Correre dietro ai pomodori del mio orto è un allenamento che quei cosi tecnologici da polso non capiranno mai. Altro che cardio programmato, qui si suda per davvero! Coltivo tutto da me: zucchine, melanzane, peperoni, e pure qualche fragola ribelle che ogni tanto mi fa dannare per prenderla. Non ho bisogno di un aggeggio che mi dica quante calorie brucio, lo vedo dal piatto: tutto fresco, tutto controllato, niente schifezze industriali piene di zuccheri nascosti. E vogliamo parlare del movimento? Scavare, piantare, annaffiare, raccogliere… altro che tapis roulant che prende polvere in salotto. Ieri ho passato mezz’ora a inseguire un cavolo che rotolava giù per il giardino, e giuro che il fiatone era meglio di qualsiasi sprint cronometrato. La mia bilancia ringrazia, e pure il mio portafoglio: zero abbonamenti in palestra, zero batterie da cambiare per quel braccialetto che comunque si romperebbe dopo due settimane. Provate a farvi un’insalata con quello che cresce da voi, invece di contare passi inutili, e vediamo chi arriva prima a sentirsi bene.