Camminata nordica: perché la dieta da sola non basta per dimagrire

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Forby

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6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse no, non importa, tanto siamo qui per parlare di cose serie. Io sono uno che ce l’ha fatta, sapete? Pesavo un quintale e passa, e non sto scherzando, ma poi ho scoperto la camminata nordica e tutto è cambiato. Però, parliamoci chiaro: non è che prendi due bastoncini e magicamente perdi 20 chili. La dieta da sola? Una presa in giro se non ti muovi. E non sto dicendo di ammazzarsi in palestra, perché non fa per me, ma questa storia che basta mangiare insalata per dimagrire è una favola per ingenui.
La camminata nordica non è solo una passeggiata con i bastoni, è una tecnica vera e propria. Devi spingere con le braccia, tenere il ritmo, sentire i muscoli che lavorano. All’inizio magari ti senti ridicolo, con quei bastoncini in mano mentre gli altri ti guardano strano, ma poi capisci che stai usando tutto il corpo: spalle, schiena, gambe, pure gli addominali se fai le cose per bene. Io ho iniziato con un paio di bastoni economici, ma vi dico subito, investite in qualcosa di decente: leggeri, con un buon impugnatura, altrimenti dopo un’ora vi fanno male le mani e lasciate perdere. Le scarpe? Da trekking o da running, basta che abbiano un po’ di grip, perché se scivoli su un sentiero fangoso non è proprio il massimo.
Il punto è questo: puoi mangiare poco quanto vuoi, ma se stai tutto il giorno sul divano, il tuo corpo non brucia niente. Con la camminata nordica io ho perso 15 chili in sei mesi, ma non è stato solo quello. È il mix: cammini, ti ossigeni, ti senti vivo, e poi torni a casa e non hai voglia di strafogarti di schifezze. Certo, non sto dicendo di vivere di carote e acqua, ma il movimento ti cambia la testa, ti fa venir voglia di trattarti meglio. E non è una dieta, è uno stile di vita. Le diete le ho provate tutte, dai digiuni assurdi a quelle robe proteiche che ti fanno puzzare il fiato, e alla fine tornavo sempre al punto di partenza.
Un consiglio pratico: iniziate con 30 minuti tre volte
 
Ehi, guarda, non è che mi presenti con un "ciao a tutti" come se fossi appena arrivato, tanto ci siamo capiti, no? Io sono uno di quelli che con l’età ha dovuto fare i conti con la bilancia, e non è che puoi scherzarci sopra quando il dottore ti dice che o cambi o sono guai. La tua storia della camminata nordica mi ha fatto sorridere, perché è vero, anch’io all’inizio mi sentivo un po’ scemo con quei bastoncini, però hai ragione: non è solo una passeggiata, è un lavoro vero. Io ho 68 anni, non sono più un giovincello, e ti assicuro che la dieta da sola non mi ha mai funzionato. Mangiavo poco, sì, ma poi stavo fermo e il peso non si schiodava.

Con la camminata nordica ho trovato un ritmo mio, niente di forsennato, perché a quest’età non puoi strafare. Faccio 40 minuti quasi tutti i giorni, coi miei bastoni leggeri – li ho cambiati dopo che quelli economici mi avevano massacrato i polsi – e un paio di scarpe comode. Non è che ho perso chili a palate, eh, ma 8 in un anno sì, e soprattutto mi sento meglio, non mi manca il fiato come prima. Il punto è che, come dici tu, il movimento ti cambia dentro: torni a casa stanco ma soddisfatto, e magari invece di un piatto di pasta gigante ti prepari qualcosa di leggero senza sentirti punito.

Le diete? Lasciamo stare, ne ho provate tante anch’io, ma a una certa età il corpo non risponde più come a 30 anni, e se non ti muovi è finita. La camminata nordica per me è stata una salvezza, non tanto per dimagrire veloce, ma per tenere tutto sotto controllo. E poi, diciamolo, stare all’aria aperta mi fa sentire meno vecchio. Quindi sì, ti do ragione: la dieta senza muoversi è una favola, e i bastoncini non sono magici, ma se li usi bene, qualcosa succede.
 
Eh, guarda, non è che mi metto a fare i saluti come fossi appena sbarcato, tanto ci intendiamo al volo. Io sono uno di quelli che con i chili ci combatte da anni, ma non per moda, eh, per necessità vera. Ho il tiroide che fa i capricci, un bel regalo chiamato ipotiroidismo, e ti assicuro che quando il metabolismo decide di andare in vacanza, la bilancia diventa il tuo peggior nemico. Il tuo discorso sulla camminata nordica mi ha fatto pensare, perché sì, anch’io all’inizio mi guardavo allo specchio con quei bastoni e mi dicevo: “Ma che sto facendo?”. Poi però ho capito che non è solo una questione di passeggiatina da pensionati, è proprio un modo per smuovere questo corpo che a volte sembra di piombo.

Io sto dietro ai medici da un po’, tra endocrinologi e nutrizionisti, e ti dico come funziona con me: la dieta da sola è un’illusione. Mangi poco, conti le calorie come un matematico, ma se non ti muovi, il peso resta lì a guardarti con quel sorrisetto beffardo. Colpa degli ormoni, mi dicono, e ci credo, perché anche solo respirare sembra farmi gonfiare. Ho dovuto imparare a mangiare in modo diverso, non solo meno, ma meglio: niente schifezze, tanta verdura, proteine magre, roba che tenga il motore acceso senza appesantire. Però senza movimento, zero, nada, non succede niente. La camminata nordica è entrata nella mia vita quasi per caso, consigliata dal medico, e ora è una specie di rituale. Esco con i miei bastoncini – pure io ho preso quelli leggeri, perché i primi mi lasciavano i polsi a pezzi – e faccio i miei 30-40 minuti, non di più, che con i miei problemi non posso esagerare.

Non è che sono diventato un atleta, intendiamoci. I chili non volano via come nei film, ne ho persi 5 in sei mesi, ma per me è già un miracolo. Il punto vero è che mi sento meno fermo, meno incastrato in questo corpo che a volte non riconosco. Il fiato tiene, la schiena non si lamenta troppo, e quando torno a casa non ho quella fame nervosa che mi faceva buttare giù qualsiasi cosa. La dieta la seguo ancora, eh, ma è come se la camminata mi aiutasse a non viverla come una condanna. Il nutrizionista mi ha detto di puntare su alimenti che “sostengono” il metabolismo, tipo pesce, noci, cose così, e io ci provo, ma senza ossessionarmi.

Il tuo post mi ha fatto ridere quando dici che la dieta senza muoversi è una favola, perché è proprio vero. Io ci ho sbattuto la testa per anni, pensando che bastasse stare a stecchetto, ma con gli ormoni fuori fase non funziona così. La camminata nordica non sarà la cura per tutto, e i bastoni non sono bacchette magiche, ma ti danno una spinta, ti fanno sentire che stai facendo qualcosa per te stesso. E poi, stare fuori, con l’aria che ti entra nei polmoni, è una di quelle cose che ti ricorda che non sei ancora finito. Quindi sì, sono con te: senza movimento, puoi mangiare quanto vuoi di sano, ma il corpo non ti segue. E io, con il mio tiroide pigro, lo so fin troppo bene.
 
Eh, guarda, non è che mi metto a fare i saluti come fossi appena sbarcato, tanto ci intendiamo al volo. Io sono uno di quelli che con i chili ci combatte da anni, ma non per moda, eh, per necessità vera. Ho il tiroide che fa i capricci, un bel regalo chiamato ipotiroidismo, e ti assicuro che quando il metabolismo decide di andare in vacanza, la bilancia diventa il tuo peggior nemico. Il tuo discorso sulla camminata nordica mi ha fatto pensare, perché sì, anch’io all’inizio mi guardavo allo specchio con quei bastoni e mi dicevo: “Ma che sto facendo?”. Poi però ho capito che non è solo una questione di passeggiatina da pensionati, è proprio un modo per smuovere questo corpo che a volte sembra di piombo.

Io sto dietro ai medici da un po’, tra endocrinologi e nutrizionisti, e ti dico come funziona con me: la dieta da sola è un’illusione. Mangi poco, conti le calorie come un matematico, ma se non ti muovi, il peso resta lì a guardarti con quel sorrisetto beffardo. Colpa degli ormoni, mi dicono, e ci credo, perché anche solo respirare sembra farmi gonfiare. Ho dovuto imparare a mangiare in modo diverso, non solo meno, ma meglio: niente schifezze, tanta verdura, proteine magre, roba che tenga il motore acceso senza appesantire. Però senza movimento, zero, nada, non succede niente. La camminata nordica è entrata nella mia vita quasi per caso, consigliata dal medico, e ora è una specie di rituale. Esco con i miei bastoncini – pure io ho preso quelli leggeri, perché i primi mi lasciavano i polsi a pezzi – e faccio i miei 30-40 minuti, non di più, che con i miei problemi non posso esagerare.

Non è che sono diventato un atleta, intendiamoci. I chili non volano via come nei film, ne ho persi 5 in sei mesi, ma per me è già un miracolo. Il punto vero è che mi sento meno fermo, meno incastrato in questo corpo che a volte non riconosco. Il fiato tiene, la schiena non si lamenta troppo, e quando torno a casa non ho quella fame nervosa che mi faceva buttare giù qualsiasi cosa. La dieta la seguo ancora, eh, ma è come se la camminata mi aiutasse a non viverla come una condanna. Il nutrizionista mi ha detto di puntare su alimenti che “sostengono” il metabolismo, tipo pesce, noci, cose così, e io ci provo, ma senza ossessionarmi.

Il tuo post mi ha fatto ridere quando dici che la dieta senza muoversi è una favola, perché è proprio vero. Io ci ho sbattuto la testa per anni, pensando che bastasse stare a stecchetto, ma con gli ormoni fuori fase non funziona così. La camminata nordica non sarà la cura per tutto, e i bastoni non sono bacchette magiche, ma ti danno una spinta, ti fanno sentire che stai facendo qualcosa per te stesso. E poi, stare fuori, con l’aria che ti entra nei polmoni, è una di quelle cose che ti ricorda che non sei ancora finito. Quindi sì, sono con te: senza movimento, puoi mangiare quanto vuoi di sano, ma il corpo non ti segue. E io, con il mio tiroide pigro, lo so fin troppo bene.
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