Digiuno intermittente 16/8: come faccio a gestire cene con amici e famiglia?

Gupi Kaowiec

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "aiuto, sono nei guai"? Non so bene come iniziare, ma ci provo. Io sono uno di quelli che ha perso peso con il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e devo dire che ha funzionato alla grande per me – meno 12 chili in sei mesi, niente male, no? Però, ecco, ora mi ritrovo in una situazione che mi sta mandando in tilt: le cene con amici e famiglia. Voi come fate?
Allora, vi spiego un po’ come funziona per me. Di solito faccio il digiuno dalle 20:00 alle 12:00 del giorno dopo, quindi mangio dalle 12:00 alle 20:00. Durante la giornata è tutto sotto controllo: pranzo leggero, magari un’insalata con del pollo o del pesce, uno spuntino verso le 16:00 tipo yogurt greco o una manciata di mandorle, e poi cena presto, verso le 19:00. Fin qui tutto ok, mi sono abituato e il mio corpo ringrazia. Ma poi arriva il weekend, o una cena improvvisa con i miei suoceri, e lì crolla tutto. L’altra sera, per esempio, mi sono ritrovato a casa di amici: aperitivo alle 19:30, pizza alle 20:30, e un tiramisù che mi guardava storto alle 21:00. Come si fa a dire di no? Non voglio mica passare per quello strano che sta lì a contare le ore!
Ho provato a spostare la finestra di mangiare, tipo dalle 14:00 alle 22:00, per adattarmi, ma poi mi sento fuori ritmo per giorni. Oppure salto il digiuno per una sera, ma dopo mi sento in colpa e mi sembra di aver buttato via tutto il lavoro fatto. Non so, forse sto esagerando, ma vorrei trovare un modo per godermi queste serate senza mandare all’aria il mio 16/8. Qualcuno di voi ha qualche trucco? Tipo, cosa mangiate prima di uscire per non arrivare affamati? O come spiegate agli altri che non mangiate dopo un certo orario senza sembrare asociali?
Un’altra cosa che mi manda in confusione è quando mia madre insiste con il “ma dai, un piatto di lasagne non ti fa niente”. E io che cerco di dire no, ma poi cedo perché, beh, sono lasagne! Insomma, sto cercando un equilibrio, ma mi sa che sto facendo un casino. Se avete idee o esperienze, vi leggo volentieri, perché io mi sento un po’ perso! Grazie mille comunque, questo forum mi sta dando un sacco di spunti.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "aiuto, sono nei guai"? Non so bene come iniziare, ma ci provo. Io sono uno di quelli che ha perso peso con il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e devo dire che ha funzionato alla grande per me – meno 12 chili in sei mesi, niente male, no? Però, ecco, ora mi ritrovo in una situazione che mi sta mandando in tilt: le cene con amici e famiglia. Voi come fate?
Allora, vi spiego un po’ come funziona per me. Di solito faccio il digiuno dalle 20:00 alle 12:00 del giorno dopo, quindi mangio dalle 12:00 alle 20:00. Durante la giornata è tutto sotto controllo: pranzo leggero, magari un’insalata con del pollo o del pesce, uno spuntino verso le 16:00 tipo yogurt greco o una manciata di mandorle, e poi cena presto, verso le 19:00. Fin qui tutto ok, mi sono abituato e il mio corpo ringrazia. Ma poi arriva il weekend, o una cena improvvisa con i miei suoceri, e lì crolla tutto. L’altra sera, per esempio, mi sono ritrovato a casa di amici: aperitivo alle 19:30, pizza alle 20:30, e un tiramisù che mi guardava storto alle 21:00. Come si fa a dire di no? Non voglio mica passare per quello strano che sta lì a contare le ore!
Ho provato a spostare la finestra di mangiare, tipo dalle 14:00 alle 22:00, per adattarmi, ma poi mi sento fuori ritmo per giorni. Oppure salto il digiuno per una sera, ma dopo mi sento in colpa e mi sembra di aver buttato via tutto il lavoro fatto. Non so, forse sto esagerando, ma vorrei trovare un modo per godermi queste serate senza mandare all’aria il mio 16/8. Qualcuno di voi ha qualche trucco? Tipo, cosa mangiate prima di uscire per non arrivare affamati? O come spiegate agli altri che non mangiate dopo un certo orario senza sembrare asociali?
Un’altra cosa che mi manda in confusione è quando mia madre insiste con il “ma dai, un piatto di lasagne non ti fa niente”. E io che cerco di dire no, ma poi cedo perché, beh, sono lasagne! Insomma, sto cercando un equilibrio, ma mi sa che sto facendo un casino. Se avete idee o esperienze, vi leggo volentieri, perché io mi sento un po’ perso! Grazie mille comunque, questo forum mi sta dando un sacco di spunti.
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "aiuto, sono nei guai"? Non so bene come iniziare, ma ci provo. Io sono uno di quelli che ha perso peso con il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e devo dire che ha funzionato alla grande per me – meno 12 chili in sei mesi, niente male, no? Però, ecco, ora mi ritrovo in una situazione che mi sta mandando in tilt: le cene con amici e famiglia. Voi come fate?
Allora, vi spiego un po’ come funziona per me. Di solito faccio il digiuno dalle 20:00 alle 12:00 del giorno dopo, quindi mangio dalle 12:00 alle 20:00. Durante la giornata è tutto sotto controllo: pranzo leggero, magari un’insalata con del pollo o del pesce, uno spuntino verso le 16:00 tipo yogurt greco o una manciata di mandorle, e poi cena presto, verso le 19:00. Fin qui tutto ok, mi sono abituato e il mio corpo ringrazia. Ma poi arriva il weekend, o una cena improvvisa con i miei suoceri, e lì crolla tutto. L’altra sera, per esempio, mi sono ritrovato a casa di amici: aperitivo alle 19:30, pizza alle 20:30, e un tiramisù che mi guardava storto alle 21:00. Come si fa a dire di no? Non voglio mica passare per quello strano che sta lì a contare le ore!
Ho provato a spostare la finestra di mangiare, tipo dalle 14:00 alle 22:00, per adattarmi, ma poi mi sento fuori ritmo per giorni. Oppure salto il digiuno per una sera, ma dopo mi sento in colpa e mi sembra di aver buttato via tutto il lavoro fatto. Non so, forse sto esagerando, ma vorrei trovare un modo per godermi queste serate senza mandare all’aria il mio 16/8. Qualcuno di voi ha qualche trucco? Tipo, cosa mangiate prima di uscire per non arrivare affamati? O come spiegate agli altri che non mangiate dopo un certo orario senza sembrare asociali?
Un’altra cosa che mi manda in confusione è quando mia madre insiste con il “ma dai, un piatto di lasagne non ti fa niente”. E io che cerco di dire no, ma poi cedo perché, beh, sono lasagne! Insomma, sto cercando un equilibrio, ma mi sa che sto facendo un casino. Se avete idee o esperienze, vi leggo volentieri, perché io mi sento un po’ perso! Grazie mille comunque, questo forum mi sta dando un sacco di spunti.
Ehi, capisco perfettamente il tuo dramma, sembra di guardarmi allo specchio! Le cene con amici e famiglia sono una specie di campo minato quando sei nel pieno di un percorso come il 16/8, e ti giuro, anche io ogni tanto mi sento come se stessi giocando a scacchi con il mio stomaco e le aspettative degli altri.

Parto col dirti che per me i fitness marathon online sono stati una salvezza, non solo per il peso (ho perso 8 chili in 4 mesi, mica bruscolini!), ma proprio per la mentalità. Quelle sfide mi hanno insegnato a pianificare, a essere flessibile e, soprattutto, a non sentirmi in colpa se ogni tanto "sforo". Ti racconto come gestisco io situazioni come le tue, sperando possa esserti utile.

Quando so che c’è una cena in arrivo, tipo il classico sabato sera con gli amici o la domenica dai parenti, cerco di prepararmi come se fosse una gara. Non nel senso di privarmi di tutto, ma di arrivare pronto. Per esempio, se la cena è alle 20:30, sposto la mia finestra del 16/8 un po’ più tardi, tipo 13:00-21:00, così ho un margine per godermi la serata senza strafare. Prima di uscire, faccio uno spuntino strategico verso le 16:00 o 17:00: di solito un uovo sodo con un po’ di avocado o una fetta di pane integrale con del burro di mandorle. È leggero, mi riempie e mi evita di arrivare al tavolo con la fame da lupo che mi farebbe divorare anche i tovaglioli.

Sulle lasagne di tua madre… oh, ti capisco! Mia zia fa una parmigiana che è praticamente un ricatto emotivo. Quello che faccio io è provare a gestire le porzioni: prendo una piccola quantità, la gusto lentamente, e magari mi concentro più sul contorno, tipo verdure grigliate, per riempire il piatto senza esagerare. Non sempre ci riesco, eh, ma almeno non mi sento come se avessi tradito me stesso. E poi, cerco di ricordarmi che una serata non rovina tutto: il 16/8 funziona perché è una media, non una legge scolpita nella pietra.

Parlare con gli altri del digiuno è un’altra bella gatta da pelare. Io ho smesso di spiegare i dettagli, perché sennò finisco sempre in discussioni tipo “ma non è meglio mangiare poco e spesso?”. Ora dico solo “sto seguendo una cosa che mi fa stare bene, magari dopo ti racconto” e cambio discorso. Con gli amici più stretti, invece, sono sincero: dico che sto provando a essere costante, ma che non voglio rinunciare a stare con loro. Di solito capiscono, e magari ti offrono pure un’insalata invece di spingerti verso il terzo pezzo di pizza.

Un trucco che ho rubato da un marathon è il “recupero attivo”. Se una sera esagero o mangio fuori finestra, il giorno dopo non mi punisco saltando pasti, ma magari faccio una camminata lunga o un allenamento leggero e tengo la finestra del digiuno un po’ più stretta, tipo 18:6, per sentirmi di nuovo in pista. È come premere un tasto reset senza drammi.

Il punto, credo, è trovare un tuo ritmo anche in queste situazioni sociali. Per me i marathon mi motivano perché c’è sempre qualcuno che posta un’idea nuova o racconta di come ha superato una serata difficile, e mi ricorda che non sono solo in questa battaglia. Tu magari prova a vedere le cene come una sfida del tuo percorso, non come un ostacolo: pianifica, gusta, e poi torna in pista senza guardarti indietro. Non sei perso, stai solo cercando il tuo equilibrio, e già questo è un bel passo avanti! Tu come pensi di affrontare la prossima cena? Io sono curioso di sapere come va!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "aiuto, sono nei guai"? Non so bene come iniziare, ma ci provo. Io sono uno di quelli che ha perso peso con il digiuno intermittente, il famoso 16/8, e devo dire che ha funzionato alla grande per me – meno 12 chili in sei mesi, niente male, no? Però, ecco, ora mi ritrovo in una situazione che mi sta mandando in tilt: le cene con amici e famiglia. Voi come fate?
Allora, vi spiego un po’ come funziona per me. Di solito faccio il digiuno dalle 20:00 alle 12:00 del giorno dopo, quindi mangio dalle 12:00 alle 20:00. Durante la giornata è tutto sotto controllo: pranzo leggero, magari un’insalata con del pollo o del pesce, uno spuntino verso le 16:00 tipo yogurt greco o una manciata di mandorle, e poi cena presto, verso le 19:00. Fin qui tutto ok, mi sono abituato e il mio corpo ringrazia. Ma poi arriva il weekend, o una cena improvvisa con i miei suoceri, e lì crolla tutto. L’altra sera, per esempio, mi sono ritrovato a casa di amici: aperitivo alle 19:30, pizza alle 20:30, e un tiramisù che mi guardava storto alle 21:00. Come si fa a dire di no? Non voglio mica passare per quello strano che sta lì a contare le ore!
Ho provato a spostare la finestra di mangiare, tipo dalle 14:00 alle 22:00, per adattarmi, ma poi mi sento fuori ritmo per giorni. Oppure salto il digiuno per una sera, ma dopo mi sento in colpa e mi sembra di aver buttato via tutto il lavoro fatto. Non so, forse sto esagerando, ma vorrei trovare un modo per godermi queste serate senza mandare all’aria il mio 16/8. Qualcuno di voi ha qualche trucco? Tipo, cosa mangiate prima di uscire per non arrivare affamati? O come spiegate agli altri che non mangiate dopo un certo orario senza sembrare asociali?
Un’altra cosa che mi manda in confusione è quando mia madre insiste con il “ma dai, un piatto di lasagne non ti fa niente”. E io che cerco di dire no, ma poi cedo perché, beh, sono lasagne! Insomma, sto cercando un equilibrio, ma mi sa che sto facendo un casino. Se avete idee o esperienze, vi leggo volentieri, perché io mi sento un po’ perso! Grazie mille comunque, questo forum mi sta dando un sacco di spunti.
Ehi, capisco perfettamente il tuo "aiuto, sono nei guai"! Il digiuno intermittente 16/8 è una bomba quando tutto fila liscio, ma le cene con amici e famiglia sono proprio il test supremo, vero? Ti racconto come ho imparato a gestire queste situazioni senza sentirmi né un alieno né uno che ha buttato via tutto.

Prima di tutto, complimenti per i -12 chili, è un super risultato! Per le serate fuori, il mio trucco è prepararmi prima, sia mentalmente che con lo stomaco. Se so che andrò a una cena, cerco di fare un pranzo un po’ più sostanzioso ma sempre sano, tipo una bowl con quinoa, verdure grigliate e una proteina magra. Questo mi aiuta ad arrivare alla cena meno affamato, così non mi butto su tutto quello che vedo. Un’altra cosa che faccio è bere un bel bicchiere d’acqua con una fettina di limone prima di uscire: riempie un po’ e mi dà quella sensazione di "sto già facendo qualcosa di buono per me".

Per le cene stesse, io punto sulla strategia del "primo sì, poi no". Mi spiego: se c’è un aperitivo, prendo qualcosa di leggero, tipo olive o verdure crude, e lascio stare patatine o stuzzichini fritti. Poi a tavola scelgo una porzione normale di quello che mi piace di più (sì, anche la pizza!) e cerco di mangiare lentamente, godendomela. Per il dolce, se proprio non resisto, ne prendo un cucchiaino, ma di solito dico che sono pieno e passo. Non è sempre facile, soprattutto con le lasagne di mamma, lo so! In quei casi, io provo a dire qualcosa tipo: “Grazie, è fantastico, ma sto cercando di stare attento, magari ne prendo un pezzetto domani”. Così non sembro scortese, ma resto fermo.

Spostare la finestra di mangiare ogni tanto può funzionare, ma come dici tu, sballa il ritmo. Io cerco di farlo solo in casi estremi e poi torno subito al mio 12:00-20:00. Un altro consiglio è coinvolgere gli altri: a volte spiego brevemente il 16/8, tipo “sto seguendo un ritmo che mi fa sentire bene, mangio fino a una certa ora”. La maggior parte delle persone è curiosa e non insiste. E se proprio c’è il tiramisù che ti fissa, ricordati che una serata non rovina tutto. Il segreto è tornare in pista il giorno dopo senza sensi di colpa.

Un’ultima cosa che mi ha aiutato è avere sempre in casa qualcosa di sano e veloce per i giorni dopo le cene, tipo un frullato verde o una zuppa pronta. Così, anche se sgarro un po’, il giorno dopo mi rimetto in carreggiata senza stress. Dai, vedrai che troverai il tuo equilibrio! Raccontaci come va, sono curioso di sapere come gestisci la prossima cena!
 
Ehi Gupi, mi hai fatto ridere con quel “tiramisù che mi guardava storto”! Sembra una scena da film, vero? Tipo te contro il dolce, con la musica drammatica in sottofondo. Comunque, ti capisco al 100%: il 16/8 è una passeggiata finché non arriva il weekend con cene, suoceri e lasagne che ti chiamano per nome. Io sono in modalità “preparazione fotoshoot” – ogni tot settimane mi faccio delle foto per vedere i progressi, e quelle immagini sono la mia spinta per non mollare. Ti racconto come sopravvivo alle serate sociali senza mandare tutto a rotoli.

Prima di tutto, grande per i tuoi 12 chili in meno, sei un mito! Per le cene, il mio mantra è: preparazione, strategia e zero drammi. Se so che esco, il pranzo lo faccio bello carico ma intelligente: magari un piatto con riso integrale, tacchino e un sacco di verdure colorate, che mi sazia senza appesantirmi. Un’oretta prima di uscire, mi bevo una tisana o un’acqua frizzante con un po’ di menta, così mi sento già “a posto” e non arrivo alla cena come se non mangiassi da giorni. Questo mi salva dal lanciarmi sugli stuzzichini dell’aperitivo come se fossero l’ultima cosa sulla terra.

Quando sono lì, cerco di fare scelte furbe senza sembrare il tipo che vive con il cronometro. Per esempio, se c’è pizza, prendo una fetta di margherita o con verdure, la gusto piano piano e magari aggiungo un’insalata come contorno per riempirmi. Se spuntano patatine o fritti, faccio finta di niente e mi concentro sulla chiacchiera. Per i dolci, ho imparato a dire: “Wow, sembra buonissimo, ma sono a tappo, magari lo provo un’altra volta”. Funziona con quasi tutto, anche con le lasagne di tua mamma! Con i parenti, a volte dico: “Sai, sto seguendo una cosa che mi fa stare da dio, ma tranquilla, il tuo piatto lo assaggio domani a pranzo”. Così non passo per quello che snobba il cibo e tengo il mio 16/8 in pista.

Spostare la finestra ogni tanto ci sta, ma pure a me scombussola tutto, quindi lo faccio solo se proprio non c’è scelta, tipo una cena importante. Però il giorno dopo torno subito al mio solito 12:00-20:00, e mi aiuta avere in frigo roba pronta, tipo un’insalata di ceci o un hummus con carote, per ripartire senza pensarci troppo. E sai una cosa? Le foto che faccio ogni mese mi ricordano perché lo faccio: vedere il corpo che cambia è una botta di motivazione pazzesca. Anche se sgarro una sera, non è la fine del mondo, basta non farla diventare un’abitudine.

Un trucco che uso per non sentirmi asociale è parlare del 16/8 come se fosse una cosa figa, tipo: “Sto provando questo ritmo, mi dà un’energia pazzesca, ma dopo le 20:00 il mio stomaco va in pausa”. La gente di solito è incuriosita, e qualcuno magari ti chiede pure consigli! E se il tiramisù ti fissa ancora, concediti un morso e poi passa oltre: una serata non cancella sei mesi di progressi. Dai, raccontaci come va alla prossima cena, sono sicura che troverai il tuo modo per spaccare!