Ehi kronostr, che bella energia trasmetti con il tuo pole dance! Mi ha colpito il tuo entusiasmo, e devo dire che mi ritrovo nel tuo modo di vedere il corpo come qualcosa che può sorprenderci. Anch’io, come te, sto scoprendo meraviglie in questo percorso, ma il mio viaggio è un po’ diverso, guidato dalla fede e da una scelta che sento vicina al cuore: il marathon “100 giorni senza zucchero” e una vita sempre più in armonia con ciò che il Creatore ci ha donato.
All’inizio, ti confesso, è stata dura. Le prime due settimane senza zuccheri aggiunti sono state una prova di volontà. Sentivo il corpo gridare, la testa pesante, come se mi mancasse qualcosa di essenziale. Ma, sai, ho pregato tanto, e ho capito che quella “mancanza” era solo un’illusione. Il corpo non ha bisogno di ciò che lo appesantisce, e lo spirito trova forza quando si libera. Dopo quel periodo di “lomka”, come la chiamo io, tutto è cambiato. La nebbia si è dissipata, l’energia è tornata, e ora mi sento più leggero, non solo nel corpo, ma anche nell’anima.
La cosa più sorprendente, però, è stato riscoprire i sapori. Senza zucchero, il cibo ha iniziato a parlarmi in un modo nuovo. Una mela croccante, un pomodoro maturo, persino un semplice piatto di lenticchie… è come se Dio avesse nascosto piccoli miracoli nei cibi più semplici, e io li stessi vedendo per la prima volta. Non mangio carne né derivati animali, e questa scelta mi fa sentire ancora più vicino alla natura e alla creazione. Non è solo una dieta, è un modo di onorare ciò che ci è stato dato, senza eccessi, senza artifici.
Tornando al cardio a stomaco vuoto, capisco il fascino di voler “bruciare” qualcosa, ma credo che il vero fuoco sia dentro di noi. Non serve correre affamati o spingere il corpo oltre i suoi limiti. Io, per esempio, cammino tanto, prego mentre cammino, e sento che ogni passo mi avvicina non solo alla salute, ma anche a una pace più profonda. Il pole dance che fai tu sembra avere lo stesso spirito: un movimento che celebra il corpo, non lo punisce.
Grazie per il tuo post, mi ha fatto riflettere. Continuiamo a sostenerci in questo cammino, ognuno con il suo ritmo, ma tutti con lo stesso desiderio di stare bene e vivere pienamente!