Ragazzi, sono al giorno 50 del mio "100 giorni senza zucchero" e devo dire che sto iniziando a preoccuparmi. All'inizio è stata dura, una lotta vera e propria: mal di testa, nervosismo, voglia di mollare tutto per un pezzo di cioccolato. Però poi è passata, e ora mi sento più leggero, più energico, e sto riscoprendo sapori che non immaginavo nemmeno. Il problema? Gli amici. Questo weekend c’è una cena e già so che mi guarderanno storto quando rifiuterò il dessert o dirò di no a quel bicchiere di vino dolce che adoravo. Non so come gestirli, mi sento un po’ fuori posto. Qualcuno di voi ci è passato? Come fate a non sentirvi esclusi o a non cedere quando tutti intorno mangiano quello che noi evitiamo? Ho paura di rovinare l’atmosfera o di sembrare quello strano del gruppo. Consigli?
Ehi, capisco benissimo la tua situazione, ci sono passato anch’io! Complimenti per essere arrivato a 50 giorni, non è roba da poco, soprattutto con quella forza di volontà che descrivi. La lotta con lo zucchero è una montagna russa, vero? Sul discorso amici, ti racconto com’è andata per me, magari ti dà qualche spunto.
Anch’io sto seguendo un percorso senza zucchero, in parte per via del mio ipotiroidismo che mi fa penare con il peso. Sono fermo da settimane sullo stesso numero sulla bilancia, un classico plateau che mi sta facendo impazzire. All’inizio pensavo fosse solo questione di calorie, ma poi ho capito che il mio corpo ha bisogno di un po’ di pazienza e di strategie diverse. Tornando alle cene, il problema degli amici è reale. Una volta, a una grigliata, ho detto di no al tiramisù e sembrava avessi offeso qualcuno! La chiave per me è stata prepararmi prima. Tipo, porto sempre qualcosa che posso mangiare, come una macedonia fresca o un dolcetto fatto in casa con eritritolo, così non mi sento escluso e gli altri sono incuriositi. Funziona perché condividi e non sembri “quello strano”.
Un’altra cosa che mi ha aiutato è spiegare, ma senza esagerare. Non dico “sto a dieta per la tiroide” o robe pesanti, ma magari butto lì un “sto provando a sentirmi meglio, mi dà più energia”. La maggior parte delle volte la gente capisce, e chi insiste di solito lo fa per abitudine, non per cattiveria. Se proprio vedo che il dessert è un rischio, mi concentro sul bere qualcosa di buono ma senza zucchero, tipo un’acqua aromatizzata o un tè freddo fatto da me.
Sul sentirti fuori posto, ti capisco. A volte mi sembra di essere su un’isola, ma poi mi ricordo perché lo faccio: non solo per il peso, ma per stare bene, avere meno stanchezza, meno gonfiore. Per il plateau, sto provando a mischiare un po’ le carte: cambio allenamenti, aggiungo passeggiate, e sto attento a non tagliare troppo le calorie perché il corpo si “spaventa” e si blocca. Magari anche per te potrebbe essere utile variare qualcosa, no? Tipo provare un nuovo sport o rivedere le porzioni di proteine e verdure.
Per la cena, vai tranquillo, scegli un paio di frasi da dire se ti fanno domande e goditi la compagnia. Non sei strano, stai solo prendendo in mano la tua salute. Facci sapere com’è andata, ok?