Ragazzi, eccomi qui, un po’ in bilico, a raccontarvi com’è andata finora con questo famoso “100 giorni senza zucchero”. Sono al giorno 47, quindi più o meno a metà strada, e devo dire che non so ancora se ne vale davvero la pena o se sto solo complicandomi la vita. Però qualcosa sta cambiando, e ve lo racconto.
Le prime due settimane sono state un inferno. Non scherzo. Ero nervoso, stanco, con una voglia matta di qualsiasi cosa dolce. Tipo, guardavo una mela e pensavo: “Ma perché non sei una ciambella?”. La dipendenza da zucchero è reale, ve lo giuro. Mi sentivo come se il mio corpo mi stesse implorando di cedere, e ogni volta che passavo davanti a una pasticceria era una lotta interiore. Non so nemmeno come ho fatto a resistere, forse solo per orgoglio.
Poi, piano piano, le cose hanno iniziato a cambiare. Intorno alla terza settimana ho notato che non avevo più quel bisogno disperato di dolce dopo ogni pasto. La testa era più lucida, meno nebbia mentale. E, sorpresa delle sorprese, ho iniziato a sentire i sapori in modo diverso. Tipo, un pomodoro crudo? Una bomba di gusto. Una mandorla? Sembra quasi un dessert. Non ci credevo nemmeno io, sembrava una di quelle cose che dicono i guru del benessere per venderti qualcosa. Eppure è vero, i sapori “veri” dei cibi sono usciti fuori come se prima fossero stati nascosti sotto una coperta di zucchero.
Però, ecco, non è tutto rose e fiori. A volte mi manca quella botta di energia che ti dà un biscotto o un pezzo di cioccolato. Soprattutto quando sono stanco o stressato, vorrei solo affogare i pensieri in qualcosa di dolce. E poi c’è la parte sociale: uscire con amici e dire no al tiramisù mentre tutti ti guardano strano non è proprio il massimo. Mi chiedo se sto davvero facendo qualcosa di utile per il mio corpo o se è solo una prova di forza con me stesso.
Sul peso non ho visto chissà quali miracoli, ma mi sento un po’ meno gonfio, più leggero in generale. Forse è solo suggestione, chi lo sa. La bilancia non è scesa tantissimo, ma i jeans sono un po’ più comodi, quindi qualcosa sta succedendo. Però, ripeto, non sono ancora convinto al 100%. Ogni tanto penso: “Ma chi me lo fa fare?”. Poi mi ricordo che ho promesso a me stesso di arrivare in fondo, e vado avanti.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha fatto una cosa simile? Com’è stato dopo? Sto solo passando per una fase o alla fine vedrò davvero la luce? Fatemi sapere, perché ogni tanto ho bisogno di un po’ di motivazione per non mollare.
Le prime due settimane sono state un inferno. Non scherzo. Ero nervoso, stanco, con una voglia matta di qualsiasi cosa dolce. Tipo, guardavo una mela e pensavo: “Ma perché non sei una ciambella?”. La dipendenza da zucchero è reale, ve lo giuro. Mi sentivo come se il mio corpo mi stesse implorando di cedere, e ogni volta che passavo davanti a una pasticceria era una lotta interiore. Non so nemmeno come ho fatto a resistere, forse solo per orgoglio.
Poi, piano piano, le cose hanno iniziato a cambiare. Intorno alla terza settimana ho notato che non avevo più quel bisogno disperato di dolce dopo ogni pasto. La testa era più lucida, meno nebbia mentale. E, sorpresa delle sorprese, ho iniziato a sentire i sapori in modo diverso. Tipo, un pomodoro crudo? Una bomba di gusto. Una mandorla? Sembra quasi un dessert. Non ci credevo nemmeno io, sembrava una di quelle cose che dicono i guru del benessere per venderti qualcosa. Eppure è vero, i sapori “veri” dei cibi sono usciti fuori come se prima fossero stati nascosti sotto una coperta di zucchero.
Però, ecco, non è tutto rose e fiori. A volte mi manca quella botta di energia che ti dà un biscotto o un pezzo di cioccolato. Soprattutto quando sono stanco o stressato, vorrei solo affogare i pensieri in qualcosa di dolce. E poi c’è la parte sociale: uscire con amici e dire no al tiramisù mentre tutti ti guardano strano non è proprio il massimo. Mi chiedo se sto davvero facendo qualcosa di utile per il mio corpo o se è solo una prova di forza con me stesso.
Sul peso non ho visto chissà quali miracoli, ma mi sento un po’ meno gonfio, più leggero in generale. Forse è solo suggestione, chi lo sa. La bilancia non è scesa tantissimo, ma i jeans sono un po’ più comodi, quindi qualcosa sta succedendo. Però, ripeto, non sono ancora convinto al 100%. Ogni tanto penso: “Ma chi me lo fa fare?”. Poi mi ricordo che ho promesso a me stesso di arrivare in fondo, e vado avanti.
Voi che ne pensate? Qualcuno ha fatto una cosa simile? Com’è stato dopo? Sto solo passando per una fase o alla fine vedrò davvero la luce? Fatemi sapere, perché ogni tanto ho bisogno di un po’ di motivazione per non mollare.