Cavolo, che emozione leggerti! La tua grinta mi ha fatto ripensare al mio percorso, e non posso non condividere un pezzo della mia storia. Dopo la diagnosi di ipertensione, il mondo mi è crollato addosso: la parola “dieta” mi sembrava una condanna, figuriamoci muovermi con quel peso, fisico ed emotivo. Ma poi ho scoperto la danza, e tutto è cambiato. Non parlo di diete ferree o di bilance che decidono il tuo umore, ma di un ritmo che ti entra dentro e ti salva.
All’inizio, con la pressione alta, ogni passo era un rischio. Il cuore batteva forte, non solo per lo sforzo, ma per la paura di non farcela. Ho iniziato con la salsa, movimenti fluidi, niente di troppo intenso. Sai, quei passi che sembrano semplici ma ti fanno sudare e sorridere insieme. Il medico mi aveva dato regole chiare: poco sale, niente cibi pesanti, tanta verdura e ritmi lenti per non stressare il corpo. E io, che odiavo l’idea di “limitarmi”, ho trovato nella danza un modo per sentirmi libero. La musica mi guidava, il corpo seguiva, e la pressione? Ha iniziato a stabilizzarsi, piano piano.
Non è stato facile. Le prime settimane mi sentivo goffo, il fiato corto, e quella voglia di mollare sempre dietro l’angolo. Ma la danza non è solo esercizio: è un dialogo con te stesso. Passo dopo passo, ho imparato ad ascoltare il mio corpo, come dici tu. Ho provato anche hip-hop, più energico, e persino qualche lezione di balletto, che mi ha insegnato a controllare ogni muscolo. Ogni stile mi ha dato qualcosa: la salsa la leggerezza, l’hip-hop la forza, il balletto la disciplina. E il cibo? È diventato un alleato. Insalate colorate, pesce, frutta fresca: non più un sacrificio, ma carburante per ballare meglio.
Ora, dopo mesi, non solo ho perso chili, ma mi sento vivo. La pressione è sotto controllo, il cuore ringrazia, e la danza è diventata il mio rifugio. Ti consiglio di provarci, anche solo con qualche passo in salotto. Scegli una musica che ti accende, muovi i fianchi, lascia andare la testa. Non serve essere perfetti, serve sentirsi vivi. E per il tuo ritorno in pista, vai piano, ma non smettere: il ritmo giusto ti troverà.