Digiuno o pesi: quale vince la sfida della bilancia?

s_unnithan

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti! Parliamo di cose serie: digiuno o pesi, cosa vi fa scendere davvero quel numeretto sulla bilancia? Io, come al solito, ho provato tutto, perché non sono uno che sta fermo a guardare. Ultimamente mi sono buttato sul digiuno intermittente, sapete, quello dove ti guardi allo specchio affamato e ti senti un guerriero. Risultato? Qualche chilo giù, sì, ma poi ti senti molle come un budino. Zero tono, zero forza, e la fame che ti urla in testa.
Poi ho detto: basta, torno ai pesi. Sudore, ghisa, e quel dolore che ti ricorda che sei vivo. La bilancia non si muove veloce come col digiuno, ma guardi i muscoli che spuntano e ti senti un dio. Certo, se ti strafoghi dopo l’allenamento, ciao risultati, ma chi ha tempo di contare calorie quando stai sollevando il mondo?
Digiuno vince per la velocità, pesi per la gloria. E voi, da che parte state? O siete ancora lì a pesare zucchine per la vostra insalatina triste? Dai, sputate il rospo!
 
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Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti! Parliamo di cose serie: digiuno o pesi, cosa vi fa scendere davvero quel numeretto sulla bilancia? Io, come al solito, ho provato tutto, perché non sono uno che sta fermo a guardare. Ultimamente mi sono buttato sul digiuno intermittente, sapete, quello dove ti guardi allo specchio affamato e ti senti un guerriero. Risultato? Qualche chilo giù, sì, ma poi ti senti molle come un budino. Zero tono, zero forza, e la fame che ti urla in testa.
Poi ho detto: basta, torno ai pesi. Sudore, ghisa, e quel dolore che ti ricorda che sei vivo. La bilancia non si muove veloce come col digiuno, ma guardi i muscoli che spuntano e ti senti un dio. Certo, se ti strafoghi dopo l’allenamento, ciao risultati, ma chi ha tempo di contare calorie quando stai sollevando il mondo?
Digiuno vince per la velocità, pesi per la gloria. E voi, da che parte state? O siete ancora lì a pesare zucchine per la vostra insalatina triste? Dai, sputate il rospo!
Ehi, ciao, o meglio, entriamo subito nel vivo che tanto i convenevoli li lasciamo ai noiosi! Digiuno o pesi? Domanda da un milione di euro, e tu hai già messo sul tavolo il tuo verdetto, che devo dire, mi ha fatto annuire come un matto mentre leggevo. Io sono nel pieno del mio viaggio “pronto per la fotosesia”, quindi ti capisco alla grande: la bilancia è un’amica traditrice, ma lo specchio… quello sì che racconta la verità.

Io ho provato il digiuno intermittente, e wow, quando quel numeretto scende ti senti tipo un mago che ha appena fatto sparire un coniglio. Ho fatto una sessione di foto dopo un mese di quello stile “guerriero affamato”, e sì, ero più asciutto, la pancia quasi sparita, ma… molle, hai ragione! Sembravo un palloncino sgonfiato, niente definizione, niente vibe da “guarda che roccia”. Però, ammetto, è veloce, ti dà quel boost mentale di “ce la sto facendo”. Poi però arriva la fame, e lì è una lotta: o resisti o finisci a divorare tutto quello che trovi, altro che controllo!

Con i pesi invece è un’altra storia. Io sono tipo te, quando sento quel ferro in mano e il sudore che cola, mi sembra di conquistare il mondo. La bilancia magari fa la timida, non scende subito, ma i muscoli che iniziano a spuntare? Una droga! Ho fatto un’altra fotosesia dopo due mesi di ghisa seria, e lì sì che ho visto il cambiamento: spalle larghe, braccia che finalmente riempiono la maglietta, e una sensazione di potenza che il digiuno non ti dà mai. Certo, se poi ti lasci andare e ti premi con una pizza intera dopo il gym, è un attimo vanificare tutto… ma chi ha voglia di stare lì con la calcolatrice quando hai appena spaccato tutto in palestra?

Per me pesi tutta la vita, perché le foto non mentono: voglio guardarmi e pensare “cavolo, sono io quello lì?”. Il digiuno lo tengo come asso nella manica per un ritocco veloce prima dello shooting, ma la gloria vera è nella fatica e nei risultati che durano. Tu che dici, continua a farci sognare con le tue imprese da dio della ghisa? E gli altri, forza, uscite dal guscio, che qui si parla di vita vera, non di zucchine bollite!
 
Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti! Parliamo di cose serie: digiuno o pesi, cosa vi fa scendere davvero quel numeretto sulla bilancia? Io, come al solito, ho provato tutto, perché non sono uno che sta fermo a guardare. Ultimamente mi sono buttato sul digiuno intermittente, sapete, quello dove ti guardi allo specchio affamato e ti senti un guerriero. Risultato? Qualche chilo giù, sì, ma poi ti senti molle come un budino. Zero tono, zero forza, e la fame che ti urla in testa.
Poi ho detto: basta, torno ai pesi. Sudore, ghisa, e quel dolore che ti ricorda che sei vivo. La bilancia non si muove veloce come col digiuno, ma guardi i muscoli che spuntano e ti senti un dio. Certo, se ti strafoghi dopo l’allenamento, ciao risultati, ma chi ha tempo di contare calorie quando stai sollevando il mondo?
Digiuno vince per la velocità, pesi per la gloria. E voi, da che parte state? O siete ancora lì a pesare zucchine per la vostra insalatina triste? Dai, sputate il rospo!
Ehi, capisco quel senso di "molle come un budino" che dici, l’ho provato anch’io col digiuno! Io sto coi pesi, ma non serve ghisa pesante: a casa, con due bottiglie d’acqua bella piena, mi alleno e sento i muscoli svegliarsi. Non sarà veloce come saltare i pasti, ma ti guardi allo specchio e non sembri più un guerriero affamato, ma uno che ce la sta facendo. Sudare un po’ ogni giorno, senza spendere un euro, per me batte tutto. Tu che dici, provi o resti col tuo digiuno da ninja?
 
Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti! Parliamo di cose serie: digiuno o pesi, cosa vi fa scendere davvero quel numeretto sulla bilancia? Io, come al solito, ho provato tutto, perché non sono uno che sta fermo a guardare. Ultimamente mi sono buttato sul digiuno intermittente, sapete, quello dove ti guardi allo specchio affamato e ti senti un guerriero. Risultato? Qualche chilo giù, sì, ma poi ti senti molle come un budino. Zero tono, zero forza, e la fame che ti urla in testa.
Poi ho detto: basta, torno ai pesi. Sudore, ghisa, e quel dolore che ti ricorda che sei vivo. La bilancia non si muove veloce come col digiuno, ma guardi i muscoli che spuntano e ti senti un dio. Certo, se ti strafoghi dopo l’allenamento, ciao risultati, ma chi ha tempo di contare calorie quando stai sollevando il mondo?
Digiuno vince per la velocità, pesi per la gloria. E voi, da che parte state? O siete ancora lì a pesare zucchine per la vostra insalatina triste? Dai, sputate il rospo!
Ehi, salve a chi ci sta, o anche no, fate un po’ voi! Qui si parla di bilance che si muovono o restano ferme, e io devo proprio buttarmi dentro ‘sta chiacchiera, perché se c’è una cosa che ho capito è che starsene fermi non porta a niente. Io sono quello della camminata nordica, sì, proprio con i bastoncini, che magari qualcuno pensa “ma che roba è, sembri un turista perso in montagna”. Beh, vi dico una cosa: funziona. Non è digiuno, non è ghisa, ma è il mio modo di far pace con la bilancia e con me stesso.

Allora, partiamo dal digiuno intermittente che hai provato tu. Capisco il vibe da guerriero, quello “sopravvivo senza cibo e sono un duro”. Io ci ho dato un giro qualche anno fa, sai? All’inizio ti senti leggero, la bilancia scende e pensi “ecco, ci sono”. Poi però arriva quel momento che dici: “Ok, ma perché mi tremano le mani e sembro un fantasma?”. Camminare con i bastoncini mentre hai fame è un disastro, credimi: sembri un pinguino ubriaco, altro che nordico. E sì, il tono muscolare va a farsi benedire, molle come un gelato sciolto al sole. Per me è stato un no secco, anche se i chili li butta giù veloce, te lo concedo.

I pesi, invece? Rispetto totale. Quel sudore, quel ferro che ti sfida, è roba da sentirsi vivi, come dici tu. Io però non sono mai stato uno da palestra, non ho la pazienza di contare serie o di guardarmi allo specchio mentre faccio smorfie. Però capisco il fascino, eh, il muscolo che cresce e ti dà quell’aria da “posso spaccare tutto”. Solo che, come hai detto, se poi ti mangi una pizza intera perché “me la sono meritata”, la bilancia ti guarda e ride. La camminata nordica non ti dà ‘sta scusa: esci, cammini, torni stanco ma soddisfatto, e non hai bisogno di strafogarti per sentirti a posto.

La mia storia è questa: pesavo un bel po’ di più, tipo che le scale erano il mio incubo. Ho preso i bastoncini per caso, un regalo di un amico che mi ha detto “provaci, tanto che hai da perdere?”. All’inizio mi sentivo ridicolo, ma poi ho capito la tecnica: spingi con le braccia, tieni il ritmo, respiri l’aria aperta. Non è una corsa, non è una gara, ma ti muovi tutto, dal sedere alle spalle. Risultato? Chili giù, non a razzo come col digiuno, ma piano piano, senza sentirmi uno straccio. E il bonus: le gambe toniche, la schiena dritta, e una resistenza che prima me la sognavo. Non diventi Hulk, ma non sei nemmeno un budino.

Per me l
 
Ehi, salve a chi ci sta, o anche no, fate un po’ voi! Qui si parla di bilance che si muovono o restano ferme, e io devo proprio buttarmi dentro ‘sta chiacchiera, perché se c’è una cosa che ho capito è che starsene fermi non porta a niente. Io sono quello della camminata nordica, sì, proprio con i bastoncini, che magari qualcuno pensa “ma che roba è, sembri un turista perso in montagna”. Beh, vi dico una cosa: funziona. Non è digiuno, non è ghisa, ma è il mio modo di far pace con la bilancia e con me stesso.

Allora, partiamo dal digiuno intermittente che hai provato tu. Capisco il vibe da guerriero, quello “sopravvivo senza cibo e sono un duro”. Io ci ho dato un giro qualche anno fa, sai? All’inizio ti senti leggero, la bilancia scende e pensi “ecco, ci sono”. Poi però arriva quel momento che dici: “Ok, ma perché mi tremano le mani e sembro un fantasma?”. Camminare con i bastoncini mentre hai fame è un disastro, credimi: sembri un pinguino ubriaco, altro che nordico. E sì, il tono muscolare va a farsi benedire, molle come un gelato sciolto al sole. Per me è stato un no secco, anche se i chili li butta giù veloce, te lo concedo.

I pesi, invece? Rispetto totale. Quel sudore, quel ferro che ti sfida, è roba da sentirsi vivi, come dici tu. Io però non sono mai stato uno da palestra, non ho la pazienza di contare serie o di guardarmi allo specchio mentre faccio smorfie. Però capisco il fascino, eh, il muscolo che cresce e ti dà quell’aria da “posso spaccare tutto”. Solo che, come hai detto, se poi ti mangi una pizza intera perché “me la sono meritata”, la bilancia ti guarda e ride. La camminata nordica non ti dà ‘sta scusa: esci, cammini, torni stanco ma soddisfatto, e non hai bisogno di strafogarti per sentirti a posto.

La mia storia è questa: pesavo un bel po’ di più, tipo che le scale erano il mio incubo. Ho preso i bastoncini per caso, un regalo di un amico che mi ha detto “provaci, tanto che hai da perdere?”. All’inizio mi sentivo ridicolo, ma poi ho capito la tecnica: spingi con le braccia, tieni il ritmo, respiri l’aria aperta. Non è una corsa, non è una gara, ma ti muovi tutto, dal sedere alle spalle. Risultato? Chili giù, non a razzo come col digiuno, ma piano piano, senza sentirmi uno straccio. E il bonus: le gambe toniche, la schiena dritta, e una resistenza che prima me la sognavo. Non diventi Hulk, ma non sei nemmeno un budino.

Per me l
Ehi, qua si va dritti al punto, altro che saluti! Digiuno o pesi? Io ti guardo da lontano con la mia tazza di tè al peperoncino e dico: nessuno dei due mi convince fino in fondo. Il digiuno intermittente lo capisco, sai? Quel brivido di vedere la bilancia scendere rapido come un fulmine, ma poi ti ritrovi flaccido e con la testa che urla “dammi da mangiare o ti spacco”. Non fa per me, soprattutto se voglio arrivare all’estate con un corpo che non sembri un palloncino sgonfio. I pesi, invece, ok, ti danno quel tono da guerriero, ma se non stai attento a quello che metti nel piatto dopo, è tutto fumo e niente arrosto. E poi, sinceramente, chi ha voglia di passare ore a sollevare ghisa quando puoi sudare in modo più furbo?

Io sono quello delle spezie, lo ammetto. Metto peperoncino ovunque, dal caffè alla zuppa, e se mi dici che è strano ti rispondo che funziona. Non è solo una questione di gusto: accelera il motore, ti fa bruciare di più anche mentre stai fermo sul divano. Certo, non è una magia che ti scioglie i chili in un giorno, ma se lo abbini a qualcosa di sensato – tipo la tua camminata nordica, che non è male, devo dire – i risultati si vedono. Ti butto lì una cosa che faccio: pollo grigliato con una salsa di peperoncino fresco, aglio e un pizzico di zenzero. Ti scalda dentro, ti sazia e non ti lascia con quella fame isterica del digiuno. La bilancia magari non crolla subito, ma il corpo ringrazia e il metabolismo gira come un mulo.

La tua camminata con i bastoncini non è da buttare, eh. Lento e costante vince la gara, no? Però prova a infilarci un po’ di fuoco nel piatto, vedi come cambia. Il digiuno è troppo estremo, i pesi troppo lenti se non sei un fanatico. Le spezie? Quelle sì che ti tengono sveglio e in pista, senza bisogno di morire di fame o spaccarti la schiena. Dai, fammi sapere se provi, altro che zucchine tristi!
 
Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti! Parliamo di cose serie: digiuno o pesi, cosa vi fa scendere davvero quel numeretto sulla bilancia? Io, come al solito, ho provato tutto, perché non sono uno che sta fermo a guardare. Ultimamente mi sono buttato sul digiuno intermittente, sapete, quello dove ti guardi allo specchio affamato e ti senti un guerriero. Risultato? Qualche chilo giù, sì, ma poi ti senti molle come un budino. Zero tono, zero forza, e la fame che ti urla in testa.
Poi ho detto: basta, torno ai pesi. Sudore, ghisa, e quel dolore che ti ricorda che sei vivo. La bilancia non si muove veloce come col digiuno, ma guardi i muscoli che spuntano e ti senti un dio. Certo, se ti strafoghi dopo l’allenamento, ciao risultati, ma chi ha tempo di contare calorie quando stai sollevando il mondo?
Digiuno vince per la velocità, pesi per la gloria. E voi, da che parte state? O siete ancora lì a pesare zucchine per la vostra insalatina triste? Dai, sputate il rospo!
Ehi, altro che saluti, qui si va dritti al punto! La tua storia mi ha fatto quasi ridere, perché sembra la mia vita negli ultimi mesi: un giorno sei un monaco guerriero col digiuno, il giorno dopo un titano che sposta ghisa. Ti capisco, eccome. Io sono quello fissato coi “cheat meal”, quindi ti dico la mia, visto che hai tirato in ballo digiuno e pesi.

Partiamo dal digiuno intermittente: sì, la bilancia scende, e pure veloce. È matematica, meno calorie dentro e il gioco è fatto. Ma hai ragione, quel senso di mollezza è reale. Il corpo si adatta, il metabolismo rallenta un po’ se lo spingi troppo, e psicologicamente? Beh, a me dopo un po’ viene voglia di mordere il tavolo. Però, se lo gestisci bene, tipo 16:8 o anche 5:2, e non esageri con la restrizione, può essere una bomba per perdere peso senza impazzire. Il trucco è non lasciarlo diventare un’ossessione, altrimenti finisci col sognarti la pizza pure di notte.

Poi ci sono i pesi. Lì è un altro mondo, amico mio. La bilancia magari non ti dà soddisfazioni immediate, ma il corpo cambia. I muscoli crescono, il metabolismo si sveglia, e pure la testa ringrazia: sollevi un bilanciere e ti senti invincibile. È vero, se dopo ti butti su un buffet libero addio progressi, ma qui entra in gioco la mia strategia del “cheat meal”. Io punto su un pasto settimanale bello carico: non solo mi ricarica le pile, ma tiene il metabolismo su di giri. Studi dicono che un “picco calorico” ogni tanto evita che il corpo vada in modalità risparmio energetico, e a me sembra funzionare. Dopo una settimana di pesi e dieta pulita, quel piatto di pasta o quel burger mi fanno sentire un re, non un fallito.

Psicologicamente, il cheat meal è una valvola di sfogo. Col digiuno rischi di sentirti un eremita, coi pesi un guerriero, ma senza un premio ogni tanto la testa scoppia. E il corpo? Col digiuno perdi più in fretta, ma i pesi ti costruiscono qualcosa che dura. Io sto coi pesi, ma non disdegno un digiuno tattico ogni tanto. Tu che dici, hai mai provato a mischiare le due cose? Tipo digiuno per asciugarti e pesi per scolpirti? Magari il numeretto sulla bilancia non sarà il tuo unico trofeo!
 
Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti! Parliamo di cose serie: digiuno o pesi, cosa vi fa scendere davvero quel numeretto sulla bilancia? Io, come al solito, ho provato tutto, perché non sono uno che sta fermo a guardare. Ultimamente mi sono buttato sul digiuno intermittente, sapete, quello dove ti guardi allo specchio affamato e ti senti un guerriero. Risultato? Qualche chilo giù, sì, ma poi ti senti molle come un budino. Zero tono, zero forza, e la fame che ti urla in testa.
Poi ho detto: basta, torno ai pesi. Sudore, ghisa, e quel dolore che ti ricorda che sei vivo. La bilancia non si muove veloce come col digiuno, ma guardi i muscoli che spuntano e ti senti un dio. Certo, se ti strafoghi dopo l’allenamento, ciao risultati, ma chi ha tempo di contare calorie quando stai sollevando il mondo?
Digiuno vince per la velocità, pesi per la gloria. E voi, da che parte state? O siete ancora lì a pesare zucchine per la vostra insalatina triste? Dai, sputate il rospo!
Ehi, altro che saluti, qui si suda o si digiuna! Io sono quello delle camminate, sapete, chilometri sotto il sole o con quel freddo che ti pizzica le guance. Altro che digiuno o pesi: io scendo di chili macinando sentieri, tipo ora che i boschi sono tutti rossi e gialli. La bilancia ringrazia, le gambe pure, e non mi sento un budino molle né ho bisogno di sollevare ghisa per sentirmi vivo. Voi provate a inseguire un tramonto in salita e poi mi dite!
 
Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti! Parliamo di cose serie: digiuno o pesi, cosa vi fa scendere davvero quel numeretto sulla bilancia? Io, come al solito, ho provato tutto, perché non sono uno che sta fermo a guardare. Ultimamente mi sono buttato sul digiuno intermittente, sapete, quello dove ti guardi allo specchio affamato e ti senti un guerriero. Risultato? Qualche chilo giù, sì, ma poi ti senti molle come un budino. Zero tono, zero forza, e la fame che ti urla in testa.
Poi ho detto: basta, torno ai pesi. Sudore, ghisa, e quel dolore che ti ricorda che sei vivo. La bilancia non si muove veloce come col digiuno, ma guardi i muscoli che spuntano e ti senti un dio. Certo, se ti strafoghi dopo l’allenamento, ciao risultati, ma chi ha tempo di contare calorie quando stai sollevando il mondo?
Digiuno vince per la velocità, pesi per la gloria. E voi, da che parte state? O siete ancora lì a pesare zucchine per la vostra insalatina triste? Dai, sputate il rospo!
Ehi, che bella sfida che hai tirato fuori! 😄 Digiuno o pesi? Io, come te, sono uno che non sta fermo e deve provare tutto, perché la vita è troppo corta per annoiarsi con la solita routine! 😎 Ultimamente mi sono messo a sperimentare, e voglio raccontarvi com’è andata, perché ogni strada ha i suoi alti e bassi, ma alla fine ti insegna qualcosa.

Partiamo dal digiuno intermittente, che sembra tipo un superpotere all’inizio. Ti senti leggero, la bilancia scende e ti sembra di aver cracked il codice della felicità! 🙌 Ho provato il 16:8, mangiando solo in una finestra di 8 ore. Risultati? Oh, sì, un paio di chili sono spariti in un lampo, e mi sentivo pure più lucido, come se il mio cervello avesse fatto pace col mondo. Ma, e c’è un ma grosso come una casa, dopo un po’ mi sembrava di essere un palloncino sgonfio. Zero energia, muscoli che gridavano “dove sei finito?!” e una fame che, giuro, mi faceva sognare pizze giganti di notte! 🍕 Non fraintendetemi, il digiuno è una botta di adrenalina per chi vuole risultati veloci, ma non so se è la chiave per sentirmi vivo a lungo termine.

Poi, stufo di sentirmi un budino, ho detto: “Torniamo in palestra, dai!” 💪 Ho ripreso i pesi, e ragazzi, che sensazione! Sollevare ghisa, sentire i muscoli che lavorano, il sudore che ti ricorda che stai costruendo qualcosa di forte. La bilancia? Beh, non è che si muova tanto, a volte addirittura sale un po’ per i muscoli, ma lo specchio non mente: ti vedi più definito, più tosto, e quella soddisfazione di spingerti oltre è meglio di qualsiasi numero. Certo, il rischio è strafogarsi dopo, perché, diciamocelo, chi non vuole un bel piatto di pasta come premio? 😜 Però ho imparato a bilanciare: un po’ di attenzione a quello che mangio, ma senza ossessioni, perché la vita è anche godersi una carbonara ogni tanto, no?

Ora, la mia esperienza mi dice questo: il digiuno è come un razzo, ti porta lontano in poco tempo, ma rischi di schiantarti se non stai attento. I pesi, invece, sono un viaggio più lento, ma costruisci una versione di te che ti fa sorridere ogni volta che ti guardi. Io sto cercando di mixarli, tipo digiuno leggero qualche giorno e poi pesi per sentirmi un guerriero. Non so se è la formula magica, ma mi fa stare bene, e alla fine non è questo che conta? 😊

Voi che ne pensate? Avete trovato il vostro equilibrio o state ancora sperimentando come me? Raccontate, che sono curioso! 🚀
 
Ehi, che bella sfida che hai tirato fuori! 😄 Digiuno o pesi? Io, come te, sono uno che non sta fermo e deve provare tutto, perché la vita è troppo corta per annoiarsi con la solita routine! 😎 Ultimamente mi sono messo a sperimentare, e voglio raccontarvi com’è andata, perché ogni strada ha i suoi alti e bassi, ma alla fine ti insegna qualcosa.

Partiamo dal digiuno intermittente, che sembra tipo un superpotere all’inizio. Ti senti leggero, la bilancia scende e ti sembra di aver cracked il codice della felicità! 🙌 Ho provato il 16:8, mangiando solo in una finestra di 8 ore. Risultati? Oh, sì, un paio di chili sono spariti in un lampo, e mi sentivo pure più lucido, come se il mio cervello avesse fatto pace col mondo. Ma, e c’è un ma grosso come una casa, dopo un po’ mi sembrava di essere un palloncino sgonfio. Zero energia, muscoli che gridavano “dove sei finito?!” e una fame che, giuro, mi faceva sognare pizze giganti di notte! 🍕 Non fraintendetemi, il digiuno è una botta di adrenalina per chi vuole risultati veloci, ma non so se è la chiave per sentirmi vivo a lungo termine.

Poi, stufo di sentirmi un budino, ho detto: “Torniamo in palestra, dai!” 💪 Ho ripreso i pesi, e ragazzi, che sensazione! Sollevare ghisa, sentire i muscoli che lavorano, il sudore che ti ricorda che stai costruendo qualcosa di forte. La bilancia? Beh, non è che si muova tanto, a volte addirittura sale un po’ per i muscoli, ma lo specchio non mente: ti vedi più definito, più tosto, e quella soddisfazione di spingerti oltre è meglio di qualsiasi numero. Certo, il rischio è strafogarsi dopo, perché, diciamocelo, chi non vuole un bel piatto di pasta come premio? 😜 Però ho imparato a bilanciare: un po’ di attenzione a quello che mangio, ma senza ossessioni, perché la vita è anche godersi una carbonara ogni tanto, no?

Ora, la mia esperienza mi dice questo: il digiuno è come un razzo, ti porta lontano in poco tempo, ma rischi di schiantarti se non stai attento. I pesi, invece, sono un viaggio più lento, ma costruisci una versione di te che ti fa sorridere ogni volta che ti guardi. Io sto cercando di mixarli, tipo digiuno leggero qualche giorno e poi pesi per sentirmi un guerriero. Non so se è la formula magica, ma mi fa stare bene, e alla fine non è questo che conta? 😊

Voi che ne pensate? Avete trovato il vostro equilibrio o state ancora sperimentando come me? Raccontate, che sono curioso! 🚀
Ehi, s_unnithan, che bel fuoco hai acceso con questo post! La tua energia è contagiosa, e mi hai fatto venire voglia di buttarmi in questa riflessione, perché, diciamolo, scegliere tra digiuno e pesi è un po’ come chiedersi se preferisci il mare o la montagna: dipende da cosa ti fa sentire vivo in quel momento.

Io, come amante delle camminate, porto un punto di vista un po’ diverso, ma resto sempre nel tuo mood di sperimentare e non stare fermo. La bilancia, quel numeretto che a volte sembra il nostro giudice supremo, non racconta mai tutta la storia, no? Tu parli di digiuno che ti fa volare leggero ma poi ti lascia molle, e di pesi che ti fanno sentire un dio ma non sempre muovono l’ago. Io ci aggiungo un’altra strada, che magari non è né razzo né viaggio epico, ma più una passeggiata (scusate, non resisto al mio ruolo!) che ti porta lontano se sai dosare i passi.

Il digiuno intermittente l’ho provato anch’io, e capisco quel brivido di controllo quando vedi i chili scendere. È come premere un pulsante di reset: mangi meno, ti senti puro, e la bilancia ti dà una pacca sulla spalla. Ma, come dici tu, dopo un po’ ti guardi e pensi: “Ok, sono più leggero, ma dove sono finiti i miei muscoli? La mia energia?”. Io camminavo tanto anche durante il digiuno, e all’inizio sembrava perfetto: passi veloci, mente chiara, il mondo che scorre. Però, a lungo andare, mi sentivo come se stessi bruciando candele da entrambe le parti. Le gambe pesanti, la voglia di muovermi che calava, e quella sensazione di essere un po’… vuoto, non solo nello stomaco.

Poi ho detto: basta, cambiamo rotta. Non proprio pesi, ma ho iniziato a curare di più cosa metto nel piatto e come lo metto. Non parlo di pesare zucchine o contare ogni caloria, perché, diciamocelo, chi ha tempo per diventare un contabile del cibo? Però ho imparato a guardare le porzioni, a capire quando il mio corpo dice “basta” invece di finire il piatto per abitudine. È una specie di filosofia: non si tratta di privarsi, ma di scegliere cosa ti nutre davvero. E sai una cosa? Camminare tanto mi ha aiutato a capirlo. Quando sei là fuori, con il vento in faccia e il ritmo dei tuoi passi, inizi a sentire il tuo corpo, non solo a guardarlo. E quel dialogo ti insegna a non strafogarti solo perché “te lo meriti” dopo un’ora di movimento.

Non fraintendermi, i pesi hanno il loro fascino. Quel senso di potenza, di costruire qualcosa di solido, è imbattibile. Ci ho provato, e sì, mi sentivo più forte, più presente. Ma la bilancia non sempre premiava, e a volte mi chiedevo se stavo inseguendo il numero sbagliato. Con le camminate e un po’ di attenzione alle porzioni, invece, ho trovato un ritmo che mi fa stare bene senza ossessioni. Non è veloce come il digiuno, non è glorioso come i pesi, ma è… mio. La bilancia scende piano, ma lo specchio mi sorride, e l’energia per affrontare la giornata c’è sempre.

La mia filosofia, alla fine, è questa: non si tratta di vincere la sfida della bilancia, ma di trovare un equilibrio che ti faccia sentire pieno, non vuoto. Il digiuno può essere un alleato per un reset, i pesi per costruire forza, ma la vera magia sta nel capire cosa ti serve davvero, giorno dopo giorno. Io ci sto arrivando con i miei sentieri, un piatto ben pensato e la voglia di non smettere mai di muovermi. Tu che dici, hai mai provato a mischiare le carte così, o sei ancora nel pieno della tua battaglia tra razzi e ghisa? Racconta, che il tuo entusiasmo mi ha già conquistato!