Camminata nordica: ma perché non corro per dimagrire?

Reducto

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare! Insomma, vedo che qui si parla di corsa e di dimagrire, e mi sono detta: perché non raccontare la mia storia con la camminata nordica? Magari qualcuno si sta chiedendo perché non corro anch’io, visto che sembra la soluzione più veloce per buttare giù i chili. Ecco, ve lo dico subito: ci ho provato, con la corsa, ma non faceva per me, e ora vi spiego.
Qualche anno fa ero proprio fuori forma, non mi piacevo, mi sentivo pesante. Tutti mi dicevano “corri, corri, è il modo migliore per dimagrire”, ma ogni volta che ci provavo finivo con le ginocchia a pezzi e il fiato corto dopo due minuti. Non so voi, ma a me sembrava di peggiorare invece che migliorare. Poi un giorno, per caso, ho visto un gruppo di persone che camminavano con questi bastoncini strani, sembravano sciatori senza neve! Mi sono incuriosita, ho cercato un po’ su internet e ho scoperto la camminata nordica, o nordic walking, come la chiamano.
All’inizio ero scettica, pensavo: ma davvero si può dimagrire solo camminando? E invece sì! Ho comprato un paio di bastoncini – niente di caro, li trovate anche a poco online o nei negozi sportivi – e ho iniziato. La tecnica non è complicata, ma ci vuole un po’ per prenderci la mano: si tratta di spingere con i bastoncini mentre cammini, usando anche le braccia, non solo le gambe. È come se tutto il corpo lavorasse insieme, ma senza quella sensazione di “sto per morire” che mi dava la corsa. Io di solito vado nei parchi vicino casa, ma va bene anche una strada tranquilla, l’importante è avere spazio per muovere i bastoncini.
La cosa bella è che non è solo questione di peso. Certo, ho perso chili – circa 8 in sei mesi, senza nemmeno star troppo attenta a quello che mangiavo – ma mi sento anche più energica, la schiena non mi fa più male come prima e persino la postura è migliorata. Dicono che con la camminata nordica si bruciano più calorie rispetto alla camminata normale, perché usi anche la parte alta del corpo, e forse è vero, non sono un’esperta di numeri, ma so che per me ha funzionato. E poi, non so voi, ma io con la corsa mi annoiavo, mentre con i bastoncini mi sembra di fare qualcosa di diverso, quasi un’avventura.
Per l’attrezzatura, oltre ai bastoncini, servono solo scarpe comode, tipo da trekking leggero, e magari dei guantini se fa freddo. Non è che devi spendere una fortuna, e questo mi piaceva: non mi sentivo obbligata a investire chissà quanto per iniziare. Però, ecco, ammetto che all’inizio mi guardavano tutti strano, qualcuno mi chiedeva pure “ma dove sono gli sci?”. Ora ci rido sopra, ma all’epoca mi imbarazzava un po’.
Insomma, non dico che la corsa sia sbagliata, per carità, se vi piace e vi fa stare bene, continuate così! Ma se come me non vi ci trovate, provate a dare una chance alla camminata nordica. Non è una gara, non devi arrivare da nessuna parte in fretta, eppure i risultati arrivano lo stesso. Che ne pensate? Qualcuno di voi l’ha mai provata o sono l’unica “pazza coi bastoncini” qui dentro?
 
Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare! Insomma, vedo che qui si parla di corsa e di dimagrire, e mi sono detta: perché non raccontare la mia storia con la camminata nordica? Magari qualcuno si sta chiedendo perché non corro anch’io, visto che sembra la soluzione più veloce per buttare giù i chili. Ecco, ve lo dico subito: ci ho provato, con la corsa, ma non faceva per me, e ora vi spiego.
Qualche anno fa ero proprio fuori forma, non mi piacevo, mi sentivo pesante. Tutti mi dicevano “corri, corri, è il modo migliore per dimagrire”, ma ogni volta che ci provavo finivo con le ginocchia a pezzi e il fiato corto dopo due minuti. Non so voi, ma a me sembrava di peggiorare invece che migliorare. Poi un giorno, per caso, ho visto un gruppo di persone che camminavano con questi bastoncini strani, sembravano sciatori senza neve! Mi sono incuriosita, ho cercato un po’ su internet e ho scoperto la camminata nordica, o nordic walking, come la chiamano.
All’inizio ero scettica, pensavo: ma davvero si può dimagrire solo camminando? E invece sì! Ho comprato un paio di bastoncini – niente di caro, li trovate anche a poco online o nei negozi sportivi – e ho iniziato. La tecnica non è complicata, ma ci vuole un po’ per prenderci la mano: si tratta di spingere con i bastoncini mentre cammini, usando anche le braccia, non solo le gambe. È come se tutto il corpo lavorasse insieme, ma senza quella sensazione di “sto per morire” che mi dava la corsa. Io di solito vado nei parchi vicino casa, ma va bene anche una strada tranquilla, l’importante è avere spazio per muovere i bastoncini.
La cosa bella è che non è solo questione di peso. Certo, ho perso chili – circa 8 in sei mesi, senza nemmeno star troppo attenta a quello che mangiavo – ma mi sento anche più energica, la schiena non mi fa più male come prima e persino la postura è migliorata. Dicono che con la camminata nordica si bruciano più calorie rispetto alla camminata normale, perché usi anche la parte alta del corpo, e forse è vero, non sono un’esperta di numeri, ma so che per me ha funzionato. E poi, non so voi, ma io con la corsa mi annoiavo, mentre con i bastoncini mi sembra di fare qualcosa di diverso, quasi un’avventura.
Per l’attrezzatura, oltre ai bastoncini, servono solo scarpe comode, tipo da trekking leggero, e magari dei guantini se fa freddo. Non è che devi spendere una fortuna, e questo mi piaceva: non mi sentivo obbligata a investire chissà quanto per iniziare. Però, ecco, ammetto che all’inizio mi guardavano tutti strano, qualcuno mi chiedeva pure “ma dove sono gli sci?”. Ora ci rido sopra, ma all’epoca mi imbarazzava un po’.
Insomma, non dico che la corsa sia sbagliata, per carità, se vi piace e vi fa stare bene, continuate così! Ma se come me non vi ci trovate, provate a dare una chance alla camminata nordica. Non è una gara, non devi arrivare da nessuna parte in fretta, eppure i risultati arrivano lo stesso. Che ne pensate? Qualcuno di voi l’ha mai provata o sono l’unica “pazza coi bastoncini” qui dentro?
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire “ben ritrovati” a chi come me bazzica questi spazi in cerca di ispirazione! La tua storia mi ha colpito, sai? Quel passaggio dalle ginocchia a pezzi alla scoperta della camminata nordica è qualcosa che mi parla da vicino. Anch’io, tempo fa, ero lì a chiedermi perché non riuscivo a correre come tutti dicevano, e oggi sono qui a dirti: hai fatto centro, altroché! La camminata nordica non è solo un’alternativa, è una rivoluzione per chi vuole stare bene senza massacrarsi.

Io sono uno di quelli che ha detto addio alla bilancia come unico giudice e ha abbracciato il benessere vero, quello che senti nelle ossa e nei muscoli. La corsa? Ci ho provato, ma tra fiatone e dolori vari ho capito che non era la mia strada. Poi è arrivata lei, la camminata nordica, e ti giuro che non torno indietro. Quei bastoncini non sono solo “strani”, come dici tu, sono un’arma segreta! Spingi, cammini, senti le braccia che lavorano insieme alle gambe, e alla fine ti rendi conto che stai scolpendo il corpo senza nemmeno accorgertene. La vita si assottiglia, la postura si raddrizza, e tutto questo senza bisogno di cronometri o gare contro te stesso.

Io ho iniziato come te, con poco: un paio di bastoncini economici e scarpe che già avevo nell’armadio. Niente spese folli, niente scuse. Esco quasi ogni giorno, spesso al tramonto nei sentieri vicino casa, e ormai è un rituale: mi metto le cuffie, scelgo una playlist che mi carica e via. Non è solo esercizio, è un momento mio, una specie di meditazione in movimento. E i risultati? Li vedo allo specchio, ma soprattutto li sento: meno chili, certo, ma anche più energia, un sonno che arriva profondo e rigenerante, e una schiena che non si lamenta più. Dicono che si brucino fino al 40% di calorie in più rispetto alla camminata normale, e io ci credo, perché il corpo lavora tutto, dalla testa ai piedi.

Poi c’è il lato pratico, che per me è fondamentale: mangio sano, sì, ma non sono uno che conta ogni grammo di cibo. La camminata nordica mi dà quel margine per godermi una pizza ogni tanto senza sensi di colpa. E vogliamo parlare della community? Qui da me c’è un gruppo che si ritrova ogni周末, e anche se all’inizio ero il tipo “faccio da solo”, ora mi piace quell’atmosfera di condivisione. Non è una competizione, è uno stile di vita, e questo per me è il vero spirito del ZOЖ – vivere bene, non solo dimagrire.

Se devo dirti una cosa, è questa: continua così e non farti scoraggiare dagli sguardi curiosi. Quei “dove sono gli sci?” li ho sentiti anch’io, ma ora sono io che sorrido, perché so cosa mi sta dando questo cammino. A chi legge e magari è tentato, dico: provateci. Non serve essere atleti, non serve strafare. Basta uscire, muovere il corpo e respirare. La camminata nordica non è una moda, è una scelta intelligente. Tu che ne pensi, sei ancora l’unica “pazza coi bastoncini” o mi fai compagnia in questa passione?
 
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Ehi, un saluto a chi passa di qui, o magari un semplice “ci si rivede” per chi, come me, si perde tra questi thread alla ricerca di un senso nel caos del dimagrimento. La tua storia, Reducto, mi ha fatto fermare un attimo. Quel tuo passaggio dalla corsa che ti spezzava al ritmo dei bastoncini mi ha ricordato che non sempre la strada più veloce è quella giusta. C’è qualcosa di profondo nella camminata nordica, qualcosa che va oltre i chili persi, e io ci vedo quasi una metafora: muovi il corpo per ritrovare te stesso, passo dopo passo.

Anch’io ho avuto i miei giorni di lotta con la corsa, quella sensazione di dover dimostrare qualcosa, a me stesso o agli altri, finendo solo per sentirmi più stanco che vivo. Poi, un po’ per caso un po’ per curiosità, ho preso in mano i bastoncini. Non è stato amore a prima vista, lo ammetto: all’inizio mi sembrava strano, quasi goffo. Ma poi ho capito. Non è solo camminare, è respirare con il corpo intero, lasciare che ogni muscolo si svegli e si tenda, come se stessi riscoprendo un equilibrio che non sapevo di aver perso. Le braccia spingono, le gambe rispondono, e il peso, quello che ti porti dentro e fuori, piano piano si scioglie.

Non sono uno da numeri o tabelle, ma ti dico quello che vedo: la pancia si ritira, le spalle si aprono, e la stanchezza diventa una compagna che non pesa. Esco spesso da solo, tra i sentieri o anche solo lungo il fiume vicino casa, e ogni volta è come un dialogo silenzioso con me stesso. Non c’è bisogno di correre, di arrivare da qualche parte in fretta. È un ritmo che ti insegna a essere presente, a sentire il calore che sale mentre il corpo lavora. Qualcuno dice che è come una sauna in movimento: sudi, elimini, ti purifichi, ma senza chiuderti in una stanza. È la natura che fa il resto.

Non fraintendermi, non sono contro la corsa, ognuno ha il suo cammino. Ma se la senti come una lotta invece che un piacere, forse vale la pena provare altro. La camminata nordica non ti chiede di essere perfetto, ti chiede solo di esserci. E i risultati arrivano, silenziosi, quasi senza che te ne accorga: meno chili, sì, ma anche una schiena che ringrazia e un’energia che non si spegne a metà giornata. Io ormai sono quello coi bastoncini che sorride agli sguardi perplessi, e non mi importa. Tu che dici, siamo in due a vedere il mondo da questa prospettiva o resto un solitario con la mia filosofia da sentiero?
 
Ciao, o forse un “bentrovato” per chi si incrocia di nuovo tra queste righe! La tua storia mi ha toccato, sai? Quel tuo passaggio dalla corsa che ti consumava alla camminata nordica che ti ha rimesso in piedi mi ha fatto riflettere. È vero, non sempre spingere al massimo è la chiave, a volte è proprio nel rallentare che si trova il senso. Mi ritrovo tanto in quello che dici: anch’io ho smesso di correre dietro a qualcosa che mi lasciava solo stanco e svuotato, e ho scoperto un modo diverso di muovermi, più mio.

Per me è iniziato tutto con l’idea di mangiare in modo più consapevole, ascoltandomi davvero, e da lì ho portato questa attenzione anche nel movimento. La camminata nordica è diventata il mio ritmo: non solo cammino, ma respiro, sento il corpo che si attiva passo dopo passo, senza fretta. È come se ogni bastoncino piantato a terra mi aiutasse a lasciare andare un po’ di quel peso che mi porto dietro, non solo quello fisico. Non tengo il conto delle calorie o dei chilometri, ma ti assicuro che il cambiamento si vede: la pancia si ammorbidisce, la postura migliora, e c’è una leggerezza che resta anche dopo.

Mi piace pensarla come una specie di danza lenta con me stesso. Esco, spesso da sola, e mi concentro su quello che provo: il terreno sotto i piedi, il suono del mio respiro, i muscoli che lavorano insieme. Non è una gara, non c’è un traguardo da inseguire. È un momento in cui mi ascolto, proprio come faccio quando decido se ho fame o se sono sazio. E i risultati? Arrivano, quasi senza rumore: meno chili, certo, ma anche più energia e una mente più calma.

Non dico che sia la strada per tutti, ognuno trova la sua. Ma se la corsa ti sembra un dovere più che una gioia, magari prova a rallentare e a prendere i bastoncini in mano. Non serve strafare, basta esserci. Io ormai sono quella che cammina coi bastoncini e un mezzo sorriso, e mi piace pensare che non sono l’unica a sentire che in questo ritmo c’è qualcosa di speciale. Che ne pensi, ti unisci al club dei lenti ma felici?
 
Ehi, bentrovata tra i bastoncini e i pensieri lenti! La tua storia mi ha fatto alzare un sopracciglio, lo ammetto: passare dalla corsa forsennata alla camminata nordica è un po’ come dire addio al caos per abbracciare una calma che quasi spaventa, no? Eppure mi ci ritrovo. Anch’io sto scendendo di peso, ma non per guardarmi allo specchio con più amore – quello è un bonus – bensì per correre meglio, più a lungo, senza sentirmi un sacco di patate al traguardo di un mara. La tua danza lenta con te stessa mi incuriosisce, però io sono ancora uno che pesta i piedi a terra, anche se con più testa di prima.

Il mio percorso è partito al contrario del tuo: prima il movimento, poi il piatto. Corro da anni, ma solo di recente ho capito che sfiancarmi non era la risposta. Ho tagliato i carboidrati inutili – addio pasta serale davanti alla tv – e ho messo più proteine e verdure, roba che mi tiene sazio senza appesantirmi. Non conto calorie, ma peso tutto, perché se non lo faccio io, chi lo fa? La bilancia scende, sì, ma quello che mi interessa è il cronometro: ogni chilo in meno è un minuto in meno sul tracciato. La camminata nordica non l’ho provata, ma quel tuo “piantare i bastoncini per lasciare andare il peso” mi ha fatto pensare. Forse è un po’ quello che faccio anch’io, solo che invece di bastoncini uso le scarpe da running e un po’ di sudore.

Mi piace il tuo approccio, quel ritmo che non urla ma si fa sentire. Io però sono ancora nel club dei “veloci ma stanchi”, anche se sto imparando a non strafare. Tipo ieri: 15 km a buon passo, ma senza morire, con una colazione post-allenamento che sembrava un premio – uova, avocado, un caffè nero come la mia anima prima di correre. La leggerezza di cui parli la capisco, ma per me arriva dopo, quando i muscoli smettono di lamentarsi e la testa si svuota. Non so se rallentare sia la mia strada – i bastoncini mi sembrano un invito a fermarmi, e io invece voglio ancora spingere. Però ti leggo e mi chiedo: e se stessi correndo troppo veloce per accorgermi di quello che mi sto portando dietro?

Provo a buttartela lì: tu coi tuoi bastoncini e il tuo mezzo sorriso, io con le mie scarpe e il fiatone, non stiamo poi cercando la stessa cosa? Un corpo che risponde, una mente che non pesa. Magari un giorno ti raggiungo su quel sentiero lento, ma per ora resto sul mio, a inseguire il prossimo traguardo. Che dici, ci si trova a metà strada?
 
Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare! Insomma, vedo che qui si parla di corsa e di dimagrire, e mi sono detta: perché non raccontare la mia storia con la camminata nordica? Magari qualcuno si sta chiedendo perché non corro anch’io, visto che sembra la soluzione più veloce per buttare giù i chili. Ecco, ve lo dico subito: ci ho provato, con la corsa, ma non faceva per me, e ora vi spiego.
Qualche anno fa ero proprio fuori forma, non mi piacevo, mi sentivo pesante. Tutti mi dicevano “corri, corri, è il modo migliore per dimagrire”, ma ogni volta che ci provavo finivo con le ginocchia a pezzi e il fiato corto dopo due minuti. Non so voi, ma a me sembrava di peggiorare invece che migliorare. Poi un giorno, per caso, ho visto un gruppo di persone che camminavano con questi bastoncini strani, sembravano sciatori senza neve! Mi sono incuriosita, ho cercato un po’ su internet e ho scoperto la camminata nordica, o nordic walking, come la chiamano.
All’inizio ero scettica, pensavo: ma davvero si può dimagrire solo camminando? E invece sì! Ho comprato un paio di bastoncini – niente di caro, li trovate anche a poco online o nei negozi sportivi – e ho iniziato. La tecnica non è complicata, ma ci vuole un po’ per prenderci la mano: si tratta di spingere con i bastoncini mentre cammini, usando anche le braccia, non solo le gambe. È come se tutto il corpo lavorasse insieme, ma senza quella sensazione di “sto per morire” che mi dava la corsa. Io di solito vado nei parchi vicino casa, ma va bene anche una strada tranquilla, l’importante è avere spazio per muovere i bastoncini.
La cosa bella è che non è solo questione di peso. Certo, ho perso chili – circa 8 in sei mesi, senza nemmeno star troppo attenta a quello che mangiavo – ma mi sento anche più energica, la schiena non mi fa più male come prima e persino la postura è migliorata. Dicono che con la camminata nordica si bruciano più calorie rispetto alla camminata normale, perché usi anche la parte alta del corpo, e forse è vero, non sono un’esperta di numeri, ma so che per me ha funzionato. E poi, non so voi, ma io con la corsa mi annoiavo, mentre con i bastoncini mi sembra di fare qualcosa di diverso, quasi un’avventura.
Per l’attrezzatura, oltre ai bastoncini, servono solo scarpe comode, tipo da trekking leggero, e magari dei guantini se fa freddo. Non è che devi spendere una fortuna, e questo mi piaceva: non mi sentivo obbligata a investire chissà quanto per iniziare. Però, ecco, ammetto che all’inizio mi guardavano tutti strano, qualcuno mi chiedeva pure “ma dove sono gli sci?”. Ora ci rido sopra, ma all’epoca mi imbarazzava un po’.
Insomma, non dico che la corsa sia sbagliata, per carità, se vi piace e vi fa stare bene, continuate così! Ma se come me non vi ci trovate, provate a dare una chance alla camminata nordica. Non è una gara, non devi arrivare da nessuna parte in fretta, eppure i risultati arrivano lo stesso. Che ne pensate? Qualcuno di voi l’ha mai provata o sono l’unica “pazza coi bastoncini” qui dentro?
 
Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare! Insomma, vedo che qui si parla di corsa e di dimagrire, e mi sono detta: perché non raccontare la mia storia con la camminata nordica? Magari qualcuno si sta chiedendo perché non corro anch’io, visto che sembra la soluzione più veloce per buttare giù i chili. Ecco, ve lo dico subito: ci ho provato, con la corsa, ma non faceva per me, e ora vi spiego.
Qualche anno fa ero proprio fuori forma, non mi piacevo, mi sentivo pesante. Tutti mi dicevano “corri, corri, è il modo migliore per dimagrire”, ma ogni volta che ci provavo finivo con le ginocchia a pezzi e il fiato corto dopo due minuti. Non so voi, ma a me sembrava di peggiorare invece che migliorare. Poi un giorno, per caso, ho visto un gruppo di persone che camminavano con questi bastoncini strani, sembravano sciatori senza neve! Mi sono incuriosita, ho cercato un po’ su internet e ho scoperto la camminata nordica, o nordic walking, come la chiamano.
All’inizio ero scettica, pensavo: ma davvero si può dimagrire solo camminando? E invece sì! Ho comprato un paio di bastoncini – niente di caro, li trovate anche a poco online o nei negozi sportivi – e ho iniziato. La tecnica non è complicata, ma ci vuole un po’ per prenderci la mano: si tratta di spingere con i bastoncini mentre cammini, usando anche le braccia, non solo le gambe. È come se tutto il corpo lavorasse insieme, ma senza quella sensazione di “sto per morire” che mi dava la corsa. Io di solito vado nei parchi vicino casa, ma va bene anche una strada tranquilla, l’importante è avere spazio per muovere i bastoncini.
La cosa bella è che non è solo questione di peso. Certo, ho perso chili – circa 8 in sei mesi, senza nemmeno star troppo attenta a quello che mangiavo – ma mi sento anche più energica, la schiena non mi fa più male come prima e persino la postura è migliorata. Dicono che con la camminata nordica si bruciano più calorie rispetto alla camminata normale, perché usi anche la parte alta del corpo, e forse è vero, non sono un’esperta di numeri, ma so che per me ha funzionato. E poi, non so voi, ma io con la corsa mi annoiavo, mentre con i bastoncini mi sembra di fare qualcosa di diverso, quasi un’avventura.
Per l’attrezzatura, oltre ai bastoncini, servono solo scarpe comode, tipo da trekking leggero, e magari dei guantini se fa freddo. Non è che devi spendere una fortuna, e questo mi piaceva: non mi sentivo obbligata a investire chissà quanto per iniziare. Però, ecco, ammetto che all’inizio mi guardavano tutti strano, qualcuno mi chiedeva pure “ma dove sono gli sci?”. Ora ci rido sopra, ma all’epoca mi imbarazzava un po’.
Insomma, non dico che la corsa sia sbagliata, per carità, se vi piace e vi fa stare bene, continuate così! Ma se come me non vi ci trovate, provate a dare una chance alla camminata nordica. Non è una gara, non devi arrivare da nessuna parte in fretta, eppure i risultati arrivano lo stesso. Che ne pensate? Qualcuno di voi l’ha mai provata o sono l’unica “pazza coi bastoncini” qui dentro?
Ehi, che bello leggere la tua storia! Mi ci rivedo un sacco, sai? Anch’io ho avuto il mio momento “niente corsa, grazie” dopo una brutta distorsione alla caviglia un paio di anni fa. L’infortunio mi ha costretto a fermarmi e, diciamo, il divano e qualche chilo di troppo sono diventati i miei nuovi amici. Però, come te, non mi sono arreso e ho trovato il mio modo per rimettermi in pista, letteralmente.

Dopo la riabilitazione, il fisioterapista mi ha consigliato di iniziare con camminate leggere, ma volevo qualcosa di più “mio”, che mi desse soddisfazione. Ho scoperto la camminata nordica grazie a un’amica e, come te, all’inizio pensavo fosse una cosa da “vecchietti”. Invece, sorpresa: è un allenamento completo! Con i bastoncini sento che lavoro ovunque, dalle braccia alle gambe, e senza stressare le articolazioni. La cosa che mi gasa di più è misurare i progressi: all’inizio facevo 2 km e tornavo a casa distrutto, ora ne faccio 6 senza problemi e il girovita sta tornando quello di un tempo. Non ho una bilancia che mi ossessiona, ma i jeans che non mi entravano più ora li chiudo senza trattenere il respiro!

Per me, la camminata nordica è un orgoglio italiano: magari non lo sapevi, ma questa disciplina ha preso piede tantissimo qui da noi, nei nostri parchi e sentieri. È come dire al mondo: “Ehi, possiamo muoverci, stare bene e goderci i nostri paesaggi senza ammazzarci di fatica!”. Continuo a farla tre volte a settimana, e ogni passo mi ricorda che sto ricostruendo me stesso, un metro alla volta. Tu come tieni traccia dei tuoi progressi? Magari hai qualche trucco da condividere!