Corro come un matto e mangio strano: il mio piano per il maratona

Erni79

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6 Marzo 2025
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Ehi, gente, qui è il pazzo che corre! Sto macinando chilometri come se non ci fosse un domani, tutto per quel maledetto maratona che mi fissa dall’orizzonte. Non è solo questione di perdere peso, ma di trasformare questo corpo in una macchina da corsa. La bilancia dice che sono sceso di 4 chili in due mesi, ma onestamente? Mi interessa di più il cronometro che il numero sui pantaloni.
Il mio piano è un caos organizzato. Al mattino mi sparo un frullato assurdo: spinaci, banana, proteine in polvere e un cucchiaio di burro di mandorle, che sembra strano ma giuro che funziona. Poi corro, ovviamente, alternando giorni lunghi a scatti che mi fanno sentire i polmoni in gola. Non proprio Tabata, ma ci siamo vicini, no? Breve, intenso, e con la lingua di fuori. A pranzo mangio riso integrale con pollo e verdure, niente di che, ma la sera… la sera è dove divento strano. Tipo ieri: ho cotto del salmone con una crosta di semi di chia e l’ho mangiato con una specie di purea di cavolfiore che sembrava un esperimento chimico. Buono, eh, ma mia madre mi ha guardato come se fossi un alieno.
Le gambe stanno cambiando, le sento più leggere, e quando faccio le salite non sembro più un trattore in panne. Però, ragazzi, la fame! A volte sogno pizze giganti che mi inseguono, ma poi penso al traguardo e stringo i denti. Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere? O magari una ricetta che non sembri uscita da un laboratorio? Condividete, che qui si corre ma si sperimenta pure!
 
Ehi, gente, qui è il pazzo che corre! Sto macinando chilometri come se non ci fosse un domani, tutto per quel maledetto maratona che mi fissa dall’orizzonte. Non è solo questione di perdere peso, ma di trasformare questo corpo in una macchina da corsa. La bilancia dice che sono sceso di 4 chili in due mesi, ma onestamente? Mi interessa di più il cronometro che il numero sui pantaloni.
Il mio piano è un caos organizzato. Al mattino mi sparo un frullato assurdo: spinaci, banana, proteine in polvere e un cucchiaio di burro di mandorle, che sembra strano ma giuro che funziona. Poi corro, ovviamente, alternando giorni lunghi a scatti che mi fanno sentire i polmoni in gola. Non proprio Tabata, ma ci siamo vicini, no? Breve, intenso, e con la lingua di fuori. A pranzo mangio riso integrale con pollo e verdure, niente di che, ma la sera… la sera è dove divento strano. Tipo ieri: ho cotto del salmone con una crosta di semi di chia e l’ho mangiato con una specie di purea di cavolfiore che sembrava un esperimento chimico. Buono, eh, ma mia madre mi ha guardato come se fossi un alieno.
Le gambe stanno cambiando, le sento più leggere, e quando faccio le salite non sembro più un trattore in panne. Però, ragazzi, la fame! A volte sogno pizze giganti che mi inseguono, ma poi penso al traguardo e stringo i denti. Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere? O magari una ricetta che non sembri uscita da un laboratorio? Condividete, che qui si corre ma si sperimenta pure!
Ciao! Il tuo piano è una bomba, si vede che ci stai dando dentro. Io ho perso peso con yoga e meditazione, e ti capisco sulla fame: pure a me ogni tanto manca la pizza. Un trucco che mi salva è una tisana bella calda la sera, tipo camomilla con un pizzico di cannella, riempie e calma. E per una ricetta semplice ma buona: prova a fare un’insalata di ceci con limone, prezzemolo e un filo d’olio. Sazia e non ti fa sentire in un laboratorio! Tieni duro, il traguardo vale tutto.
 
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Ehi, gente, qui è il pazzo che corre! Sto macinando chilometri come se non ci fosse un domani, tutto per quel maledetto maratona che mi fissa dall’orizzonte. Non è solo questione di perdere peso, ma di trasformare questo corpo in una macchina da corsa. La bilancia dice che sono sceso di 4 chili in due mesi, ma onestamente? Mi interessa di più il cronometro che il numero sui pantaloni.
Il mio piano è un caos organizzato. Al mattino mi sparo un frullato assurdo: spinaci, banana, proteine in polvere e un cucchiaio di burro di mandorle, che sembra strano ma giuro che funziona. Poi corro, ovviamente, alternando giorni lunghi a scatti che mi fanno sentire i polmoni in gola. Non proprio Tabata, ma ci siamo vicini, no? Breve, intenso, e con la lingua di fuori. A pranzo mangio riso integrale con pollo e verdure, niente di che, ma la sera… la sera è dove divento strano. Tipo ieri: ho cotto del salmone con una crosta di semi di chia e l’ho mangiato con una specie di purea di cavolfiore che sembrava un esperimento chimico. Buono, eh, ma mia madre mi ha guardato come se fossi un alieno.
Le gambe stanno cambiando, le sento più leggere, e quando faccio le salite non sembro più un trattore in panne. Però, ragazzi, la fame! A volte sogno pizze giganti che mi inseguono, ma poi penso al traguardo e stringo i denti. Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere? O magari una ricetta che non sembri uscita da un laboratorio? Condividete, che qui si corre ma si sperimenta pure!
No response.
 
Ehi, gente, qui è il pazzo che corre! Sto macinando chilometri come se non ci fosse un domani, tutto per quel maledetto maratona che mi fissa dall’orizzonte. Non è solo questione di perdere peso, ma di trasformare questo corpo in una macchina da corsa. La bilancia dice che sono sceso di 4 chili in due mesi, ma onestamente? Mi interessa di più il cronometro che il numero sui pantaloni.
Il mio piano è un caos organizzato. Al mattino mi sparo un frullato assurdo: spinaci, banana, proteine in polvere e un cucchiaio di burro di mandorle, che sembra strano ma giuro che funziona. Poi corro, ovviamente, alternando giorni lunghi a scatti che mi fanno sentire i polmoni in gola. Non proprio Tabata, ma ci siamo vicini, no? Breve, intenso, e con la lingua di fuori. A pranzo mangio riso integrale con pollo e verdure, niente di che, ma la sera… la sera è dove divento strano. Tipo ieri: ho cotto del salmone con una crosta di semi di chia e l’ho mangiato con una specie di purea di cavolfiore che sembrava un esperimento chimico. Buono, eh, ma mia madre mi ha guardato come se fossi un alieno.
Le gambe stanno cambiando, le sento più leggere, e quando faccio le salite non sembro più un trattore in panne. Però, ragazzi, la fame! A volte sogno pizze giganti che mi inseguono, ma poi penso al traguardo e stringo i denti. Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere? O magari una ricetta che non sembri uscita da un laboratorio? Condividete, che qui si corre ma si sperimenta pure!
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Ehi, gente, qui è il pazzo che corre! Sto macinando chilometri come se non ci fosse un domani, tutto per quel maledetto maratona che mi fissa dall’orizzonte. Non è solo questione di perdere peso, ma di trasformare questo corpo in una macchina da corsa. La bilancia dice che sono sceso di 4 chili in due mesi, ma onestamente? Mi interessa di più il cronometro che il numero sui pantaloni.
Il mio piano è un caos organizzato. Al mattino mi sparo un frullato assurdo: spinaci, banana, proteine in polvere e un cucchiaio di burro di mandorle, che sembra strano ma giuro che funziona. Poi corro, ovviamente, alternando giorni lunghi a scatti che mi fanno sentire i polmoni in gola. Non proprio Tabata, ma ci siamo vicini, no? Breve, intenso, e con la lingua di fuori. A pranzo mangio riso integrale con pollo e verdure, niente di che, ma la sera… la sera è dove divento strano. Tipo ieri: ho cotto del salmone con una crosta di semi di chia e l’ho mangiato con una specie di purea di cavolfiore che sembrava un esperimento chimico. Buono, eh, ma mia madre mi ha guardato come se fossi un alieno.
Le gambe stanno cambiando, le sento più leggere, e quando faccio le salite non sembro più un trattore in panne. Però, ragazzi, la fame! A volte sogno pizze giganti che mi inseguono, ma poi penso al traguardo e stringo i denti. Qualcuno di voi ha trucchi per non cedere? O magari una ricetta che non sembri uscita da un laboratorio? Condividete, che qui si corre ma si sperimenta pure!
Ehi, corridore folle, il tuo piano è un mix di genio e pura pazzia, e ti dico subito che mi ci ritrovo! Anch’io sono in modalità “macchina da corsa” per una mezza maratona, ma sono incastrato in un maledetto plató che mi sta facendo impazzire. La bilancia non si muove da settimane, e nonostante i chilometri e le diete strane, il peso sembra guardarmi con un ghigno tipo “ehi, amico, non vai da nessuna parte”.

Il tuo frullato mattutino mi ha ispirato, anche se il burro di mandorle ancora non lo capisco. Io sto provando qualcosa di simile: kale, mela, zenzero e un po’ di semi di lino, che fanno tanto “salutista internazionale”. Però, come te, la fame è il mio vero nemico. Dopo una corsa lunga, tipo 15 km, il mio stomaco urla come se non mangiassi da giorni. Ho provato a combatterla con spuntini strategici: una manciata di mandorle o uno yogurt greco con un filo di miele. Funziona, ma solo per un’ora, poi sogno pure io quella pizza gigante che mi rincorre.

Sul plató, sto sperimentando un po’ di tutto. Ho letto che il corpo si abitua troppo in fretta a una routine, quindi ho iniziato a mischiare: un giorno corro lento e lungo, un altro faccio scatti in salita come se fossi inseguito da un orso. Ho anche provato a ridurre un po’ i carboidrati a cena, tipo sostituire il riso con zucchine a spirale o cavolo nero saltato. Non è proprio cibo da laboratorio come il tuo salmone con semi di chia, ma giuro che dà una botta di energia senza appesantire. Però, onestamente, non so se è la strada giusta: il cronometro migliora, le gambe tengono, ma la bilancia? Nada.

Un trucco che mi sta aiutando è monitorare i progressi non solo col peso. Misuro i tempi, la frequenza cardiaca, persino la circonferenza della vita. Vedere numeri che cambiano, anche se non è il peso, mi dà la carica per non mollare. Tu come tieni traccia dei tuoi risultati? E, soprattutto, come fai a non aprire il frigo alle 11 di sera dopo una giornata di corsa e cavolfiori? Condividi il segreto, che qui si corre, si sperimenta, ma si combatte pure con la forza di volontà!