Ehi, gente, qui è il pazzo che corre! Sto macinando chilometri come se non ci fosse un domani, tutto per quel maledetto maratona che mi fissa dall’orizzonte. Non è solo questione di perdere peso, ma di trasformare questo corpo in una macchina da corsa. La bilancia dice che sono sceso di 4 chili in due mesi, ma onestamente? Mi interessa di più il cronometro che il numero sui pantaloni.
Il mio piano è un caos organizzato. Al mattino mi sparo un frullato assurdo: spinaci, banana, proteine in polvere e un cucchiaio di burro di mandorle, che sembra strano ma giuro che funziona. Poi corro, ovviamente, alternando giorni lunghi a scatti che mi fanno sentire i polmoni in gola. Non proprio Tabata, ma ci siamo vicini, no? Breve, intenso, e con la lingua di fuori. A pranzo mangio riso integrale con pollo e verdure, niente di che, ma la sera… la sera è dove divento strano. Tipo ieri: ho cotto del salmone con una crosta di semi di chia e l’ho mangiato con una specie di purea di cavolfiore che sembrava un esperimento chimico. Buono, eh, ma mia madre mi ha guardato come se fossi un alieno.
Le gambe stanno cambiando, le sento più leggere, e quando faccio le salite non sembro più un trattore in panne. Però, ragazzi, la fame! A volte sogno pizze giganti che mi inseguono, ma poi penso al traguardo e stringo i denti. Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere? O magari una ricetta che non sembri uscita da un laboratorio? Condividete, che qui si corre ma si sperimenta pure!
Il mio piano è un caos organizzato. Al mattino mi sparo un frullato assurdo: spinaci, banana, proteine in polvere e un cucchiaio di burro di mandorle, che sembra strano ma giuro che funziona. Poi corro, ovviamente, alternando giorni lunghi a scatti che mi fanno sentire i polmoni in gola. Non proprio Tabata, ma ci siamo vicini, no? Breve, intenso, e con la lingua di fuori. A pranzo mangio riso integrale con pollo e verdure, niente di che, ma la sera… la sera è dove divento strano. Tipo ieri: ho cotto del salmone con una crosta di semi di chia e l’ho mangiato con una specie di purea di cavolfiore che sembrava un esperimento chimico. Buono, eh, ma mia madre mi ha guardato come se fossi un alieno.
Le gambe stanno cambiando, le sento più leggere, e quando faccio le salite non sembro più un trattore in panne. Però, ragazzi, la fame! A volte sogno pizze giganti che mi inseguono, ma poi penso al traguardo e stringo i denti. Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere? O magari una ricetta che non sembri uscita da un laboratorio? Condividete, che qui si corre ma si sperimenta pure!