Altro che palestra: io ho perso i chili della menopausa mangiando crudo dal divano!

GreatSuccess

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ancora suda in palestra! Io me ne sto sul divano, sgranocchio carote crude e addio chili di troppo, altro che pesi e tapis roulant. Provate a farvi un’insalata di zucchine crude con un po’ di limone e tahina, altro che frullati proteici insipidi. La menopausa? Un ricordo lontano, e senza nemmeno una goccia di sudore!
 
Salve a chi ancora combatte con i pesi in palestra, e un ciao rilassato a chi, come me, preferisce godersi la vita senza troppi sforzi! Ti capisco, sai, anch’io all’inizio pensavo che per dimagrire servisse sudare sette camicie, ma poi ho scoperto che si può perdere peso anche con piacere, senza stress. Io, per esempio, ho trovato la mia strada con i balli: salsa, hip-hop, persino un po’ di balletto, che all’inizio mi sembrava impossibile! Non è stato solo un modo per muovermi, ma un vero e proprio viaggio di scoperta: ho imparato ad ascoltare il mio corpo, a sentirmi leggera e piena di energia, senza nemmeno accorgermi che stavo "facendo esercizio".

Devo dire, però, che la tua idea di mangiare crudo dal divano mi piace un sacco, e quella ricetta con zucchine, limone e tahina sembra proprio invitante! Io di solito, dopo una sessione di ballo, mi preparo un’insalata di rucola e pomodorini, magari con un filo d’olio e qualche seme di sesamo, oppure mi faccio un tè verde caldo con un po’ di miele, che mi aiuta a rilassarmi e a sentirmi in armonia. Non so se hai mai provato a integrare qualche tisana nella tua routine: io trovo che quelle alla menta o al finocchio siano perfette per sgonfiarmi un po’ dopo una giornata intensa.

La menopausa, poi, è un tema che conosco bene: all’inizio mi sentivo appesantita, ma il movimento, soprattutto il ballo, mi ha aiutata tantissimo a ritrovare equilibrio, sia fisico che mentale. Certo, non è una gara a chi suda di più, ognuno trova il suo modo, e il tuo sembra proprio funzionare alla grande! Però, se mai ti venisse voglia di provare qualcosa di diverso, ti consiglio di mettere su un po’ di musica e lasciarti andare, anche solo per dieci minuti. Magari non ti farà sudare, ma ti farà sorridere, e per me è stato un vero toccasana.

Comunque, continua così, e grazie per la dritta sull’insalata di zucchine: la proverò di sicuro, magari accompagnata da un bel tè caldo! Un abbraccio e buon relax sul divano!
 
Ehi, un saluto a chi si gode il divano come se fosse un trono e a chi, come me, inciampa ancora nei propri stati d’animo! La tua storia mi ha colpita, sai? Quel mix di zucchine crude, limone e tahina mi ha fatto venire l’acquolina, ma soprattutto mi ha fatto pensare a quanto sia bello trovare un modo di prendersi cura di sé che non sembri una punizione. Io sono proprio nella fase in cui sto cercando di capirmi meglio, perché, diciamocelo, quando lo stress bussa alla porta, il frigorifero diventa il mio migliore amico. E non è che mi consolo con un’insalatina leggera… no, io punto dritto al cioccolato o a un bel piatto di pasta, altro che crudo!

Il tuo racconto sul ballo mi ha ispirata un sacco. Non sono mai stata una tipa da palestra, quelle macchine mi guardano come se volessero sfidarmi a duello, e io cedo sempre dopo cinque minuti. Però l’idea di muovermi a ritmo di musica, senza sentirmi sotto pressione, mi piace. Magari potrei provare con qualcosa di semplice, tipo ballare in salotto con una playlist allegra, senza pensare troppo ai passi. Chissà, forse riuscirei a distrarmi da quelle voglie improvvise di abbuffarmi quando sono nervosa. Tu come hai fatto a iniziare? Avevi già un po’ di dimestichezza o ti sei buttata e basta?

Comunque, tornando al mio tallone d’Achille, sto provando a gestire questa cosa di mangiare per emozioni. A volte funziona, a volte no. Tipo ieri: giornata storta, e mi sono ritrovata con una fetta di torta in mano senza nemmeno sapere come ci fosse arrivata. Però leggendo il tuo post mi è venuta voglia di provare qualcosa di diverso. Magari invece di buttarmi sul dolce potrei prepararmi una ciotola di verdure crude come la tua, o magari sperimentare con qualche tisana, visto che ne parli così bene. La menta mi attira, potrebbe essere un modo per calmarmi senza infilare la testa nel barattolo del gelato. Hai qualche trucco per resistere a quei momenti in cui la voglia di mangiare ti prende alla sprovvista?

La menopausa per me è ancora un capitolo aperto, e sì, mi sento spesso appesantita, non solo nel corpo ma anche nella testa. Però sapere che si può trovare un equilibrio senza strafare mi dà speranza. Il tuo divano e il mio salotto potrebbero diventare alleati, no? Io ci provo, magari con un po’ di musica e qualche zucchina da sgranocchiare. Grazie per il tuo messaggio, mi ha fatto sentire meno sola in questa lotta con me stessa. Fammi sapere se provi qualche altra ricetta sfiziosa, e io ti aggiorno se riesco a ballare senza inciampare nei mobili! Un abbraccio forte, e continua a goderti la vita con quel tuo stile così rilassato!
 
Ehi, un brindisi virtuale dal mio divano al tuo salotto! Leggere il tuo messaggio mi ha fatto sorridere, sai? Quel tuo modo di raccontare le giornate storte e le fette di torta che spuntano dal nulla mi ha colpita, perché è proprio vero: quando lo stress bussa, il frigo sembra chiamarci per nome. E ti capisco benissimo, anch’io ho i miei momenti in cui il cioccolato sembra l’unica soluzione, ma devo dirti che questa cosa del crudo dal divano mi sta salvando, un passo alla volta. Non è solo il cibo, è proprio l’idea di volermi bene senza sentirmi in colpa o sotto pressione.

Il ballo? Beh, ti confesso che all’inizio ero un disastro. Io e mio marito ci siamo messi a provare una sera, dopo cena, con una playlist a caso su Spotify. Non avevamo idea di cosa stessimo facendo, ma ci siamo messi a ridere come matti mentre cercavamo di non pestarci i piedi. Non è che fossimo bravi, ma ci siamo buttati e basta, e questo ci ha aiutato a staccare la mente da tutto. Lui è il mio compagno di avventure in questa cosa del dimagrire insieme, e devo dire che avere qualcuno con cui condividere anche le figuracce rende tutto più leggero. Ti consiglio di provare, magari con una canzone che ti fa venir voglia di muoverti, senza pensare troppo ai passi. Io ho scoperto che anche solo ondeggiare con una tazza di tisana in mano mi dà una bella energia.

Per le voglie improvvise, ti racconto cosa funziona per noi. Quando sento quella fame nervosa che arriva, io e lui ci siamo messi d’accordo: invece di aprire il frigo, ci fermiamo un attimo e prepariamo qualcosa insieme. Tipo, l’altra sera abbiamo tagliato un cetriolo, aggiunto un po’ di succo di limone e un pizzico di sale, e ci siamo seduti a sgranocchiarlo mentre chiacchieravamo. Non è la stessa cosa di una fetta di torta, lo so, ma mi distrae e mi fa sentire meno sola in quei momenti. La menta di cui parli potrebbe essere perfetta, sai? Noi abbiamo provato a fare una tisana con menta fresca e un pezzetto di zenzero, e giuro che mi calma senza farmi sentire privata di qualcosa. Magari potresti tenerne un po’ pronta per quando senti che la testa parte per conto suo.

La menopausa ci mette alla prova, vero? Anche io mi sento appesantita a volte, e non parlo solo dei chili. Ma sapere che c’è mio marito che mi sprona, e che possiamo goderci il nostro “trono” senza strafare, mi dà una spinta in più. Lui magari non capisce del tutto com’è sentirsi così, ma mi sta accanto, e questo conta. Pensa al tuo salotto come a un posto dove coccolarti, non punirti: una ciotola di verdure crude, una tisana, un po’ di musica… e magari qualcuno con cui ridere se inciampi nei mobili! Io e mio marito stiamo provando una nuova ricetta con carote e hummus fatto in casa, se viene bene ti aggiorno. Tu fammi sapere come va con quel ballo in salotto, sono sicura che troverai il tuo ritmo. Un abbraccio grande, e continua a crederci: insieme si va più lontano!
 
Ehi, dal mio angolo di divano al tuo, ti mando un applauso silenzioso, di quelli che si sentono col cuore! La tua storia mi ha preso per mano e mi ha fatto fare un giro tra risate e momenti di fragilità che conosco fin troppo bene. Quel frigo che sussurra il tuo nome quando lo stress ti morde le caviglie? È un vecchio amico anche mio, ma sai una cosa? Da quando ho abbracciato questo stile crudo e tranquillo, è come se avessi chiuso la porta in faccia a quel richiamo. Non è solo questione di chili che se ne vanno, è proprio una rivoluzione dolce, un modo per dire "ehi, corpo mio, ti voglio bene sul serio".

Il ballo con tuo marito mi ha fatto quasi cadere dalla sedia dall’emozione! Io ho iniziato allo stesso modo: zero tecnica, solo voglia di muovermi. All’inizio sembrava una scena da film comico, con me che inciampavo nei tappeti e il mio compagno che cercava di non ridere troppo forte. Ma quel caos? È diventato il nostro rituale. Non serve essere perfetti, basta lasciarsi andare. Una sera ho preso un pomodoro, l’ho tagliato a pezzi mentre canticchiavo, e ho finito per ballare con quello in mano. Energia pura, senza bisogno di palestra o passi complicati.

E quelle voglie che arrivano come fulmini? Ti capisco, è una lotta epica. Io ho trovato pace preparando qualcosa di semplice ma vivo: un piatto di zucchine crude con un filo d’olio e una spolverata di pepe, oppure una manciata di mandorle che sgranocchio mentre respiro profondo. Non è la torta, certo, ma mi tiene compagnia e mi fa sentire forte, non in colpa. La tua idea della menta con zenzero? La provo stasera, giuro, perché ha il sapore di una coccola che non pesa sull’anima.

La menopausa è un terremoto, non c’è dubbio, e a volte mi sento come se il mio corpo recitasse un copione che non capisco. Ma il mio salotto è il mio rifugio: niente pressione, solo verdure fresche, una tisana che profuma di calma e magari una canzone che mi fa ondeggiare. Il mio compagno è il mio alleato, ride con me quando sbaglio e mi passa il coltello quando taglio un ravanello. Prova a trasformare il tuo divano in un palco: balla, mangia crudo, ridi. Io sto sperimentando un’insalata di finocchi e arance, ti dirò com’è. Tu aggiornami sul tuo ritmo, sono con te in questa danza! Un abbraccio che sa di fresco e di vita.
 
Ehi, dal mio angolo di mondo al tuo, ti scrivo con un sorriso che sa di finocchio croccante! La tua storia è un’esplosione di vita, di quelle che ti fanno venir voglia di alzarti dal divano e provare qualcosa di nuovo, anche se magari inciampi un po’ come me quando ballo con un cetriolo in mano. Quel tuo modo di raccontare, così sincero, mi ha fatto sentire meno sola in questo viaggio che è la menopausa, con i suoi alti e bassi e quel frigo che ogni tanto prova a fare il prepotente.

Sai, anch’io ho trovato rifugio nel crudo, ma da un po’ sto seguendo questa idea del mangiare separato, che per me è stata una scoperta. Non so se ne hai mai sentito parlare, ma si tratta di non mischiare certi cibi nello stesso pasto, tipo tenere i carboidrati lontani dalle proteine o dai grassi. All’inizio pensavo fosse complicato, ma poi ho provato e il mio stomaco ha smesso di fare i capricci. Tipo, a pranzo magari mi faccio un’insalata gigante con verdure crude, un po’ di olio d’oliva e succo di limone, e mi sento leggera come una foglia. Poi, se voglio qualcosa di più sostanzioso, aspetto qualche ora e mi preparo del riso integrale o delle patate al forno, senza aggiungerci altro. La digestione è diventata un’amica, non una nemica.

Non fraintendermi, non sono una guru, e a volte pure io cedo a una fetta di pane con un po’ di marmellata, ma cerco di ascoltare il mio corpo. Ho trovato un sacco di spunti in rete, tipo su quei corsi online dove ti spiegano come combinare i cibi senza stress. Non sono robe da chef stellati, ma consigli pratici, tipo come tagliare un cavolo rosso senza trasformarlo in un disastro o come rendere una carota cruda così buona che quasi ti dimentichi del cioccolato. Mi hanno aiutato a organizzare i pasti senza sentirmi in gabbia, e ora il mio divano è il mio quartier generale: verdure fresche, un coltello, una playlist che mi fa muovere le spalle e via.

Il tuo ballo con tuo marito mi ha fatto pensare a me e al mio compagno, che ogni tanto si unisce ai miei esperimenti in cucina. L’altro giorno gli ho fatto provare un piatto di zucchine crude marinate con limone e un pizzico di sale, e lui, che di solito storce il naso davanti a tutto ciò che non è pasta al ragù, ha detto “non male”. Una vittoria! E poi, come te, ho i miei momenti di lotta con le voglie. Quando arrivano, mi preparo una ciotola di pomodorini con basilico, oppure sbuccio un’arancia e la mangio spicchio per spicchio, immaginando di essere in un agrumeto. Non è la torta al cioccolato, ma mi fa sentire in pace.

La tua insalata di finocchi e arance la provo presto, promesso, magari seguendo le mie regole di separazione per non mischiare troppi gusti insieme. E quel trucco della menta con zenzero? È già nella mia lista. La menopausa può anche essere un terremoto, ma il mio salotto, come il tuo, è il posto dove mi riprendo il mio ritmo. Niente palestra, solo un tagliere, qualche verdura che sembra un quadro e un po’ di musica. Se ti va, prova a curiosare su qualche corso online di alimentazione, magari trovi idee per rendere il tuo crudo ancora più tuo. Fammi sapere come va la tua danza, io sono qui, con un ravanello in mano e un sorriso grande. Un abbraccio che profuma di fresco!
 
Ehi, dal mio angolo di mondo al tuo, ti scrivo con un sorriso che sa di finocchio croccante! La tua storia è un’esplosione di vita, di quelle che ti fanno venir voglia di alzarti dal divano e provare qualcosa di nuovo, anche se magari inciampi un po’ come me quando ballo con un cetriolo in mano. Quel tuo modo di raccontare, così sincero, mi ha fatto sentire meno sola in questo viaggio che è la menopausa, con i suoi alti e bassi e quel frigo che ogni tanto prova a fare il prepotente.

Sai, anch’io ho trovato rifugio nel crudo, ma da un po’ sto seguendo questa idea del mangiare separato, che per me è stata una scoperta. Non so se ne hai mai sentito parlare, ma si tratta di non mischiare certi cibi nello stesso pasto, tipo tenere i carboidrati lontani dalle proteine o dai grassi. All’inizio pensavo fosse complicato, ma poi ho provato e il mio stomaco ha smesso di fare i capricci. Tipo, a pranzo magari mi faccio un’insalata gigante con verdure crude, un po’ di olio d’oliva e succo di limone, e mi sento leggera come una foglia. Poi, se voglio qualcosa di più sostanzioso, aspetto qualche ora e mi preparo del riso integrale o delle patate al forno, senza aggiungerci altro. La digestione è diventata un’amica, non una nemica.

Non fraintendermi, non sono una guru, e a volte pure io cedo a una fetta di pane con un po’ di marmellata, ma cerco di ascoltare il mio corpo. Ho trovato un sacco di spunti in rete, tipo su quei corsi online dove ti spiegano come combinare i cibi senza stress. Non sono robe da chef stellati, ma consigli pratici, tipo come tagliare un cavolo rosso senza trasformarlo in un disastro o come rendere una carota cruda così buona che quasi ti dimentichi del cioccolato. Mi hanno aiutato a organizzare i pasti senza sentirmi in gabbia, e ora il mio divano è il mio quartier generale: verdure fresche, un coltello, una playlist che mi fa muovere le spalle e via.

Il tuo ballo con tuo marito mi ha fatto pensare a me e al mio compagno, che ogni tanto si unisce ai miei esperimenti in cucina. L’altro giorno gli ho fatto provare un piatto di zucchine crude marinate con limone e un pizzico di sale, e lui, che di solito storce il naso davanti a tutto ciò che non è pasta al ragù, ha detto “non male”. Una vittoria! E poi, come te, ho i miei momenti di lotta con le voglie. Quando arrivano, mi preparo una ciotola di pomodorini con basilico, oppure sbuccio un’arancia e la mangio spicchio per spicchio, immaginando di essere in un agrumeto. Non è la torta al cioccolato, ma mi fa sentire in pace.

La tua insalata di finocchi e arance la provo presto, promesso, magari seguendo le mie regole di separazione per non mischiare troppi gusti insieme. E quel trucco della menta con zenzero? È già nella mia lista. La menopausa può anche essere un terremoto, ma il mio salotto, come il tuo, è il posto dove mi riprendo il mio ritmo. Niente palestra, solo un tagliere, qualche verdura che sembra un quadro e un po’ di musica. Se ti va, prova a curiosare su qualche corso online di alimentazione, magari trovi idee per rendere il tuo crudo ancora più tuo. Fammi sapere come va la tua danza, io sono qui, con un ravanello in mano e un sorriso grande. Un abbraccio che profuma di fresco!
Ehi, dal mio sentiero sterrato al tuo salotto pieno di colori, ti scrivo con i piedi ancora un po’ impolverati da una lunga camminata! La tua storia, così viva e piena di energia, mi ha fatto quasi sentire il profumo di quel finocchio croccante che racconti. È bello leggere di qualcuno che trova il suo equilibrio senza bisogno di corse sfrenate o diete impossibili, ma con un tagliere e un po’ di creatività. La menopausa può essere una salita ripida, ma il tuo modo di affrontarla, con verdure crude e balli improvvisati, è come un raggio di sole.

Sai, io sono quella che ha fatto della camminata il suo alleato per perdere peso, e il tuo messaggio mi ha fatto riflettere su come ognuno trova il suo ritmo. Non sono mai stata una fan della palestra, ma mettere un piede davanti all’altro, con il vento in faccia e una playlist che mi dà la carica, è diventato il mio modo di sentirmi viva. Ultimamente, sto usando un piccolo trucco per rendere le mie uscite più consapevoli: tengo d’occhio il battito cardiaco. Non che sia una scienziata dello sport, ma sapere quando il mio cuore sta lavorando al punto giusto mi aiuta a capire se sto davvero dando il massimo o se sto solo passeggiando. È come avere un dialogo con il mio corpo, un po’ come fai tu con le tue insalate colorate.

Ho iniziato a sperimentare con i percorsi, mescolando tratti in pianura con salite che mi fanno sudare. Tipo, l’altro giorno ho trovato un sentiero vicino casa, tra i campi, con un pezzo in salita che mi ha fatto imprecare sottovoce, ma poi, arrivata in cima, c’era una vista che mi ha ripagato di tutto. Camminare così, con un obiettivo, mi dà la stessa soddisfazione che tu descrivi quando prepari un piatto di verdure crude che sembra un’opera d’arte. E poi, come te, sto attenta a quello che mangio, senza farmi ossessionare. Dopo una camminata, mi piace tornare a casa e prepararmi qualcosa di semplice, magari un’insalata di cetrioli e pomodori con un filo d’olio, oppure una mela croccante mangiata lentamente. Non mischio troppi sapori, un po’ come il tuo mangiare separato, perché ho notato che il mio corpo sta meglio così.

La tua idea del mangiare separato mi ha incuriosita. Non ci avevo mai pensato in modo strutturato, ma in effetti, quando tengo i carboidrati lontani dalle proteine, mi sento meno appesantita. Magari proverò a organizzarmi meglio, seguendo qualche spunto online come fai tu. Non sono una che segue regole ferree, ma l’idea di ascoltare il corpo e dargli quello che gli serve senza complicazioni mi piace. E poi, come te, ho i miei momenti di debolezza. Quando mi viene voglia di qualcosa di dolce, cerco di distrarmi con una camminata veloce o sgranocchio una carota cruda, immaginando che sia un premio.

La tua insalata di finocchi e arance la proverò presto, magari dopo una delle mie camminate, per rinfrescarmi. E quel trucco della menta con zenzero sembra perfetto per dare una scossa ai sapori. Se ti va di provare qualcosa di nuovo, ti consiglio di aggiungere una passeggiata leggera al tuo giorno, anche solo intorno a casa. Non serve essere un’atleta, basta muoversi un po’ per sentire il corpo che ringrazia. Io, per rendere le camminate più divertenti, a volte mi porto dietro un’app che mi traccia il percorso o scelgo una meta, tipo un parco o un bar carino dove premiarmi con un succo fresco. È il mio modo di fare pace con la menopausa, un passo alla volta, senza stress.

Grazie per il tuo racconto, mi ha dato una bella carica. Fammi sapere se provi qualche nuova combinazione di sapori o se aggiungi un po’ di movimento alla tua routine. Io sarò qui, con le scarpe da trekking pronte e un’insalata in preparazione, a fare il tifo per te. Un abbraccio che sa di sentiero e verdure fresche!