Ehi, capisco benissimo il tuo punto di vista! L’acqua può sembrare una soluzione perfetta, ma non sempre scatta la magia per tutti. Anch’io ho avuto esperienze simili, non proprio con il cardio in piscina, ma con altre tecniche che sulla carta dovevano essere la svolta. Tipo, ho provato per un po’ i massaggi drenanti e le sedute di vacuum therapy, pensando che mi avrebbero dato una spinta sia fisica che mentale. Risultato? Il corpo un po’ più leggero, forse, ma la testa… beh, quella continuava a correre come prima, senza sosta.
Quello che sto imparando, sperimentando un po’ di tutto, è che il vero cambiamento arriva quando trovi qualcosa che ti fa stare bene dentro, non solo fuori. Per te sembra essere la corsa all’aria aperta, e già questo è un bel segnale! Io, per esempio, sto provando ora con delle sessioni di body wrap, quelle con le alghe e i fanghi. Non dico che sia la cura per tutto, ma il rituale in sé mi sta aiutando a prendermi cura di me stessa in modo più consapevole, senza ossessionarmi con la bilancia. Non è fame o privazione, ma più un modo per ascoltarmi.
Il mio consiglio? Continua a cercare quello che ti accende, che sia correre, nuotare o chissà cos’altro. Ogni corpo e ogni mente rispondono a modo loro, e la chiave è non smettere di provare finché non trovi il tuo equilibrio. Tu che altre attività stai pensando di testare? Magari ci ispiriamo a vicenda!