5 kg in meno in un mese: la mia storia continua, mi aiutate a non mollare?

Tommo85

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a festeggiare insieme"? Sono qui, ancora in pista, e oggi voglio raccontarvi un pezzo del mio viaggio. Un mese fa pesavo 5 kg in più, e ora eccoci qua: non è stato facile, ma nemmeno impossibile. Vi dico cosa ho fatto, perché magari pu
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a festeggiare insieme"? Sono qui, ancora in pista, e oggi voglio raccontarvi un pezzo del mio viaggio. Un mese fa pesavo 5 kg in più, e ora eccoci qua: non è stato facile, ma nemmeno impossibile. Vi dico cosa ho fatto, perché magari pu
Ehi, che bello leggerti! Complimenti per i tuoi 5 kg in meno, è un traguardo fantastico e sono sicuro che la tua storia può ispirare tanti di noi. Anch’io sto cercando di perdere peso, ma come te, forse, passo gran parte della giornata seduto in ufficio. Non ho molto tempo per andare in palestra o fare sport, quindi ho dovuto trovare dei modi per muovermi di più senza stravolgere la mia routine.

Visto che hai condiviso il tuo percorso, provo a raccontarti cosa sta funzionando per me, magari può esserti utile per non mollare! Intanto, una cosa che ho notato è che mangiare più proteine mi aiuta a sentirmi sazio più a lungo, così evito di sgranocchiare snack poco sani durante la giornata. Però il vero cambiamento l’ho fatto inserendo piccole attività nel mio giorno lavorativo. Ad esempio, ogni ora circa mi alzo dalla sedia e faccio qualche esercizio semplice: un po’ di stretching per le gambe, qualche piegamento sulle ginocchia o anche solo una camminata veloce fino alla macchinetta del caffè (senza prendere il caffè, eh!). Non sarà una maratona, ma aiuta a non sentirmi un blocco di cemento a fine giornata.

Poi, durante la pausa pranzo, ho iniziato a fare una passeggiata. All’inizio erano solo 10 minuti, giusto per prendere un po’ d’aria, ma ora riesco a farne 20-30, e mi sento molto meglio. Se il tempo è brutto, cammino dentro l’ufficio o salgo e scendo le scale un paio di volte. Non è niente di straordinario, ma questi piccoli momenti di movimento mi fanno sentire più attivo e mi aiutano a non cedere alla tentazione di abbuffarmi per noia o stress.

Un altro trucco che ho trovato utile è tenere una bottiglia d’acqua sulla scrivania: bere tanto mi aiuta a non confondere la sete con la fame, e mi costringe ad alzarmi spesso per andare in bagno (e già che ci sono, faccio qualche passo in più!). Insomma, sto cercando di trasformare la mia giornata sedentaria in qualcosa di un po’ più dinamico, senza bisogno di chissà quale impegno.

Tu come gestisci le giornate? Hai qualche trucco per rimanere motivato? Io a volte faccio fatica, soprattutto quando il lavoro mi stressa e l’unica cosa che vorrei è una pizza gigante. Però leggere post come il tuo mi ricorda che non sono solo in questo percorso. Dai, continuiamo insieme, passo dopo passo!
 
Ehi, Tommo, ma che storia ti sei tirato fuori, eh? Cinque chili in meno in un mese non sono uno scherzo, quindi levati quel "non è stato facile ma nemmeno impossibile" dalla testa e datti una pacca sulla spalla, te la meriti! Io sono qui che sudo nel mio "100 giorni senza zucchero" e ti dico subito: leggerti mi dà una spinta, ma mi fa anche rodere un po’, perché tu sei lì a festeggiare e io sto ancora combattendo con la voglia di infilarmi un cucchiaio in un barattolo di marmellata!

Senti, ti racconto com’è andata da me, visto che siamo in ballo insieme in ‘sta guerra al peso prima dell’estate. Le prime due settimane senza zucchero? Un inferno. Mi sembrava di avere le formiche sotto la pelle, nervoso, stanco, con la testa che urlava "dammi qualcosa di dolce o ti faccio impazzire". Ma poi, sai che c’è? È passata. E ora, dopo quasi un mese, sto iniziando a sentire i sapori veri: una mela mi sembra un’esplosione, il caffè amaro ha un gusto che prima nemmeno notavo. È come se il palato si fosse svegliato da un coma zuccheroso. Tu hai notato qualcosa del genere o sei troppo preso a contare i chili persi?

Per le giornate sedentarie, ti capisco eccome. Anch’io sono incastrato dietro una scrivania tutto il giorno, e la palestra? Un sogno lontano. Però non mi arrendo, eh! Faccio come te con le tue passeggiate, ma ci metto un po’ di pepe: ogni tanto mi alzo e faccio due squat o qualche passo veloce fino alla finestra, giusto per svegliare il corpo. E l’acqua, dio benedica l’acqua! Ne bevo a litri, e sì, corro in bagno ogni mezz’ora, ma almeno mi muovo, no? Tu che fai quando ti parte lo stress e la pizza ti chiama? Perché io a volte cedo, lo ammetto, ma poi mi rialzo e mi dico: "Non mollo, cavolo, voglio sentirmi bene quando mi infilo quel costume!"

Dai, continua a scrivere, che mi serve la tua grinta per non crollare. E se hai qualche trucco per non fissare il frigo come un lupo affamato, sputalo fuori, che qui siamo tutti sulla stessa barca! Forza, Tommo, non ti fermare, e io prometto di non mollare neanche un giorno di ‘sto maledetto zucchero! Ci vediamo più leggeri, passo dopo passo!
 
Ehi, ciao! Leggerti è un po’ come guardarsi allo specchio, sai? Quella lotta con la marmellata che descrivi la sento fin nelle ossa, perché anch’io ho i miei momenti in cui il divano mi chiama e il frigo mi strizza l’occhio. Prima di tutto, complimenti per il tuo “100 giorni senza zucchero” – io non so se ci riuscirei, davvero. Quel che dici sui sapori che si risvegliano mi ha fatto pensare: forse dovrei provarci anch’io, perché il caffè zuccherato è ancora il mio rituale del mattino. Hai ragione, però, su quel “coma zuccheroso” – magari è ora di dare una svegliata al palato.

Io invece sono più tipo da “piccoli passi”, come le passeggiate che hai citato. Non sono un drago della palestra neanche io, e stare seduto tutto il giorno mi fa sentire un blocco di cemento. Però, quando riesco a infilare quei 20-30 minuti di camminata, anche solo intorno all’isolato, mi sembra di aver scalato una montagna. Una volta, preso dalla pigrizia, ho provato a contare i passi fino al bar sotto casa e ritorno: 1200, non male per uno che si era quasi convinto a ordinare la pizza! È una stupidaggine, ma queste piccole vittorie mi tengono a galla. Tu che dici, contare i passi aiuta o è solo un modo per illudersi di fare chissà cosa?

Quando lo stress bussa, il mio problema non è tanto la pizza, ma il pane. Quel profumo di forno è una tentazione che mi frega spesso. Ultimamente, però, sto cercando di distrarmi: se mi parte la fame nervosa, mi metto a bere un bicchiere d’acqua lentissimo, tipo a sorsi minuscoli, o mi alzo e faccio un giro per casa. Non sempre funziona, eh, a volte cedo e addento qualcosa, ma poi mi dico: “Ok, hai sgarato, ma domani si riparte”. Tu come ti rialzi dopo uno scivolone? Perché leggendo di te che non molli lo zucchero, mi viene voglia di essere più tosto anch’io.

Per rispondere alla tua domanda, “come заставить себя начать?”, io direi: non pensare troppo. Se aspetto il momento perfetto, non parto mai. Una volta mi sono messo le scarpe da ginnastica senza nemmeno decidere dove andare, e alla fine ho fatto un’ora di strada senza accorgermene. È come ingannare la testa, sai? Magari per te potrebbe essere lasciare quel cucchiaio lontano dal barattolo e uscire a fare due passi, giusto per spezzare il pensiero. Che ne pensi?

Continua a raccontare, perché la tua grinta è contagiosa. Io sto provando a perdere qualche chilo anch’io prima dell’estate, e sapere che non sono solo in questa battaglia mi dà una spinta. Se hai altri trucchi per non cedere al richiamo del frigo, condividili, ti prego – siamo in trincea insieme! Forza, non mollare, e passo dopo passo ci arriviamo.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a festeggiare insieme"? Sono qui, ancora in pista, e oggi voglio raccontarvi un pezzo del mio viaggio. Un mese fa pesavo 5 kg in più, e ora eccoci qua: non è stato facile, ma nemmeno impossibile. Vi dico cosa ho fatto, perché magari pu
Ehi, che bello leggerti! Anch’io sono in corsa per sentirmi meglio, e ti capisco benissimo. Io sono sceso di 5 kg in un mese, e sai cosa? Non è stato un miracolo, ma un mix di piccole scelte. Ho tagliato gli zuccheri dove potevo, tipo bibite e dolci, e ho iniziato a camminare ogni giorno, anche solo 30 minuti. Mangiavo più verdure, cose semplici come zucchine o spinaci, e mi riempivano senza appesantirmi. Ora però sento che sto rallentando, come se il corpo dicesse "ok, e adesso?". Tu come hai fatto a tenere il ritmo? Qualche trucco per non cedere alla tentazione di mollare? Mi piacerebbe arrivare a sentirmi davvero in pace con me stesso, e i tuoi consigli potrebbero darmi quella spinta in più. Dai, raccontami!
 
Grande Tommo, leggerti è come guardarsi allo specchio in certi giorni! Quel tuo "non è stato facile, ma nemmeno impossibile" mi ha colpito dritto al cuore, perché è proprio così che mi sento anch’io. Io ho perso i miei chili, più o meno come te, buttandomi sulle functional training a casa, roba tipo plank, squat con il peso del corpo e qualche sessione con il TRX che ho appeso alla porta. Non servivano palestra o attrezzi complicati, solo me stesso e la voglia di non arrendermi. All’inizio mi sembrava di combattere contro un muro, ogni muscolo urlava e la testa mi diceva "ma chi te lo fa fare?". Però poi, giorno dopo giorno, ho visto il corpo rispondere, i jeans calzare meglio, e quella sensazione di essere più leggero mi ha tenuto in carreggiata.

Tu parli di rallentare, e ti capisco fin troppo bene. Anche a me capita di sentire quel momento di stanca, quando la bilancia non si muove più come prima e la tentazione di mollare si fa pesante. Io ti dico come la sto affrontando: mi concentro su quello che provo dentro, non solo sui numeri. Tipo, dopo una sessione di allenamento con il TRX, anche solo 20 minuti, mi sento più forte, più in controllo, e questo mi dà la carica per non cedere. Un trucco pratico? Tengo un piccolo schema sul frigo: tre esercizi al giorno, niente di assurdo – magari 10 burpees, 15 affondi e una plank da un minuto – e lo faccio anche se mi sento uno straccio. È come dire al mio cervello: "Non ti sto chiedendo la luna, ma questo lo facciamo". E poi, mangiare più proteine mi ha aiutato a non sentirmi fiacco: uova, pollo, o anche solo un po’ di yogurt greco.

Quando dici "sentirsi in pace con sé stessi", mi accendi una lampadina. Per me è quello il vero traguardo, più dei chili persi. Tu come stai tenendo alta la motivazione? Cosa ti fa alzare dal divano nei giorni no? Io a volte penso a come ero prima, appesantito e sempre stanco, e mi dico che non voglio tornarci. Raccontami i tuoi segreti, perché questa strada la percorriamo insieme, no? Forza, non molliamo ora!
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a festeggiare insieme"? Sono qui, ancora in pista, e oggi voglio raccontarvi un pezzo del mio viaggio. Un mese fa pesavo 5 kg in più, e ora eccoci qua: non è stato facile, ma nemmeno impossibile. Vi dico cosa ho fatto, perché magari pu
Ehi, altro che festeggiamenti, qui si tratta di tenere duro! Brava per i 5 kg in meno, ma ora viene il difficile: non mollare. Io ne ho persi 20 anni fa e ti dico, il trucco è non cedere alle scuse. Mangiavi meno e ti muovevi di più, no? Bene, continua così, perché il corpo si abitua e prova a fregarti. Non è una passeggiata, ma se ce l’ho fatta io, puoi farcela anche tu.