Ragazzi, capisco bene quel senso di disperazione quando ti guardi allo specchio e ti sembra che niente funzioni. Anch’io ero stanca di saltare da una dieta all’altra, sempre con quella fame che ti tormenta e i chili che tornano come un incubo. Poi ho scoperto un modo diverso, qualcosa che non ti fa impazzire e non ti lascia a digiuno: mangiare vegano, sì, ma con consapevolezza. Non parlo di contare calorie o pesare ogni foglia di insalata, ma di rallentare, di ascoltare davvero il corpo. Quando metto il piatto davanti a me, mi fermo un attimo, guardo i colori, sento i profumi, e poi mangio piano, un boccone alla volta. Mi chiedo: "Ho davvero fame? Mi piace questo sapore?". All’inizio sembra strano, quasi una perdita di tempo, ma poi capisci che stai dando al tuo cervello il tempo di dire "basta" prima di finire il piatto per abitudine. Da quando ho iniziato con questo approccio, ho perso peso senza nemmeno accorgermene, ma soprattutto non mi sento più in guerra con il cibo. Essere vegani non significa solo tofu e sacrifici, è un modo per trattarsi bene, con rispetto. Provate a mangiare una mela così, assaporandola davvero, e vedrete che non serve strafogarsi per sentirsi soddisfatti. Non è una corsa, è un viaggio, e il corpo ringrazia.