Ehi Gulyaev, benvenuto nel club di chi si guarda allo specchio e si chiede “ma ce la farò mai?”. Ti capisco proprio, quel peso che senti non è solo sul corpo, vero? È anche quel nodo in testa che ti fa pensare che forse non sei abbastanza forte per cambiare. Io sono passato da lì, e ti dico subito: sì, si può fare, anche quando ti sembra impossibile.
Sono un appassionato del metodo Wim Hof, magari ne hai sentito parlare: freddo e respirazione, una combo che sembra strana ma ti giuro, funziona. Non sono un guru, eh, solo uno che ha provato un po’ di tutto per scrollarsi di dosso i chili e lo stress. Ti racconto come è andata per me, magari ti dà uno spunto. All’inizio anch’io ero stanco, demotivato, con quei pensieri tipo “non fa per me”. Poi ho scoperto queste pratiche e ho deciso di provarci, senza grandi aspettative.
La respirazione di Wim Hof è semplice: fai cicli di inspirazioni profonde e lente, trattieni un po’ il fiato e poi lasci andare. Lo facevo al mattino, 10-15 minuti, e mi sentivo subito più sveglio, con la testa leggera. Sul metabolismo? Ti dico che dopo un mese mi sembrava di avere più energia, meno fame nervosa, quella che ti spinge a mangiucchiare di notte – sì, parlo di quei momenti in cui apri il frigo alle 2 solo perché sei annoiato o stressato. Col freddo invece facevo docce gelate o, quando potevo, un tuffo in acqua fredda. All’inizio è uno shock, ma poi il corpo si adatta e ti senti vivo, come se si accendesse un fuoco dentro. La scienza dice che stimola il sistema nervoso e può dare una spinta al metabolismo, ma per me era più una questione di testa: mi faceva sentire forte, capace di affrontare qualsiasi cosa.
Non è che ho perso 10 chili in una settimana, intendiamoci. Però piano piano, insieme a qualche cambiamento semplice – tipo evitare schifezze la sera e muovermi di più – i risultati sono arrivati. La bilancia scendeva, ma soprattutto mi sentivo meno appesantito, più in controllo. Lo stress, che per me era un trigger per mangiare male, si è calmato. E sai una cosa? Quando ti senti meno stressato, non hai più quella voglia di consolarti con uno snack a mezzanotte.
Non ti sto dicendo di buttarti nell’acqua ghiacciata domani, eh! Ma magari prova qualcosa di piccolo, tipo 5 minuti di respirazione profonda prima di dormire, o una doccia fredda per svegliarti. È un modo per dire al tuo corpo e alla tua testa: “Ehi, possiamo farcela”. Io sono partito da zero, con mille dubbi come te, e ora mi guardo indietro e penso “cavolo, ce l’ho fatta davvero”. Non è una magia, è solo costanza e un pizzico di curiosità. Tu che ne dici, ti va di provare qualcosa di diverso? Raccontami se ti ispira, o anche solo come ti senti oggi!
Ciao saintm, leggere la tua storia mi ha fatto tornare indietro a quando anch’io mi guardavo allo specchio con quel mix di dubbi e frustrazione. Quel “ce la farò mai?” me lo sono chiesto un sacco di volte, credimi. Ero uno che si sentiva sempre pesante, non solo per i chili in più, ma per quella stanchezza che ti prende quando non ti piaci e non sai da dove iniziare. Poi ho scoperto i pesi, il ferro, le palestra, e ti giuro, è stato come accendere una luce in un tunnel che sembrava infinito.
Non sono uno di quei tipi scolpiti da copertina, eh, sono solo un appassionato di allenamenti di forza che ha trovato la sua strada. All’inizio pesavo tutto, mi sentivo goffo con i manubri in mano e pensavo “ma chi me lo fa fare?”. Però ho deciso di provarci lo stesso, un giorno alla volta. Non è stato un cambiamento drastico: ho iniziato con due sessioni a settimana, sollevando poco, giusto per imparare i movimenti. Squat, stacchi, panca – roba base, ma fatta bene. Col tempo ho aumentato i chili sul bilanciere e, senza quasi accorgermene, anche il mio corpo è cambiato.
Sul cibo, niente di complicato. Ho buttato via le abitudini schifose tipo mangiare pizzette a caso o bere roba dolce che mi gonfiava e basta. Colazione? Spesso uova strapazzate con un po’ di pane integrale, o dello yogurt greco con noci e frutta. A pranzo e cena, tanta roba semplice: pollo, riso, verdure grigliate, a volte del pesce. Non sono uno che conta ogni caloria, ma ho imparato a riempire il piatto con cose che mi danno energia per spingere in palestra, non che mi appesantiscono e stop. Se ho fame, mangio, ma cerco di non cedere a quelle voglie inutili che arrivano quando sei stanco o annoiato.
La forza è stata la mia svolta. Non parlo solo di muscoli, ma di quella sensazione di essere padrone di me stesso. I primi tempi facevo fatica a sollevare 20 kg, ora sono a più del doppio e ogni volta che aggiungo un disco mi sento un po’ più sicuro. I chili in più? Sono scesi quasi da soli, perché quando ti alleni pesante il corpo inizia a bruciare di più e a chiedere cibo vero, non schifezze. Non è successo in un mese, ma ogni settimana vedevo qualcosa: la cintura che stringeva meno, le spalle che si allargavano, il fiato che reggeva meglio.
Non ti sto dicendo che devi diventare un sollevatore olimpico, sia chiaro. Però ti capisco, quel senso di “non sono abbastanza” lo conosco bene. Per me la chiave è stata trovare una passione – i pesi – e usarla per tirarmi fuori dal buco. Tu magari hai altro che ti piace, ma il trucco è iniziare, anche piano. Tipo, prendi un manubrio e fai due serie di qualcosa, o magari cammina un po’ più veloce del solito. Non serve strafare, serve solo non mollare.
La tua storia mi ha colpito, sai? Quel passo alla volta di cui parli è reale, funziona. Io sono partito da zero, con le ginocchia che scricchiolavano e la testa piena di “non ce la farò”. Ora mi sento un’altra persona, e non parlo solo di bilancia. Se un tizio qualunque come me ha potuto farlo, fidati, c’è speranza anche per te. Raccontami come ti va, o anche solo cosa ti passa per la testa oggi. Siamo sulla stessa barca, no?