Ehi, dal mio angolo di mondo al tuo, ti scrivo con un sorriso che sa di finocchio croccante! La tua storia è un’esplosione di vita, di quelle che ti fanno venir voglia di alzarti dal divano e provare qualcosa di nuovo, anche se magari inciampi un po’ come me quando ballo con un cetriolo in mano. Quel tuo modo di raccontare, così sincero, mi ha fatto sentire meno sola in questo viaggio che è la menopausa, con i suoi alti e bassi e quel frigo che ogni tanto prova a fare il prepotente.
Sai, anch’io ho trovato rifugio nel crudo, ma da un po’ sto seguendo questa idea del mangiare separato, che per me è stata una scoperta. Non so se ne hai mai sentito parlare, ma si tratta di non mischiare certi cibi nello stesso pasto, tipo tenere i carboidrati lontani dalle proteine o dai grassi. All’inizio pensavo fosse complicato, ma poi ho provato e il mio stomaco ha smesso di fare i capricci. Tipo, a pranzo magari mi faccio un’insalata gigante con verdure crude, un po’ di olio d’oliva e succo di limone, e mi sento leggera come una foglia. Poi, se voglio qualcosa di più sostanzioso, aspetto qualche ora e mi preparo del riso integrale o delle patate al forno, senza aggiungerci altro. La digestione è diventata un’amica, non una nemica.
Non fraintendermi, non sono una guru, e a volte pure io cedo a una fetta di pane con un po’ di marmellata, ma cerco di ascoltare il mio corpo. Ho trovato un sacco di spunti in rete, tipo su quei corsi online dove ti spiegano come combinare i cibi senza stress. Non sono robe da chef stellati, ma consigli pratici, tipo come tagliare un cavolo rosso senza trasformarlo in un disastro o come rendere una carota cruda così buona che quasi ti dimentichi del cioccolato. Mi hanno aiutato a organizzare i pasti senza sentirmi in gabbia, e ora il mio divano è il mio quartier generale: verdure fresche, un coltello, una playlist che mi fa muovere le spalle e via.
Il tuo ballo con tuo marito mi ha fatto pensare a me e al mio compagno, che ogni tanto si unisce ai miei esperimenti in cucina. L’altro giorno gli ho fatto provare un piatto di zucchine crude marinate con limone e un pizzico di sale, e lui, che di solito storce il naso davanti a tutto ciò che non è pasta al ragù, ha detto “non male”. Una vittoria! E poi, come te, ho i miei momenti di lotta con le voglie. Quando arrivano, mi preparo una ciotola di pomodorini con basilico, oppure sbuccio un’arancia e la mangio spicchio per spicchio, immaginando di essere in un agrumeto. Non è la torta al cioccolato, ma mi fa sentire in pace.
La tua insalata di finocchi e arance la provo presto, promesso, magari seguendo le mie regole di separazione per non mischiare troppi gusti insieme. E quel trucco della menta con zenzero? È già nella mia lista. La menopausa può anche essere un terremoto, ma il mio salotto, come il tuo, è il posto dove mi riprendo il mio ritmo. Niente palestra, solo un tagliere, qualche verdura che sembra un quadro e un po’ di musica. Se ti va, prova a curiosare su qualche corso online di alimentazione, magari trovi idee per rendere il tuo crudo ancora più tuo. Fammi sapere come va la tua danza, io sono qui, con un ravanello in mano e un sorriso grande. Un abbraccio che profuma di fresco!
Ehi, dal mio sentiero sterrato al tuo salotto pieno di colori, ti scrivo con i piedi ancora un po’ impolverati da una lunga camminata! La tua storia, così viva e piena di energia, mi ha fatto quasi sentire il profumo di quel finocchio croccante che racconti. È bello leggere di qualcuno che trova il suo equilibrio senza bisogno di corse sfrenate o diete impossibili, ma con un tagliere e un po’ di creatività. La menopausa può essere una salita ripida, ma il tuo modo di affrontarla, con verdure crude e balli improvvisati, è come un raggio di sole.
Sai, io sono quella che ha fatto della camminata il suo alleato per perdere peso, e il tuo messaggio mi ha fatto riflettere su come ognuno trova il suo ritmo. Non sono mai stata una fan della palestra, ma mettere un piede davanti all’altro, con il vento in faccia e una playlist che mi dà la carica, è diventato il mio modo di sentirmi viva. Ultimamente, sto usando un piccolo trucco per rendere le mie uscite più consapevoli: tengo d’occhio il battito cardiaco. Non che sia una scienziata dello sport, ma sapere quando il mio cuore sta lavorando al punto giusto mi aiuta a capire se sto davvero dando il massimo o se sto solo passeggiando. È come avere un dialogo con il mio corpo, un po’ come fai tu con le tue insalate colorate.
Ho iniziato a sperimentare con i percorsi, mescolando tratti in pianura con salite che mi fanno sudare. Tipo, l’altro giorno ho trovato un sentiero vicino casa, tra i campi, con un pezzo in salita che mi ha fatto imprecare sottovoce, ma poi, arrivata in cima, c’era una vista che mi ha ripagato di tutto. Camminare così, con un obiettivo, mi dà la stessa soddisfazione che tu descrivi quando prepari un piatto di verdure crude che sembra un’opera d’arte. E poi, come te, sto attenta a quello che mangio, senza farmi ossessionare. Dopo una camminata, mi piace tornare a casa e prepararmi qualcosa di semplice, magari un’insalata di cetrioli e pomodori con un filo d’olio, oppure una mela croccante mangiata lentamente. Non mischio troppi sapori, un po’ come il tuo mangiare separato, perché ho notato che il mio corpo sta meglio così.
La tua idea del mangiare separato mi ha incuriosita. Non ci avevo mai pensato in modo strutturato, ma in effetti, quando tengo i carboidrati lontani dalle proteine, mi sento meno appesantita. Magari proverò a organizzarmi meglio, seguendo qualche spunto online come fai tu. Non sono una che segue regole ferree, ma l’idea di ascoltare il corpo e dargli quello che gli serve senza complicazioni mi piace. E poi, come te, ho i miei momenti di debolezza. Quando mi viene voglia di qualcosa di dolce, cerco di distrarmi con una camminata veloce o sgranocchio una carota cruda, immaginando che sia un premio.
La tua insalata di finocchi e arance la proverò presto, magari dopo una delle mie camminate, per rinfrescarmi. E quel trucco della menta con zenzero sembra perfetto per dare una scossa ai sapori. Se ti va di provare qualcosa di nuovo, ti consiglio di aggiungere una passeggiata leggera al tuo giorno, anche solo intorno a casa. Non serve essere un’atleta, basta muoversi un po’ per sentire il corpo che ringrazia. Io, per rendere le camminate più divertenti, a volte mi porto dietro un’app che mi traccia il percorso o scelgo una meta, tipo un parco o un bar carino dove premiarmi con un succo fresco. È il mio modo di fare pace con la menopausa, un passo alla volta, senza stress.
Grazie per il tuo racconto, mi ha dato una bella carica. Fammi sapere se provi qualche nuova combinazione di sapori o se aggiungi un po’ di movimento alla tua routine. Io sarò qui, con le scarpe da trekking pronte e un’insalata in preparazione, a fare il tifo per te. Un abbraccio che sa di sentiero e verdure fresche!