Camminare nella natura: un modo gentile per sentirsi bene e perdere peso

eodorizzi

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno dai sentieri"! Io sono uno di quelli che non riesce a stare fermo in palestra, ma quando metto gli scarponi e parto per un trekking di qualche giorno, mi sento davvero in pace. Non so voi, ma per me camminare nella natura è un modo speciale per prendermi cura di me stesso. Non è solo questione di perdere peso – anche se, devo dirlo, tornare da un weekend in montagna e vedere la bilancia sorridermi è una gran soddisfazione! – ma di sentirsi più forti, più leggeri dentro e fuori.
Quando sei là fuori, con lo zaino in spalla e il vento che ti accompagna, non conti le calorie come faresti su un tapis roulant. Eppure, tra salite, discese e ore di cammino, il corpo lavora eccome. L’altro giorno, dopo una camminata di tre giorni tra i boschi, ho realizzato quanto mi sentissi bene: le gambe stanche ma solide, la testa libera dai pensieri pesanti. È come se ogni passo mi aiutasse a lasciare indietro un po’ di quel peso che non vedo solo allo specchio, ma che a volte sento dentro.
E poi c’è quel momento magico: arrivi in cima, ti siedi su una roccia, guardi il panorama e ti dici “ce l’ho fatta”. Non è solo una questione di chili in meno, ma di sapere che puoi farcela, che hai la forza per andare avanti. Per me, i trekking lunghi sono questo: un modo gentile per volermi bene, per tornare più in forma e, sì, anche per sentirmi un po’ più fiero di me stesso. Qualcuno di voi ha mai provato? Come vi fa sentire una bella camminata nella natura?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno dai sentieri"! Io sono uno di quelli che non riesce a stare fermo in palestra, ma quando metto gli scarponi e parto per un trekking di qualche giorno, mi sento davvero in pace. Non so voi, ma per me camminare nella natura è un modo speciale per prendermi cura di me stesso. Non è solo questione di perdere peso – anche se, devo dirlo, tornare da un weekend in montagna e vedere la bilancia sorridermi è una gran soddisfazione! – ma di sentirsi più forti, più leggeri dentro e fuori.
Quando sei là fuori, con lo zaino in spalla e il vento che ti accompagna, non conti le calorie come faresti su un tapis roulant. Eppure, tra salite, discese e ore di cammino, il corpo lavora eccome. L’altro giorno, dopo una camminata di tre giorni tra i boschi, ho realizzato quanto mi sentissi bene: le gambe stanche ma solide, la testa libera dai pensieri pesanti. È come se ogni passo mi aiutasse a lasciare indietro un po’ di quel peso che non vedo solo allo specchio, ma che a volte sento dentro.
E poi c’è quel momento magico: arrivi in cima, ti siedi su una roccia, guardi il panorama e ti dici “ce l’ho fatta”. Non è solo una questione di chili in meno, ma di sapere che puoi farcela, che hai la forza per andare avanti. Per me, i trekking lunghi sono questo: un modo gentile per volermi bene, per tornare più in forma e, sì, anche per sentirmi un po’ più fiero di me stesso. Qualcuno di voi ha mai provato? Come vi fa sentire una bella camminata nella natura?
Ehilà, compagni di sentiero, o forse meglio un "salve dal caldo soffocante"! Io sono quello che ha fatto le valigie e si è trasferito in un posto dove l’umidità ti abbraccia come un vecchio amico che non vuoi rivedere. Venendo da un clima fresco e secco, qui mi sembra di vivere dentro una pentola a pressione – sudo solo a pensare di uscire! Ma sapete una cosa? Non mi arrendo, e camminare nella natura è diventato il mio modo per combattere il caldo e, beh, anche qualche chilo di troppo.

Devo ammetterlo, all’inizio è stata dura. Scarponi ai piedi, zaino in spalla, e dopo dieci minuti mi sentivo come una fontana ambulante. Ma poi ho iniziato ad adattarmi. Ho capito che qui non si tratta solo di fare passi, ma di ascoltarli, i miei ritmi. Non conto calorie come un matematico pazzo, però il corpo lo sente: salite che ti fanno ansimare, discese che ti obbligano a controllare ogni muscolo, e l’aria pesante che quasi ti sfida a continuare. Dopo una giornata tra gli ulivi e i sentieri polverosi, torno a casa con le gambe che urlano, ma il cuore che canta.

Ho anche rivisto un po’ la dieta per questo clima assurdo. Niente piatti pesanti o roba che mi appesantisca, via libera a frutta fresca – melone e anguria sono i miei nuovi migliori amici – e tanta acqua, perché qui disidratarsi è un attimo. Le camminate le tengo per le ore meno calde, tipo all’alba, quando il sole non è ancora un nemico. E sapete quel momento che dici tu, quando arrivi in cima e ti senti invincibile? Ce l’ho anch’io! Magari non è una montagna, ma una collina che domina il mare, e mi siedo lì, sudato fradicio, con una brezza che finalmente mi dà tregua, pensando: “Ehi, sto vincendo io”.

Per me, camminare nella natura qui è un po’ come una danza col clima: devi muoverti al suo ritmo, ma alla fine sei tu che decidi il passo. Mi sta aiutando a sentirmi più leggero, non solo sulla bilancia, ma anche dentro, come se ogni goccia di sudore portasse via un pensiero inutile. Voi come fate a non mollare quando il tempo vi sfida? Avete qualche trucco per non sciogliervi o congelarvi là fuori?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno dai sentieri"! Io sono uno di quelli che non riesce a stare fermo in palestra, ma quando metto gli scarponi e parto per un trekking di qualche giorno, mi sento davvero in pace. Non so voi, ma per me camminare nella natura è un modo speciale per prendermi cura di me stesso. Non è solo questione di perdere peso – anche se, devo dirlo, tornare da un weekend in montagna e vedere la bilancia sorridermi è una gran soddisfazione! – ma di sentirsi più forti, più leggeri dentro e fuori.
Quando sei là fuori, con lo zaino in spalla e il vento che ti accompagna, non conti le calorie come faresti su un tapis roulant. Eppure, tra salite, discese e ore di cammino, il corpo lavora eccome. L’altro giorno, dopo una camminata di tre giorni tra i boschi, ho realizzato quanto mi sentissi bene: le gambe stanche ma solide, la testa libera dai pensieri pesanti. È come se ogni passo mi aiutasse a lasciare indietro un po’ di quel peso che non vedo solo allo specchio, ma che a volte sento dentro.
E poi c’è quel momento magico: arrivi in cima, ti siedi su una roccia, guardi il panorama e ti dici “ce l’ho fatta”. Non è solo una questione di chili in meno, ma di sapere che puoi farcela, che hai la forza per andare avanti. Per me, i trekking lunghi sono questo: un modo gentile per volermi bene, per tornare più in forma e, sì, anche per sentirmi un po’ più fiero di me stesso. Qualcuno di voi ha mai provato? Come vi fa sentire una bella camminata nella natura?
Ehi, buongiorno dai profumi del Mediterraneo! 😊

Capisco perfettamente quel che dici, sai? Camminare nella natura è una meraviglia, e anche io adoro sentirmi leggero dopo una bella salita! Però, devo confessare, per me il vero segreto sta nel mix: trekking e un piatto di pesce con verdure al ritorno. La dieta mediterranea è il mio alleato perfetto per godermi queste avventure senza sensi di colpa!

L’altro giorno, dopo una camminata tra gli ulivi vicino casa, mi sono fermato a preparare un’insalata di polpo con pomodorini, un filo d’olio extravergine e una spolverata di origano. Ti giuro, è come se il corpo ringraziasse doppio: le gambe stanche dal cammino e lo stomaco felice per qualcosa di sano e saporito. Non so te, ma per me mangiare così dopo una giornata all’aria aperta è un premio che vale più di qualsiasi bilancia! 🐟🍅

Camminare mi dà quella forza che dici tu, ma abbinarlo ai sapori della mia terra mi fa sentire proprio… orgoglioso, ecco. È un modo semplice per volersi bene, dentro e fuori. Tu cosa mangi dopo un trekking? Fammi sapere, magari ti rubo qualche idea! 😉
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno dai sentieri"! Io sono uno di quelli che non riesce a stare fermo in palestra, ma quando metto gli scarponi e parto per un trekking di qualche giorno, mi sento davvero in pace. Non so voi, ma per me camminare nella natura è un modo speciale per prendermi cura di me stesso. Non è solo questione di perdere peso – anche se, devo dirlo, tornare da un weekend in montagna e vedere la bilancia sorridermi è una gran soddisfazione! – ma di sentirsi più forti, più leggeri dentro e fuori.
Quando sei là fuori, con lo zaino in spalla e il vento che ti accompagna, non conti le calorie come faresti su un tapis roulant. Eppure, tra salite, discese e ore di cammino, il corpo lavora eccome. L’altro giorno, dopo una camminata di tre giorni tra i boschi, ho realizzato quanto mi sentissi bene: le gambe stanche ma solide, la testa libera dai pensieri pesanti. È come se ogni passo mi aiutasse a lasciare indietro un po’ di quel peso che non vedo solo allo specchio, ma che a volte sento dentro.
E poi c’è quel momento magico: arrivi in cima, ti siedi su una roccia, guardi il panorama e ti dici “ce l’ho fatta”. Non è solo una questione di chili in meno, ma di sapere che puoi farcela, che hai la forza per andare avanti. Per me, i trekking lunghi sono questo: un modo gentile per volermi bene, per tornare più in forma e, sì, anche per sentirmi un po’ più fiero di me stesso. Qualcuno di voi ha mai provato? Come vi fa sentire una bella camminata nella natura?
Ehi, buonasera dai sentieri o forse da un divano con una tazza in mano! 😊 Io sono uno di quelli che ormai conta più primavere che chili da perdere, e ti dico subito: la tua storia del trekking mi ha fatto venire voglia di tirare fuori le scarpe da cammino dal baule. Non sono mai stato uno da palestra – troppi specchi e troppa gente che si pavoneggia – ma la natura, quella sì che mi chiama. Camminare tra i boschi o su per una salita con il fiatone è il mio modo di prendermi cura di questo corpo che non è più un giovincello.

Hai ragione, non è solo una questione di bilancia. Certo, vedere quel numeretto scendere dopo giorni di scarponi ai piedi fa piacere, ma è tutto il resto che conta. A una certa età, il metabolismo diventa pigro come un gatto dopo pranzo, e ogni passo in salita sembra una battaglia. Però, senti le gambe che tengono, il cuore che pompa, e ti accorgi che stai vincendo tu. Io l’altro ieri ho fatto una passeggiata tranquilla vicino casa – niente di epico come il tuo trekking, sia chiaro – e sono tornato con la testa leggera e un appetito da lupo. Niente di meglio di un piatto caldo dopo, magari con un sorso di caffè nero a chiudere la giornata. ☕

Quella sensazione di “ce l’ho fatta” di cui parli la capisco bene. Non sarà una cima alpina, ma anche solo arrivare in fondo a un sentiero senza fermarmi ogni cinque minuti è una piccola vittoria. Con l’età, il corpo protesta di più: le ginocchia scricchiolano, la schiena si lamenta se lo zaino è troppo pesante. Eppure, camminare nella natura è gentile, non ti giudica, non ti chiede di correre o di sollevare pesi assurdi. Ti lascia andare al tuo ritmo, e alla fine ti senti più forte, più vivo.

Io sto provando a perdere qualche chilo per la salute – il dottore continua a brontolare sul colesterolo – e queste passeggiate mi stanno salvando. Non sono un fanatico del contare calorie, ma tra un passo e l’altro, un sorso d’acqua e magari una pausa con vista, il peso scende piano piano. Qualcuno di voi vecchietti come me ha qualche trucco per non cedere alla tentazione di una fetta di torta dopo? 😂 Camminare va bene, ma la forza di volontà a volte zoppica! Sentitevi liberi di dirmi la vostra, magari ci scappa un’idea per il prossimo giro tra i sentieri. Forza, che la natura ci aspetta! 🌳
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno dai sentieri"! Io sono uno di quelli che non riesce a stare fermo in palestra, ma quando metto gli scarponi e parto per un trekking di qualche giorno, mi sento davvero in pace. Non so voi, ma per me camminare nella natura è un modo speciale per prendermi cura di me stesso. Non è solo questione di perdere peso – anche se, devo dirlo, tornare da un weekend in montagna e vedere la bilancia sorridermi è una gran soddisfazione! – ma di sentirsi più forti, più leggeri dentro e fuori.
Quando sei là fuori, con lo zaino in spalla e il vento che ti accompagna, non conti le calorie come faresti su un tapis roulant. Eppure, tra salite, discese e ore di cammino, il corpo lavora eccome. L’altro giorno, dopo una camminata di tre giorni tra i boschi, ho realizzato quanto mi sentissi bene: le gambe stanche ma solide, la testa libera dai pensieri pesanti. È come se ogni passo mi aiutasse a lasciare indietro un po’ di quel peso che non vedo solo allo specchio, ma che a volte sento dentro.
E poi c’è quel momento magico: arrivi in cima, ti siedi su una roccia, guardi il panorama e ti dici “ce l’ho fatta”. Non è solo una questione di chili in meno, ma di sapere che puoi farcela, che hai la forza per andare avanti. Per me, i trekking lunghi sono questo: un modo gentile per volermi bene, per tornare più in forma e, sì, anche per sentirmi un po’ più fiero di me stesso. Qualcuno di voi ha mai provato? Come vi fa sentire una bella camminata nella natura?
Ehi, buongiorno dai boschi o forse da qualche sentiero polveroso! La tua storia mi ha fatto proprio pensare a quanto sia potente muoversi nella natura. Io sono uno di quelli fissati con le diete low-carb – tipo Atkins o un po’ di paleo quando mi va di fare il cavernicolo – e devo dire che il trekking lungo potrebbe essere il mio nuovo alleato segreto. Non so te, ma per me camminare ore tra alberi e rocce, con lo zaino che pesa e il fiato che ogni tanto si spezza, è un modo perfetto per far lavorare il corpo senza nemmeno accorgermene. Altro che contare calorie o stare a fissare un muro in palestra!

Io di solito sono uno che sperimenta: un mese taglio i carboidrati a zero, un altro provo a inserire solo verdure crude e proteine. Ma sai una cosa? Quando torno da una camminata come quella che descrivi tu, mi rendo conto che il movimento naturale batte tutto. Non c’è bisogno di bilanciare macronutrienti al milligrammo: il corpo si regola da solo. Dopo tre giorni in montagna, con salite che ti fanno sudare e discese che ti mettono alla prova, la bilancia scende quasi per magia. Ma non è solo quello. È come dici tu: ti senti più leggero dentro. Io lo noto soprattutto quando mangio poco o niente carboidrati durante il giorno – magari solo un po’ di noci o carne secca che mi porto dietro – e l’energia resta comunque alta. È il mio trucco: zero zuccheri, tanta natura e il gioco è fatto.

L’ultima volta che sono stato fuori, ho fatto un giro di due giorni con un amico. Solo sentieri, niente comodità, pranzo a base di uova sode e qualche fettina di salame. Tornando a casa, non solo pesavo meno, ma mi sentivo come se avessi resettato tutto: testa, corpo, tutto. È vero quel che dici sul “ce l’ho fatta”: arrivare in cima dopo ore di fatica è una botta di fiducia che nessuna dieta da sola ti dà. Secondo me, unire il low-carb al trekking è una combo micidiale: bruci grassi come un forno, tieni i muscoli svegli e non ti senti mai fiacco. Tu hai mai provato a giocare con l’alimentazione mentre cammini? Io sto pensando di spingermi oltre: magari un trekking di una settimana, solo proteine e verdure disidratate. Chissà che ne viene fuori! Fammi sapere come ti va, dai sentieri o altrove.