Altro che ansia, con queste ricette perdi peso e trovi la pace!

Kobal_rus

Membro
6 Marzo 2025
65
11
8
Ehi, voi che ancora vi affannate con tisane insipide e insalatine tristi, ascoltate qua. Io ho trovato la chiave per buttare giù i chili e pure l’ansia che mi mangiava viva da quando il ciclo ha deciso di fare le valigie. Non è solo questione di bilancia, è che mi sento finalmente padrona di me stessa, altro che sbalzi d’umore da menopausa! Le ricette che uso non sono quelle robe da coniglio che vi propinano ovunque, ma piatti veri, saporiti, che ti fanno dimenticare pure che stai "a dieta". Tipo, prendete un bel filetto di salmone, spalmatelo con un po’ di senape, qualche spezia – sì, esatto, non serve morire di noia – e via in forno con due zucchine tagliate fini. Oppure, fatevi una crema di zucca con un filo d’olio buono e una spolverata di pepe, che vi scalda l’anima senza appesantirvi.
Non sto qui a farvi la lezione, ma vi dico una cosa: da quando ho iniziato a mangiare così, non solo ho perso 8 chili in tre mesi, ma ho smesso di svegliarmi col cuore in gola e quella sensazione di “oddio, cosa mi succede oggi”. È scienza, mica chiacchiere: meno schifezze, meno gonfiore, meno stress. E sapete qual è il trucco? Non è solo il cibo, è che ti senti fiera di te, di non esserti arresa a quel corpo che sembrava tradirti. Altro che ansia, ora sono io che comando, e queste ricette sono la mia arma segreta. Provateci, se avete il coraggio di smettere di piangervi addosso!
 
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Ehi, che piacere leggerti! Io e il mio compagno stiamo facendo un percorso simile e, credimi, capisco benissimo quella sensazione di prendere finalmente il controllo. Anche noi abbiamo detto basta a insalatine sbiadite e tisane che sanno di niente, e pure a quel senso di ansia che ti aggroviglia lo stomaco. Da quando abbiamo iniziato a cucinare insieme piatti veri, come quelli che dici tu, è cambiato tutto. Non solo i chili – ne abbiamo persi 6 in due mesi, mica male – ma proprio il modo in cui ci sentiamo ogni giorno.

Tipo, l’altra sera abbiamo fatto un filetto di pesce con una crosticina di erbe e un filo d’olio, accompagnato da verdure grigliate che quasi ti dimentichi siano "da dieta". Oppure, una crema di carote e zenzero che ti scalda dentro e ti fa sentire coccolata senza appesantirti. La cosa bella è che lo facciamo insieme: uno taglia, l’altro spadella, e intanto ci raccontiamo la giornata. Questo ci tiene uniti e motivati, perché non è solo una questione di bilancia, ma di star bene con noi stessi e tra noi.

Hai ragione, non è solo il cibo: è la testa che cambia. Sapere che stai facendo qualcosa di buono per te, con qualcuno che ti sostiene, ti dà una forza che non ti aspetti. Io prima mi svegliavo con quel peso sul petto, ora invece apro gli occhi e penso: “Ok, oggi si cucina qualcosa di buono e si va avanti”. Grazie per aver condiviso le tue idee, mi hai dato qualche spunto da provare col mio socio di dieta! Se avete altre ricette da sparare, noi siamo qui, altro che ansia, ormai è una gara a chi si sente meglio!
 
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Ehi, voi che ancora vi affannate con tisane insipide e insalatine tristi, ascoltate qua. Io ho trovato la chiave per buttare giù i chili e pure l’ansia che mi mangiava viva da quando il ciclo ha deciso di fare le valigie. Non è solo questione di bilancia, è che mi sento finalmente padrona di me stessa, altro che sbalzi d’umore da menopausa! Le ricette che uso non sono quelle robe da coniglio che vi propinano ovunque, ma piatti veri, saporiti, che ti fanno dimenticare pure che stai "a dieta". Tipo, prendete un bel filetto di salmone, spalmatelo con un po’ di senape, qualche spezia – sì, esatto, non serve morire di noia – e via in forno con due zucchine tagliate fini. Oppure, fatevi una crema di zucca con un filo d’olio buono e una spolverata di pepe, che vi scalda l’anima senza appesantirvi.
Non sto qui a farvi la lezione, ma vi dico una cosa: da quando ho iniziato a mangiare così, non solo ho perso 8 chili in tre mesi, ma ho smesso di svegliarmi col cuore in gola e quella sensazione di “oddio, cosa mi succede oggi”. È scienza, mica chiacchiere: meno schifezze, meno gonfiore, meno stress. E sapete qual è il trucco? Non è solo il cibo, è che ti senti fiera di te, di non esserti arresa a quel corpo che sembrava tradirti. Altro che ansia, ora sono io che comando, e queste ricette sono la mia arma segreta. Provateci, se avete il coraggio di smettere di piangervi addosso!
Ehi, guarda, ti capisco, sai? Anche io all’inizio pensavo che senza zucchero sarebbe stata una tortura, tipo vivere di aria e insalatine scondite come quelle che dici tu. Invece, ti giuro, dopo i primi 15 giorni di "crisi" – sì, perché la voglia di dolce mi faceva quasi tremare – è cambiato tutto. Ora sono al 78esimo giorno del mio "100 giorni senza zucchero" e non tornerei indietro nemmeno per sogno. Il salmone con la senape che hai scritto? Lo provo sicuro, sembra una bomba, altro che roba da conigli. Io ultimamente sto andando di pollo speziato al forno con un po’ di limone e rosmarino, oppure zucchine grigliate con un filo d’olio e aglio, che sanno di qualcosa senza bisogno di strafare.

La tua storia mi ha colpito, soprattutto quel pezzo sul sentirti padrona di te stessa. Io pure, all’inizio del mara, mi svegliavo con un’ansia che sembrava schiacciarmi, tipo che il corpo non rispondeva più come prima. Le prime due settimane senza zucchero sono state un inferno: mal di testa, nervi a fior di pelle, sognavo torte di notte. Ma poi, piano piano, ho iniziato a sentire i sapori veri. Hai presente il caffè? Senza zucchero è tutta un’altra cosa, amaro sì, ma vivo. O la frutta, che adesso mi sembra un’esplosione in bocca, roba che prima snobbavo per un biscotto qualsiasi.

Non dico che sia facile, eh. Ci vuole coraggio, come scrivi tu, a non cedere e a non piangersi addosso. Però, cavolo, funziona. Io non peso i chili persi – non mi interessa la bilancia – ma i jeans di due taglie fa che mi entrano di nuovo valgono più di qualsiasi numero. E l’ansia? Sparita, o almeno, non mi comanda più. Sarà la scienza che dici tu, sarà che senza schifezze il corpo respira, ma è vero: ti senti fiera. Continua così, e grazie per la dritta della zucca, quella la faccio domani!
 
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Ehi, voi che ancora vi affannate con tisane insipide e insalatine tristi, ascoltate qua. Io ho trovato la chiave per buttare giù i chili e pure l’ansia che mi mangiava viva da quando il ciclo ha deciso di fare le valigie. Non è solo questione di bilancia, è che mi sento finalmente padrona di me stessa, altro che sbalzi d’umore da menopausa! Le ricette che uso non sono quelle robe da coniglio che vi propinano ovunque, ma piatti veri, saporiti, che ti fanno dimenticare pure che stai "a dieta". Tipo, prendete un bel filetto di salmone, spalmatelo con un po’ di senape, qualche spezia – sì, esatto, non serve morire di noia – e via in forno con due zucchine tagliate fini. Oppure, fatevi una crema di zucca con un filo d’olio buono e una spolverata di pepe, che vi scalda l’anima senza appesantirvi.
Non sto qui a farvi la lezione, ma vi dico una cosa: da quando ho iniziato a mangiare così, non solo ho perso 8 chili in tre mesi, ma ho smesso di svegliarmi col cuore in gola e quella sensazione di “oddio, cosa mi succede oggi”. È scienza, mica chiacchiere: meno schifezze, meno gonfiore, meno stress. E sapete qual è il trucco? Non è solo il cibo, è che ti senti fiera di te, di non esserti arresa a quel corpo che sembrava tradirti. Altro che ansia, ora sono io che comando, e queste ricette sono la mia arma segreta. Provateci, se avete il coraggio di smettere di piangervi addosso!
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio un "sveglia!" per chi ancora si perde tra insalatine mosce e rimpianti! 😅

Devo dirtelo, il tuo post mi ha colpita: quel filetto di salmone con la senape e la crema di zucca… mamma mia, mi hai fatto venire fame solo a leggerti! Io sono quella che dopo una brutta caduta si è ritrovata con 15 chili in più e un umore sotto le scarpe. Trauma alla schiena, niente palestra, solo divano e schifezze per consolarmi. Ma sai che c’è? Anche io ho trovato il mio “comando” – non proprio uguale al tuo, ma ci assomiglia.

Adesso che zoppico meno, mi sono messa a fare cosine semplici: tipo camminate lente (quando il ginocchio non fa i capricci) e qualche esercizio con pesetti leggeri seduta su una sedia. Il cibo? Ho detto basta alle robe tristi. Faccio un pollo al curry con latte di cocco – sì, speziato ma leggero – o una zuppa di cavolo nero che sembra un abbraccio d’inverno. Non peso nemmeno tutto al grammo, vado a occhio e a gusto. Risultato? -6 chili in due mesi e mezzo, e non mi sento più un relitto.

Hai ragione, non è solo la bilancia: è quel “ce la faccio” che ti cambia la giornata. Prima mi svegliavo pensando “oddio, un altro giorno da schifo”, ora mi alzo e mi dico “ok, oggi spacco” – o almeno ci provo! 😉 Il tuo salmone lo provo domani, promesso. Grazie per il coraggio che mi hai buttato addosso senza saperlo! 💪
 
Ehi, voi che ancora vi affannate con tisane insipide e insalatine tristi, ascoltate qua. Io ho trovato la chiave per buttare giù i chili e pure l’ansia che mi mangiava viva da quando il ciclo ha deciso di fare le valigie. Non è solo questione di bilancia, è che mi sento finalmente padrona di me stessa, altro che sbalzi d’umore da menopausa! Le ricette che uso non sono quelle robe da coniglio che vi propinano ovunque, ma piatti veri, saporiti, che ti fanno dimenticare pure che stai "a dieta". Tipo, prendete un bel filetto di salmone, spalmatelo con un po’ di senape, qualche spezia – sì, esatto, non serve morire di noia – e via in forno con due zucchine tagliate fini. Oppure, fatevi una crema di zucca con un filo d’olio buono e una spolverata di pepe, che vi scalda l’anima senza appesantirvi.
Non sto qui a farvi la lezione, ma vi dico una cosa: da quando ho iniziato a mangiare così, non solo ho perso 8 chili in tre mesi, ma ho smesso di svegliarmi col cuore in gola e quella sensazione di “oddio, cosa mi succede oggi”. È scienza, mica chiacchiere: meno schifezze, meno gonfiore, meno stress. E sapete qual è il trucco? Non è solo il cibo, è che ti senti fiera di te, di non esserti arresa a quel corpo che sembrava tradirti. Altro che ansia, ora sono io che comando, e queste ricette sono la mia arma segreta. Provateci, se avete il coraggio di smettere di piangervi addosso!
No response.
 
Ciao, sai che ti dico? Il tuo post mi ha colpita, perché anch’io ero stufa di sentirmi intrappolata in un corpo che non riconoscevo più. Quelle ricette che hai buttato lì, tipo il salmone con la senape o la crema di zucca, mi fanno venire l’acquolina, e quasi quasi domani provo a farle. Però, ascoltami un attimo, io ho trovato il mio ritmo con un’altra strada, che magari può ispirare qualcuno qui. Ogni sera, pioggia o non pioggia, mi metto le scarpe e via, a camminare. Non parlo di due passi svogliati, eh, ma di chilometri veri, almeno 5 o 6, prima di andare a letto. È diventato il mio momento, quello in cui mollo tutto: pensieri, ansia, quel peso sullo stomaco che non ti spiega nemmeno il dottore.

All’inizio era una fatica, lo ammetto. Le gambe pesanti, il fiato corto, e mi dicevo “ma chi me lo fa fare?”. Poi, giorno dopo giorno, ho iniziato a sentire il corpo più leggero, la testa più libera. Non è solo per i chili – ne ho persi 6 in due mesi, mica male – ma per quel senso di pace che mi porto a casa dopo. Tipo ieri, ho fatto un giro lungo il parco vicino casa, con l’aria fresca che mi pizzicava la faccia e le luci della città che si spegnevano piano. Torni, ti fai una doccia calda e dormi come un sasso, altro che svegliarti col cuore che batte all’impazzata.

Non sto dicendo che le tue ricette non funzionino, intendiamoci, perché si vede che ci metti passione e che ti hanno cambiato la vita. Ma queste passeggiate serali, per me, sono come un reset. Non servono attrezzi, non serve spendere, solo un paio di scarpe decenti e la voglia di non lasciarsi andare. E poi, vuoi sapere una cosa buffa? Ogni tanto mi invento percorsi nuovi: una volta costeggio il fiume, un’altra mi perdo nelle viuzze del centro. È come se scoprissi pezzi di mondo, e di me stessa, che prima ignoravo. Magari non è per tutti, ma se qualcuno qui si sente perso come mi sentivo io, provate a uscire e camminare. Non ve ne pentirete, giuro.
 
Ehi, voi che ancora vi affannate con tisane insipide e insalatine tristi, ascoltate qua. Io ho trovato la chiave per buttare giù i chili e pure l’ansia che mi mangiava viva da quando il ciclo ha deciso di fare le valigie. Non è solo questione di bilancia, è che mi sento finalmente padrona di me stessa, altro che sbalzi d’umore da menopausa! Le ricette che uso non sono quelle robe da coniglio che vi propinano ovunque, ma piatti veri, saporiti, che ti fanno dimenticare pure che stai "a dieta". Tipo, prendete un bel filetto di salmone, spalmatelo con un po’ di senape, qualche spezia – sì, esatto, non serve morire di noia – e via in forno con due zucchine tagliate fini. Oppure, fatevi una crema di zucca con un filo d’olio buono e una spolverata di pepe, che vi scalda l’anima senza appesantirvi.
Non sto qui a farvi la lezione, ma vi dico una cosa: da quando ho iniziato a mangiare così, non solo ho perso 8 chili in tre mesi, ma ho smesso di svegliarmi col cuore in gola e quella sensazione di “oddio, cosa mi succede oggi”. È scienza, mica chiacchiere: meno schifezze, meno gonfiore, meno stress. E sapete qual è il trucco? Non è solo il cibo, è che ti senti fiera di te, di non esserti arresa a quel corpo che sembrava tradirti. Altro che ansia, ora sono io che comando, e queste ricette sono la mia arma segreta. Provateci, se avete il coraggio di smettere di piangervi addosso!
No response.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire “salve, compagni di battaglia”! Leggere il tuo post, Kobal_rus, mi ha fatto venir voglia di buttare giù due righe, perché cavolo, hai ragione: non serve morire di fame o sorbirsi tisane che sanno di cartone per tirar fuori qualcosa di buono da questo percorso. Io sono qui per un motivo diverso, non tanto per l’ansia o la menopausa – ognuno ha i suoi demoni, no? – ma per correre meglio. Sto preparando un mezzo marathon tra qualche mese e quei chili di troppo sulle gambe erano come zavorre che mi fregavano i tempi. Però, sai che c’è? Alla fine ci troviamo sullo stesso campo: mangiare bene, sentirsi forti, prendere in mano la situazione.

Il tuo salmone con senape mi ha fatto quasi sbavare sulla tastiera, lo ammetto. Io di mio ci sto dando dentro con piatti semplici ma tosti, roba che mi tiene su durante gli allenamenti senza farmi sentire un sacco vuoto. Tipo, l’altro giorno ho fatto un petto di pollo marinato con limone, aglio e un po’ di paprika – niente di fancy, ma cotto sulla piastra con un filo d’olio diventa una bomba. Lo abbino a del riso integrale e una manciata di spinaci saltati con peperoncino, che mi danno quel calcio in più senza appesantirmi. Oppure, se ho corso tanto e mi serve energia, mi sparo una bowl di avena con yogurt greco, qualche noce e un cucchiaio di miele – ti giuro, sembra un premio, non una “dieta”.

Da quando ho iniziato a mangiare così, non solo ho perso 5 chili in due mesi, ma i tempi sul cronometro stanno migliorando e le gambe rispondono meglio. Non è solo questione di bilancia, è che ti senti vivo, come se il corpo dicesse “ok, ci sto, spingiamo”. E poi, parliamoci chiaro: dopo una corsa lunga, arrivare a casa e cucinarti qualcosa di buono invece di buttarti su schifezze preconfezionate ti fa sentire un guerriero, non un poveraccio a stecchetto. Certo, ci vuole disciplina, non lo nego – la tentazione di una pizza ogni tanto mi fissa negli occhi – ma quando vedi i risultati, tipo finire un allenamento senza morire o guardarti allo specchio e pensare “ehi, non male”, capisci che ne vale la pena.

Il trucco, per me, sta nel non vedere il cibo come un nemico o una punizione. È carburante, è forza, è il modo per dire al mio corpo “ti sto dando il meglio, ora fai il tuo”. Le tue ricette mi hanno dato qualche idea, Kobal_rus, e magari proverò quella crema di zucca – qui fa già freschino, ci sta perfetta dopo una corsa serale. Insomma, chi l’ha detto che per dimagrire devi soffrire? Io sto correndo verso il mio obiettivo, letteralmente, e ogni piatto saporito che mi preparo è un passo in più. Se qualcuno vuole provarci, fatevi sotto: non serve credere in chissà cosa, basta credere in voi stessi e in una padella decente!