Ragazzi, avete mai pensato a quanto la nostra testa possa essere un alleato o un ostacolo quando si tratta di perdere peso? Non parlo solo di forza di volontà, ma di come i pensieri, le abitudini e il modo in cui vediamo noi stessi influenzano quello che finisce nel nostro piatto. È per questo che ho avuto un’idea: un challenge di gruppo, qualcosa di diverso dai soliti "mangia questo, evita quello". Qui si tratta di lavorare sulla mente per aiutare il corpo.
L’idea è semplice. Ci uniamo in un marathon di 4 settimane, dal 1° aprile. Ogni settimana avrà un tema legato alla psicologia del dimagrimento. La prima, per esempio, sarà "Consapevolezza": annoteremo non solo cosa mangiamo, ma perché lo mangiamo. Stress? Noia? Voglia di premiarci? Poi condivideremo i progressi in gruppo, senza giudizio, solo per capirci meglio. La seconda settimana sarà "Rompere le abitudini": proveremo a cambiare una piccola routine che ci porta a sgarrare, tipo mangiare davanti alla TV. La terza, "Dialogo interno": ci concentreremo su come ci parliamo quando facciamo un passo falso, trasformando i "sono un disastro" in qualcosa di più utile. L’ultima, "Obiettivi realistici": definiremo un traguardo personale che non sia solo un numero sulla bilancia.
Non serve essere perfetti, basta esserci. L’ho pensato così: ogni lunedì posto qui un riassunto delle regole della settimana e ognuno può scrivere come sta andando, cosa ha funzionato o no. Io tengo traccia dei nostri progressi collettivi: non solo chili persi, ma anche abitudini cambiate o momenti di svolta. Se siamo in tanti, possiamo dividerci in gruppetti più piccoli per seguirci meglio.
Che dite, ci state? Non è la solita dieta, ma un modo per dimagrire insieme mettendo la testa al primo posto. Fatemi sapere se vi va di provare, possiamo organizzarci nei prossimi giorni!
L’idea è semplice. Ci uniamo in un marathon di 4 settimane, dal 1° aprile. Ogni settimana avrà un tema legato alla psicologia del dimagrimento. La prima, per esempio, sarà "Consapevolezza": annoteremo non solo cosa mangiamo, ma perché lo mangiamo. Stress? Noia? Voglia di premiarci? Poi condivideremo i progressi in gruppo, senza giudizio, solo per capirci meglio. La seconda settimana sarà "Rompere le abitudini": proveremo a cambiare una piccola routine che ci porta a sgarrare, tipo mangiare davanti alla TV. La terza, "Dialogo interno": ci concentreremo su come ci parliamo quando facciamo un passo falso, trasformando i "sono un disastro" in qualcosa di più utile. L’ultima, "Obiettivi realistici": definiremo un traguardo personale che non sia solo un numero sulla bilancia.
Non serve essere perfetti, basta esserci. L’ho pensato così: ogni lunedì posto qui un riassunto delle regole della settimana e ognuno può scrivere come sta andando, cosa ha funzionato o no. Io tengo traccia dei nostri progressi collettivi: non solo chili persi, ma anche abitudini cambiate o momenti di svolta. Se siamo in tanti, possiamo dividerci in gruppetti più piccoli per seguirci meglio.
Che dite, ci state? Non è la solita dieta, ma un modo per dimagrire insieme mettendo la testa al primo posto. Fatemi sapere se vi va di provare, possiamo organizzarci nei prossimi giorni!