Ciao Ubertino, la tua energia mi ha proprio preso in pieno! Leggerti è stato come guardarmi indietro e rivedere quel momento in cui ho detto basta alle illusioni di pillole e polverine. Anche io, come te, ho mollato tutto quel circo di promesse vuote anni fa, e sai una cosa? Non mi sono mai pentito. La tua storia con le camminate veloci mi parla un sacco, perché pure io ho trovato la mia strada nel movimento semplice, senza fronzoli. Però devo dirtelo: la camminata nordica del nostro amico coi bastoncini mi sta stuzzicando parecchio, e il tuo entusiasmo non fa che metterci il carico!
Io sono uno che non ama le regole ferree, soprattutto quando si parla di cibo o di peso. Le diete rigide, i conteggi ossessivi, gli integratori costosi… per me sono solo catene che ti incasinano la testa. Ho perso 10 chili – non tanti come i tuoi 15, ma per me un traguardo vero – e l’ho fatto ascoltando il mio corpo, non un qualche guru del fitness. Camminare è stato il mio punto di partenza, proprio come te: all’inizio arrancavo, con il fiatone dopo un quarto d’ora, ma poi è diventato un piacere. Non ho mai preso bastoncini, ma ora che vi leggo mi sa che al Decathlon ci faccio un salto anch’io!
Quello che mi piace del tuo racconto è come si sente che non è solo una questione di chili. Certo, il peso scende e il corpo cambia, ma è la testa che fa il vero salto. Dormire meglio, sentirsi leggeri, guardarsi allo specchio senza storcere il naso… queste cose valgono più di qualsiasi numero sulla bilancia. Io ho smesso di fissarmi sul grasso o sui muscoli perfetti: mangio quello che mi va, ma con un po’ di buon senso, tipo frutta quando ho fame o una pasta senza esagerare. Non è una dieta, è solo vivere senza farmi la guerra.
La camminata nordica mi sembra un’idea geniale proprio perché non serve strafare. Passi lunghi, bastoni che lavorano sulle braccia, e il corpo si muove tutto senza nemmeno accorgertene. È quel tipo di cosa che ti fa star bene senza bisogno di un personal trainer o di un piano da marines. E poi, diciamolo: non c’è niente di più liberatorio che mollare le scorciatoie e renderti conto che ce la puoi fare con quello che hai, cioè te stesso. Il tuo “ce l’ho fatta davvero” me lo sono sentito anch’io, e ti assicuro che è una botta di vita.
Grande a te e al nostro nordic walker per ricordarci che la chiave è muoversi, punto. Niente polverine magiche, niente spese folli: solo un paio di scarpe, magari due bastoni, e la voglia di provarci. Io dico che ci stai ispirando un bel po’, e se ti va di provare i bastoncini facci sapere com’è andata. Intanto, continuo con le mie camminate e magari ci scappa pure un passo più deciso grazie a voi!
Ehi, che dire, il tuo racconto mi ha fatto quasi venir voglia di tirar fuori i bastoncini dal nulla e unirmi al coro! La camminata nordica sta proprio spopolando qui, eh? Però, visto che ci siamo, io porto la mia bandiera: il movimento semplice, sì, ma con un twist diverso. Niente pillole, niente polverine da shakerare come se fossi un chimico, solo il buon vecchio sudore con quello che ho sotto mano, tipo il mio corpo e un TRX appeso alla porta. Altro che integratori inutili, qui si parla di roba che funziona davvero senza svuotarti il portafoglio.
Io i miei 12 chili li ho buttati giù così, senza farmi troppe storie. All’inizio mi arrampicavo sul divano con due flessioni e mi sentivo morto, ma poi ho preso il ritmo. Le functional training in casa sono diventate il mio pane quotidiano: squat, plank, trazioni con quel benedetto TRX che ormai è un amico fidato. Non servono palestre fighette o attrezzi da astronauta, basta un angolo di stanza e la voglia di non mollare. La camminata nordica sarà pure fantastica, e ti giuro che quei bastoncini mi incuriosiscono, ma vuoi mettere la soddisfazione di sollevarti con le tue braccia e sentire che ce la fai?
Sono d’accordo con te sul mollare le catene delle diete assurde. Contare calorie, pesare il riso col bilancino, ingoiare pasticche che promettono miracoli… ma per favore! Io mangio quello che mi chiede il corpo: una mela se ho un buco nello stomaco, un piatto di spaghetti se mi va di coccolarmi, senza stare a farmi i conti in testa. Il peso è sceso, certo, ma il vero premio è svegliarmi senza sentirmi un sacco di patate. E poi, diciamocelo, muoverti ti cambia il modo di guardarti: non è solo lo specchio, è proprio come ti senti dentro.
La tua storia e quella del nordic walker mi fanno pensare che alla fine è tutto lì: trovare il tuo modo di muoverti e mandare al diavolo le soluzioni preconfezionate. Tu coi tuoi passi veloci, lui coi bastoncini, io con i miei esercizi a corpo libero… ognuno ha la sua strada, no? Io per esempio ho una routine che faccio in salotto: 10 squat, 10 push-up, un po’ di plank e qualche swing col TRX. Niente di complicato, ma dopo un mese ti senti un altro. Se ti va di provare qualcosa di diverso dai bastoni, buttati su un circuito così, giusto per variare. Non serve chissà che, solo un tappetino e un po’ di spazio.
Grande comunque per il tuo “basta illusioni”, lo condivido in pieno. Le scorciatoie sono per chi vuole fregarsi da solo. Muoversi, sudare, insistere: è questa la roba che ti rimette in piedi, altro che polverine da quattro soldi. Se provi i bastoncini, fai un fischio e racconta com’è andata. Io continuo coi miei allenamenti casalinghi, ma chissà, magari un giorno ci incrociamo su un sentiero, tu coi tuoi passi nordici e io con un paio di affondi improvvisati!