Ciao a tutti, o meglio, salve a chi legge senza credere a troppe favole dietetiche. Sono uno che segue il principio della separazione alimentare, non per qualche dogma mistico, ma perché mi sembra un modo logico per aiutare il corpo a fare il suo lavoro senza sovraccaricarlo. Niente guru, niente regole scritte su tavole sacre, solo un po’ di attenzione a come combino quello che mangio.
Veniamo al punto: il digiuno e la separazione dei cibi mi hanno sempre dato una marcia in più per perdere peso e sentirmi meno appesantito. Ieri però mi sono fermato a pensare al mio caffè nero, quel rito quotidiano che mi tiene sveglio senza troppi fronzoli. Mi sono chiesto: dove lo metto in questa faccenda della separazione? Non ha zuccheri, non ha grassi, non ha niente se non un po’ di sapore amaro che mi piace. Eppure, c’è chi dice che anche il caffè può “interferire” con il digiuno o con la digestione se preso nel momento sbagliato.
La mia idea è questa: lo bevo da solo, a stomaco vuoto, magari al mattino presto prima di qualsiasi altra cosa. Non lo mischio con pasti pieni di proteine o carboidrati, perché secondo me il corpo deve concentrarsi su una cosa alla volta. Se mangio proteine, tipo uova o carne magra, aspetto che finiscano di passare dallo stomaco prima di toccare altro. Stessa cosa con i carboidrati: una patata o un piatto di riso li tengo separati, senza aggiungerci burro o olio nello stesso momento. Il caffè nero, per me, è una specie di jolly: non rientra in nessuna categoria pesante, quindi lo uso per spezzare la giornata senza complicarmi la vita.
Qualcuno potrebbe dire che è una fissazione, ma non è questione di fede cieca. Ho provato a mischiare tutto come fanno in tanti, e mi sentivo sempre gonfio, lento, come se lo stomaco si lamentasse. Da quando separo, le cose vanno meglio, punto. Il digiuno poi è un altro pezzo del puzzle: qualche ora senza cibo, con solo acqua o caffè nero, e il corpo sembra resettarsi. Non sto qui a pregare la bilancia, ma i numeri scendono e io sto bene.
Ditemi che ne pensate, soprattutto sul caffè nero. Lo vedete come un intruso nella separazione o come un alleato? Magari qualcuno ha qualche trucco per incastrarlo ancora meglio nella giornata. Non cerco sermoni, solo idee pratiche da chi ci capisce qualcosa.
Veniamo al punto: il digiuno e la separazione dei cibi mi hanno sempre dato una marcia in più per perdere peso e sentirmi meno appesantito. Ieri però mi sono fermato a pensare al mio caffè nero, quel rito quotidiano che mi tiene sveglio senza troppi fronzoli. Mi sono chiesto: dove lo metto in questa faccenda della separazione? Non ha zuccheri, non ha grassi, non ha niente se non un po’ di sapore amaro che mi piace. Eppure, c’è chi dice che anche il caffè può “interferire” con il digiuno o con la digestione se preso nel momento sbagliato.
La mia idea è questa: lo bevo da solo, a stomaco vuoto, magari al mattino presto prima di qualsiasi altra cosa. Non lo mischio con pasti pieni di proteine o carboidrati, perché secondo me il corpo deve concentrarsi su una cosa alla volta. Se mangio proteine, tipo uova o carne magra, aspetto che finiscano di passare dallo stomaco prima di toccare altro. Stessa cosa con i carboidrati: una patata o un piatto di riso li tengo separati, senza aggiungerci burro o olio nello stesso momento. Il caffè nero, per me, è una specie di jolly: non rientra in nessuna categoria pesante, quindi lo uso per spezzare la giornata senza complicarmi la vita.
Qualcuno potrebbe dire che è una fissazione, ma non è questione di fede cieca. Ho provato a mischiare tutto come fanno in tanti, e mi sentivo sempre gonfio, lento, come se lo stomaco si lamentasse. Da quando separo, le cose vanno meglio, punto. Il digiuno poi è un altro pezzo del puzzle: qualche ora senza cibo, con solo acqua o caffè nero, e il corpo sembra resettarsi. Non sto qui a pregare la bilancia, ma i numeri scendono e io sto bene.
Ditemi che ne pensate, soprattutto sul caffè nero. Lo vedete come un intruso nella separazione o come un alleato? Magari qualcuno ha qualche trucco per incastrarlo ancora meglio nella giornata. Non cerco sermoni, solo idee pratiche da chi ci capisce qualcosa.