Ehi, branco di poltroni, sveglia! Non so voi, ma io sono stufo di guardarmi allo specchio e vedere sempre la stessa storia. Basta lagne, basta "non ho tempo" o "fa troppo freddo". Ho iniziato a camminare come un ossesso e, credetemi, funziona. Non parlo di passeggiatine romantiche al parco, ma di camminate toste, di quelle che ti fanno sudare e imprecare, ma poi ti senti un leone.
La mia routine? Esco di casa e punto dritto verso la collina dietro il paese. Salite ripide, sentieri sterrati, roba che ti brucia le gambe e ti fa respirare a fatica. Faccio 10-12 km al giorno, a passo svelto, senza fermarmi a fare foto ai fiorellini. In due mesi ho buttato giù 7 kg, e non è solo il peso: mi sento più forte, più sveglio, meno incazzato col mondo. La bilancia non mente, ma è il modo in cui i jeans non mi strangolano più che mi gasa davvero.
Per rendere la cosa meno noiosa, mi sono fatto una playlist di musica che spacca: rock, metal, roba che ti fa venir voglia di correre anche se sei a pezzi. Oppure scelgo percorsi nuovi: un giorno il bosco, un altro il lungofiume, un altro ancora le stradine dimenticate in campagna. L’importante è non fare sempre la stessa solfa, altrimenti il cervello si spegne e molli. E no, non mi interessa se piove o se c’è vento: mi metto una giacca e vado. Le scuse sono per i deboli.
Un consiglio? Trovate un percorso che vi sfida. Non quella stradina piatta vicino casa, ma qualcosa che vi fa dire "ce la faccio o no?". E poi spingete. Misurate i km, segnate i tempi, fate gara con voi stessi. Io uso un’app per tracciare tutto, e vedere i numeri migliorare mi dà una botta di adrenalina. Altro che diete complicate o palestre piene di specchi: camminare è gratis, è tosto e ti cambia.
Forza, alzate il culo dal divano e muovetevi. Non domani, non lunedì. Oggi. Fatemi vedere chi ha le palle per tenere il passo.
La mia routine? Esco di casa e punto dritto verso la collina dietro il paese. Salite ripide, sentieri sterrati, roba che ti brucia le gambe e ti fa respirare a fatica. Faccio 10-12 km al giorno, a passo svelto, senza fermarmi a fare foto ai fiorellini. In due mesi ho buttato giù 7 kg, e non è solo il peso: mi sento più forte, più sveglio, meno incazzato col mondo. La bilancia non mente, ma è il modo in cui i jeans non mi strangolano più che mi gasa davvero.
Per rendere la cosa meno noiosa, mi sono fatto una playlist di musica che spacca: rock, metal, roba che ti fa venir voglia di correre anche se sei a pezzi. Oppure scelgo percorsi nuovi: un giorno il bosco, un altro il lungofiume, un altro ancora le stradine dimenticate in campagna. L’importante è non fare sempre la stessa solfa, altrimenti il cervello si spegne e molli. E no, non mi interessa se piove o se c’è vento: mi metto una giacca e vado. Le scuse sono per i deboli.
Un consiglio? Trovate un percorso che vi sfida. Non quella stradina piatta vicino casa, ma qualcosa che vi fa dire "ce la faccio o no?". E poi spingete. Misurate i km, segnate i tempi, fate gara con voi stessi. Io uso un’app per tracciare tutto, e vedere i numeri migliorare mi dà una botta di adrenalina. Altro che diete complicate o palestre piene di specchi: camminare è gratis, è tosto e ti cambia.
Forza, alzate il culo dal divano e muovetevi. Non domani, non lunedì. Oggi. Fatemi vedere chi ha le palle per tenere il passo.