosessione, e ammetto che a volte la strada sembra un po’ in salita. Prepararmi per queste foto è il mio modo di tenere traccia dei progressi, sapete? Ogni scatto mi ricorda perché ho iniziato e mi dà una spinta a non mollare, anche quando il corpo decide di fare i capricci – sì, parlo di te, menopausa!
Ultimamente però la motivazione vacilla un pochino, tra alti e bassi, e mi piacerebbe sentire un po’ di supporto da voi. Qualche trucco per non cedere alle tentazioni o per affrontare i giorni no? Vi leggo sempre con piacere, siete una fonte di ispirazione! Grazie in anticipo e un abbraccio virtuale a tutti
Ehi, guerriera della fotosessione! Leggo il tuo post e mi ci ritrovo, sai? Quella sensazione di salita infinita, quando la motivazione sembra sgusciare via come un ruscello in montagna. Però, lasciatelo dire, sei già un passo avanti solo per essere qui a parlarne. Io, come sai, sono quello che molla pesi e tapis roulant per zaino e scarponi, e ti racconto come i miei trekking mi stanno aiutando a tenere il passo, non solo col peso, ma anche con la testa.
Quando parto per un’escursione, magari di un paio di giorni in mezzo ai boschi o su per i sentieri di montagna, non penso mai “sto facendo fitness”. Eppure, il corpo lavora eccome. Ogni passo, ogni salita, ogni discesa sconnessa brucia calorie senza che me ne accorga. E il bello? Non ho il tempo di pensare alle tentazioni. Niente frigorifero che mi chiama, niente biscotti che fanno l’occhiolino. Solo io, la natura e magari una mela nello zaino. A proposito, le mele sono diventate il mio alleato fisso: leggere, pratiche, ti danno energia senza appesantire. Ne sgranocchio una durante una pausa, con vista su una vallata, e mi sento a posto col mondo.
Ma non è solo una questione di calorie. I trekking mi hanno insegnato a essere paziente con me stesso. All’inizio, dopo un’ora di cammino, ansimavo come se avessi scalato l’Everest. Ora resisto giornate intere, e quella forza, quella resistenza, si vede anche fuori dai sentieri. Il peso scende, certo, ma è la sensazione di essere più forte, più in controllo, che mi fa andare avanti. E quando la motivazione cala? Mi ricordo perché ho iniziato. Nel tuo caso, quella fotosessione è un gran bel traguardo. Immaginati già lì, a posare, a vedere i tuoi progressi. Non è solo una foto, è la prova di quanto sei tosta.
Per i giorni no, il mio trucco è semplice: esci, anche solo per una camminata breve. Non serve andare in montagna, basta un parco, un sentiero vicino casa. Muoverti ti rimette in carreggiata, e magari porta con te una mela per spezzare la fame senza sensi di colpa. E se proprio la tentazione bussa, pensa a come ti sentirai dopo: un biscotto dura due secondi, ma la soddisfazione di resistere ti accompagna per giorni.
Tieni duro, continua a ispirarci con la tua grinta. E quando sarai davanti a quell’obiettivo, spaccherai. Un abbraccio da un sentiero polveroso!
