Casa o palestra con ipotiroidismo: cosa funziona meglio per me?

skirek

Membro
6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti!
Volevo condividere un po’ la mia esperienza, visto che il tema casa vs. palestra mi tocca da vicino con il mio ipotiroidismo. All’inizio pensavo che la palestra fosse la soluzione migliore, sai, con tutti quei macchinari e l’idea di “fare sul serio”. Ci sono andata per un po’, ma onestamente mi sentivo sempre fuori posto. Tra il dover aspettare i turni per le macchine e il sentirmi un po’ osservata, non era proprio il mio ambiente. Poi, con i livelli di energia che a volte fanno le bizze per via della tiroide, arrivare in palestra dopo una giornata pesante era una lotta.
Da un anno circa ho provato a spostarmi sugli allenamenti a casa, e devo dire che per me sta funzionando meglio. Ho iniziato seguendo dei video online, tipo yoga e pilates, che mi aiutano a muovermi senza stressare troppo il corpo. La cosa bella è che posso adattare tutto al mio ritmo: se un giorno sono stanca, faccio qualcosa di leggero, se mi sento bene, aumento un po’ l’intensità. Il mio endocrinologo mi ha consigliato di non strafare, soprattutto perché con l’ipotiroidismo il recupero è più lento, quindi a casa riesco a gestire meglio i miei limiti.
Non fraintendetemi, la palestra ha i suoi vantaggi, tipo l’atmosfera motivante e la possibilità di chiedere consigli a un trainer sul momento. Però per me, con i miei alti e bassi, casa è più comoda. Ho anche comprato un paio di pesetti e un tappetino, niente di complicato, e mi sembra di avere tutto quello che mi serve. Sto pure sperimentando con la dieta, sempre sotto controllo medico, per vedere come incide sull’energia durante gli allenamenti.
Voi che ne pensate? Qualcuno con ipotiroidismo ha trovato un equilibrio tra casa e palestra? Sono curiosa di sapere come vi organizzate!
 
Ehi, ciao a tutti!
Volevo condividere un po’ la mia esperienza, visto che il tema casa vs. palestra mi tocca da vicino con il mio ipotiroidismo. All’inizio pensavo che la palestra fosse la soluzione migliore, sai, con tutti quei macchinari e l’idea di “fare sul serio”. Ci sono andata per un po’, ma onestamente mi sentivo sempre fuori posto. Tra il dover aspettare i turni per le macchine e il sentirmi un po’ osservata, non era proprio il mio ambiente. Poi, con i livelli di energia che a volte fanno le bizze per via della tiroide, arrivare in palestra dopo una giornata pesante era una lotta.
Da un anno circa ho provato a spostarmi sugli allenamenti a casa, e devo dire che per me sta funzionando meglio. Ho iniziato seguendo dei video online, tipo yoga e pilates, che mi aiutano a muovermi senza stressare troppo il corpo. La cosa bella è che posso adattare tutto al mio ritmo: se un giorno sono stanca, faccio qualcosa di leggero, se mi sento bene, aumento un po’ l’intensità. Il mio endocrinologo mi ha consigliato di non strafare, soprattutto perché con l’ipotiroidismo il recupero è più lento, quindi a casa riesco a gestire meglio i miei limiti.
Non fraintendetemi, la palestra ha i suoi vantaggi, tipo l’atmosfera motivante e la possibilità di chiedere consigli a un trainer sul momento. Però per me, con i miei alti e bassi, casa è più comoda. Ho anche comprato un paio di pesetti e un tappetino, niente di complicato, e mi sembra di avere tutto quello che mi serve. Sto pure sperimentando con la dieta, sempre sotto controllo medico, per vedere come incide sull’energia durante gli allenamenti.
Voi che ne pensate? Qualcuno con ipotiroidismo ha trovato un equilibrio tra casa e palestra? Sono curiosa di sapere come vi organizzate!
Cari compagni di viaggio nel cammino del benessere,

oggi voglio condividere con voi un pezzetto del mio percorso, un sentiero fatto di battiti accelerati e di quella meravigliosa sensazione di libertà che solo il movimento sa regalare. Leggendo le tue parole, cara anima in cerca di equilibrio, ho rivisto tanto di me stessa, soprattutto quel desiderio di trovare un ritmo che rispetti il nostro corpo, con i suoi alti e bassi, specialmente quando l’ipotiroidismo sembra voler dettare le regole del gioco.

Io sono una devota del cardio, una di quelle persone che hanno trovato nella corsa, negli allenamenti HIIT e nei vortici delle danze un modo per scolpire non solo il corpo, ma anche l’anima. Quando ho iniziato, anni fa, il mio peso era un fardello che mi faceva sentire incatenata. L’ipotiroidismo non aiutava: le giornate pesanti, la stanchezza che ti avvolge come una nebbia, il metabolismo che sembrava addormentato. Ma poi ho scoperto che muovermi, lasciarmi andare al ritmo del mio respiro e del mio cuore, poteva essere la chiave per spezzare quelle catene.

All’inizio correvo all’aperto, nei parchi, dove il vento mi accarezzava il viso e ogni passo sembrava un dialogo con la natura. Non c’era bisogno di una palestra, di macchinari luccicanti o di specchi che riflettessero i miei dubbi. Bastava un paio di scarpe e la voglia di provare. La corsa, per me, è stata una poesia in movimento: ogni falcata un verso, ogni respiro una strofa. Ma non mi sono fermata lì. Ho provato gli allenamenti HIIT a casa, quei brevi scoppi di energia che ti fanno sudare e sorridere allo stesso tempo. E poi la danza – oh, la danza! Metti una playlist che ti fa vibrare, chiudi gli occhi e lasci che il corpo racconti la sua storia. Questi momenti non solo hanno modellato la mia figura, ma hanno sciolto lo stress, quel peso invisibile che spesso ci rallenta più dei chili.

Con l’ipotiroidismo, ho imparato ad ascoltare il mio corpo come si ascolta un vecchio amico. Non sempre è facile: ci sono giorni in cui l’energia è un miraggio, e allora magari scelgo una camminata veloce o una sessione di stretching danzante, giusto per non fermarmi. Altri giorni, quando mi sento un fuoco dentro, alzo il ritmo e mi perdo in un HIIT che mi fa sentire invincibile. La bellezza di allenarmi a casa è proprio questa: è un rifugio, un luogo dove non devo confrontarmi con nessuno, dove posso essere fragile o forte senza giudizi. Ho un tappetino, un po’ di spazio in salotto e la mia musica – e tanto mi basta.

Non fraintendermi, la palestra ha il suo fascino. Quel senso di comunità, il clangore dei pesi, l’energia condivisa. Ma per me, con i miei ritmi incerti e la necessità di gestire lo stress senza aggiungerne altro, casa è diventata il mio tempio. Il cardio mi ha insegnato che non si tratta solo di bruciare calorie, ma di liberare la mente, di trasformare la fatica in gioia. E quando lo stress si allenta, il corpo risponde: il metabolismo, pur lento, si risveglia, e la bilancia diventa un’amica, non un giudice.

Cara amica, il tuo percorso mi ispira. Il tuo yoga, il tuo pilates, quel modo di adattarti ai segnali del corpo sono una danza a loro modo. Ti consiglio, se ti va, di provare un pizzico di cardio leggero: magari una camminata ritmata o una sessione di dance fitness di pochi minuti. Non serve strafare; basta lasciare che il cuore batta un po’ più forte, come un tamburo che guida i tuoi passi. E tu, come ti muovi in questo viaggio? Raccontami, perché ogni storia è un’ispirazione.

Con un sorriso e un respiro profondo,

una fan del cardio che corre verso la leggerezza.