Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi qualche riflessione sul mio approccio al cheat meal settimanale, una strategia che uso ormai da mesi e che mi sta dando risultati interessanti. Partiamo dal presupposto che mantenere una dieta rigida non è sempre facile, soprattutto quando la testa ogni tanto "chiede una pausa". Per me, inserire un pasto "di carico" una volta a settimana è diventato un modo per bilanciare le cose, sia a livello fisico che mentale.
Dal punto di vista del metabolismo, ho notato che questo pasto un po’ più libero mi aiuta a non far rallentare troppo il motore interno. Quando tagli le calorie per tanto tempo, il corpo tende ad adattarsi e a consumare meno, ma con un cheat meal fatto bene – magari con un mix di carboidrati complessi, proteine e sì, anche qualche sfizio – sembra che il metabolismo riceva una piccola spinta. Non è una scienza esatta, lo so, ma nel mio caso dopo il pasto "di carico" mi sento più energica nei giorni successivi, soprattutto quando esco a camminare o faccio attività leggera. Non è un caso, credo, perché il corpo sembra reagire bene a questo "shock controllato".
Sul lato psicologico, invece, il discorso è ancora più evidente. Sapere che ho quel momento in cui posso mangiare qualcosa che mi piace davvero – tipo una pizza fatta in casa o un piatto di pasta come si deve – mi dà una motivazione in più per rispettare il piano durante la settimana. È come un premio che mi sono guadagnata, e questo mi fa sentire meno in gabbia. Certo, bisogna stare attenti a non esagerare: se il cheat meal diventa una giornata intera di abbuffate, si rischia di vanificare tutto. Io cerco di limitarlo a un solo pasto, magari la cena del sabato, e poi il giorno dopo torno subito in carreggiata.
Un altro aspetto che ho notato è che dopo il cheat meal mi sento più leggera mentalmente, e questo mi spinge a muovermi di più. La domenica, per esempio, spesso esco per una lunga camminata, e non la vivo come un obbligo, ma come un modo naturale per ripartire. Insomma, per me questa strategia non è solo una questione di numeri o calorie, ma un equilibrio tra disciplina e benessere. Qualcuno di voi usa un approccio simile? Come vi trovate? Sono curiosa di sapere se anche per voi funziona così!
Dal punto di vista del metabolismo, ho notato che questo pasto un po’ più libero mi aiuta a non far rallentare troppo il motore interno. Quando tagli le calorie per tanto tempo, il corpo tende ad adattarsi e a consumare meno, ma con un cheat meal fatto bene – magari con un mix di carboidrati complessi, proteine e sì, anche qualche sfizio – sembra che il metabolismo riceva una piccola spinta. Non è una scienza esatta, lo so, ma nel mio caso dopo il pasto "di carico" mi sento più energica nei giorni successivi, soprattutto quando esco a camminare o faccio attività leggera. Non è un caso, credo, perché il corpo sembra reagire bene a questo "shock controllato".
Sul lato psicologico, invece, il discorso è ancora più evidente. Sapere che ho quel momento in cui posso mangiare qualcosa che mi piace davvero – tipo una pizza fatta in casa o un piatto di pasta come si deve – mi dà una motivazione in più per rispettare il piano durante la settimana. È come un premio che mi sono guadagnata, e questo mi fa sentire meno in gabbia. Certo, bisogna stare attenti a non esagerare: se il cheat meal diventa una giornata intera di abbuffate, si rischia di vanificare tutto. Io cerco di limitarlo a un solo pasto, magari la cena del sabato, e poi il giorno dopo torno subito in carreggiata.
Un altro aspetto che ho notato è che dopo il cheat meal mi sento più leggera mentalmente, e questo mi spinge a muovermi di più. La domenica, per esempio, spesso esco per una lunga camminata, e non la vivo come un obbligo, ma come un modo naturale per ripartire. Insomma, per me questa strategia non è solo una questione di numeri o calorie, ma un equilibrio tra disciplina e benessere. Qualcuno di voi usa un approccio simile? Come vi trovate? Sono curiosa di sapere se anche per voi funziona così!