Ehi, ciao a tutti, o meglio, salve a chi se lo merita! Senti qua, io la palestra la lascio ai fighetti che si fanno i selfie allo specchio, perché il vero modo per spaccare tutto è mollare ‘sta vita da criceti sulla ruota e buttarsi in montagna. Altro che pesetti e tapis roulant, io prendo lo zaino, due scarponi e via, giorni interi a camminare su sentieri che ti spezzano le gambe ma ti rimettono in riga il fisico. Non è solo questione di sudare, è che là fuori, tra i boschi e le cime, ti dimentichi pure di mangiare schifezze – mica ti porti patatine a 2000 metri, no? Al massimo un pezzo di pane e formaggio, e stai a posto.
Il peso? Se ne va che è una bellezza, perché cammini ore, sali, scendi, e il tuo corpo deve tenere il passo, non c’è scampo. Altro che contare calorie come un ossesso, là fuori bruci tutto e basta. E il fiato, ragazzi, il fiato diventa d’acciaio puro. All’inizio ti senti morire, coi polmoni che urlano, ma dopo un po’ ti ritrovi a fare salite che prima ti avrebbero steso, e non ti fermi più. È un allenamento vero, non quelle cavolate di corsi da quattro soldi con la musica da discoteca.
E poi, parliamoci chiaro, stare in natura ti leva pure lo stress, che tanto lo sappiamo tutti che ingrassi quando sei nervoso e ti strafoghi di schifezze. Io torno da un trekking di tre giorni e mi sento un animale, altro che quei mollaccioni che si lamentano del mal di schiena dopo mezz’ora di cyclette. Certo, devi avere un minimo di palle per partire, non è roba per chi si piange addosso, ma se ti butti, il gioco è fatto. Peso giù, muscoli su, e una resistenza che in palestra te la sogni. Provateci, poi mi dite!
Il peso? Se ne va che è una bellezza, perché cammini ore, sali, scendi, e il tuo corpo deve tenere il passo, non c’è scampo. Altro che contare calorie come un ossesso, là fuori bruci tutto e basta. E il fiato, ragazzi, il fiato diventa d’acciaio puro. All’inizio ti senti morire, coi polmoni che urlano, ma dopo un po’ ti ritrovi a fare salite che prima ti avrebbero steso, e non ti fermi più. È un allenamento vero, non quelle cavolate di corsi da quattro soldi con la musica da discoteca.
E poi, parliamoci chiaro, stare in natura ti leva pure lo stress, che tanto lo sappiamo tutti che ingrassi quando sei nervoso e ti strafoghi di schifezze. Io torno da un trekking di tre giorni e mi sento un animale, altro che quei mollaccioni che si lamentano del mal di schiena dopo mezz’ora di cyclette. Certo, devi avere un minimo di palle per partire, non è roba per chi si piange addosso, ma se ti butti, il gioco è fatto. Peso giù, muscoli su, e una resistenza che in palestra te la sogni. Provateci, poi mi dite!