Dimagrire con i bimbi e il lavoro: i miei trucchi per farcela e aiutare gli altri

wojtas1246

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti al caos quotidiano"! Sono una mamma di due bimbi scatenati e lavoro full-time, quindi so bene quanto sia dura trovare il tempo per sé stessi, figuriamoci per dimagrire. Eppure, ce la sto facendo, piano piano, e voglio condividere con voi quello che mi sta aiutando, sperando che possa essere utile a qualcuno là fuori nella stessa barca.
La mia giornata inizia presto, troppo presto direi, con i bimbi che sembrano avere pile infinite. Tra pappe, zaini da preparare e corse per arrivare in ufficio, ho capito che se voglio ritagliarmi del tempo per me, devo essere furba. Uno dei miei trucchi è sfruttare i momenti "morti". Ad esempio, mentre aspetto che la pasta cuocia, faccio qualche squat o saltelli sul posto. Non è una palestra, ma credetemi, 10 minuti così al giorno fanno la differenza. Oppure, quando porto i bimbi al parco, invece di stare seduta sulla panchina a guardarli, cammino veloce intorno all’area giochi. Loro si divertono, io mi muovo, e alla fine siamo tutti più contenti.
Per il mangiare, ho dovuto semplificare. Non ho tempo per ricette elaborate, quindi punto su cose veloci ma sane. Preparo la sera prima un’insalatona gigante con quello che ho in frigo – verdure, un po’ di tonno o feta, qualche noce – e la divido in porzioni per me e mio marito. Così a pranzo non cedo alla tentazione del panino al bar sotto l’ufficio. E per i bimbi? A volte coinvolgo anche loro: gli faccio tagliare (con coltelli di plastica, ovviamente!) qualche verdura per la cena. È un modo per stare insieme e insegnargli qualcosa di buono.
Le mattine sono un delirio, ma ho trovato un altro trucco: mi alleno con i bimbi. Sì, avete letto bene! Facciamo mini-circuiti in salotto: loro adorano saltare e fare le capriole, e io infilo qualche plank o affondi mentre li guardo. Ridono come matti quando cado stremata sul tappeto, e io mi sento meno in colpa per non essere in palestra. Non è perfetto, ma è reale, e per me funziona.
Il punto, credo, è non cercare la perfezione, ma incastrare quello che si può dove si può. Non ho più 20 anni e zero responsabilità, e va bene così. Dimagrire con i bimbi e il lavoro è una maratona, non uno sprint, e ogni piccolo passo conta. Spero che qualcuno di voi trovi ispirazione in queste cosine che faccio, e se avete altri consigli da condividere, sono tutta orecchie! Forza, ce la possiamo fare insieme!
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti al caos quotidiano"! Sono una mamma di due bimbi scatenati e lavoro full-time, quindi so bene quanto sia dura trovare il tempo per sé stessi, figuriamoci per dimagrire. Eppure, ce la sto facendo, piano piano, e voglio condividere con voi quello che mi sta aiutando, sperando che possa essere utile a qualcuno là fuori nella stessa barca.
La mia giornata inizia presto, troppo presto direi, con i bimbi che sembrano avere pile infinite. Tra pappe, zaini da preparare e corse per arrivare in ufficio, ho capito che se voglio ritagliarmi del tempo per me, devo essere furba. Uno dei miei trucchi è sfruttare i momenti "morti". Ad esempio, mentre aspetto che la pasta cuocia, faccio qualche squat o saltelli sul posto. Non è una palestra, ma credetemi, 10 minuti così al giorno fanno la differenza. Oppure, quando porto i bimbi al parco, invece di stare seduta sulla panchina a guardarli, cammino veloce intorno all’area giochi. Loro si divertono, io mi muovo, e alla fine siamo tutti più contenti.
Per il mangiare, ho dovuto semplificare. Non ho tempo per ricette elaborate, quindi punto su cose veloci ma sane. Preparo la sera prima un’insalatona gigante con quello che ho in frigo – verdure, un po’ di tonno o feta, qualche noce – e la divido in porzioni per me e mio marito. Così a pranzo non cedo alla tentazione del panino al bar sotto l’ufficio. E per i bimbi? A volte coinvolgo anche loro: gli faccio tagliare (con coltelli di plastica, ovviamente!) qualche verdura per la cena. È un modo per stare insieme e insegnargli qualcosa di buono.
Le mattine sono un delirio, ma ho trovato un altro trucco: mi alleno con i bimbi. Sì, avete letto bene! Facciamo mini-circuiti in salotto: loro adorano saltare e fare le capriole, e io infilo qualche plank o affondi mentre li guardo. Ridono come matti quando cado stremata sul tappeto, e io mi sento meno in colpa per non essere in palestra. Non è perfetto, ma è reale, e per me funziona.
Il punto, credo, è non cercare la perfezione, ma incastrare quello che si può dove si può. Non ho più 20 anni e zero responsabilità, e va bene così. Dimagrire con i bimbi e il lavoro è una maratona, non uno sprint, e ogni piccolo passo conta. Spero che qualcuno di voi trovi ispirazione in queste cosine che faccio, e se avete altri consigli da condividere, sono tutta orecchie! Forza, ce la possiamo fare insieme!
Ciao, guerriera del quotidiano! La tua storia è una vera benedizione, sai? Anch’io sono mamma e lavoratrice, e ti capisco al volo. Però, lascia che ti dica: per me il segreto è correre, correre tanto! Non c’è niente come un bel lungo per sciogliere i chili e sentirsi in pace con sé stessi. Preparo i miei mara ogni mattina presto, prima che i bimbi si sveglino: è il mio momento sacro. Consiglio: inizia piano, proteggi le ginocchia con scarpe buone e vedrai che il corpo ti ringrazierà. Magari un giorno ci troviamo al parco, tu cammini e io corro, che dici? Forza, un passo alla volta verso la meta!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti al caos quotidiano"! Sono una mamma di due bimbi scatenati e lavoro full-time, quindi so bene quanto sia dura trovare il tempo per sé stessi, figuriamoci per dimagrire. Eppure, ce la sto facendo, piano piano, e voglio condividere con voi quello che mi sta aiutando, sperando che possa essere utile a qualcuno là fuori nella stessa barca.
La mia giornata inizia presto, troppo presto direi, con i bimbi che sembrano avere pile infinite. Tra pappe, zaini da preparare e corse per arrivare in ufficio, ho capito che se voglio ritagliarmi del tempo per me, devo essere furba. Uno dei miei trucchi è sfruttare i momenti "morti". Ad esempio, mentre aspetto che la pasta cuocia, faccio qualche squat o saltelli sul posto. Non è una palestra, ma credetemi, 10 minuti così al giorno fanno la differenza. Oppure, quando porto i bimbi al parco, invece di stare seduta sulla panchina a guardarli, cammino veloce intorno all’area giochi. Loro si divertono, io mi muovo, e alla fine siamo tutti più contenti.
Per il mangiare, ho dovuto semplificare. Non ho tempo per ricette elaborate, quindi punto su cose veloci ma sane. Preparo la sera prima un’insalatona gigante con quello che ho in frigo – verdure, un po’ di tonno o feta, qualche noce – e la divido in porzioni per me e mio marito. Così a pranzo non cedo alla tentazione del panino al bar sotto l’ufficio. E per i bimbi? A volte coinvolgo anche loro: gli faccio tagliare (con coltelli di plastica, ovviamente!) qualche verdura per la cena. È un modo per stare insieme e insegnargli qualcosa di buono.
Le mattine sono un delirio, ma ho trovato un altro trucco: mi alleno con i bimbi. Sì, avete letto bene! Facciamo mini-circuiti in salotto: loro adorano saltare e fare le capriole, e io infilo qualche plank o affondi mentre li guardo. Ridono come matti quando cado stremata sul tappeto, e io mi sento meno in colpa per non essere in palestra. Non è perfetto, ma è reale, e per me funziona.
Il punto, credo, è non cercare la perfezione, ma incastrare quello che si può dove si può. Non ho più 20 anni e zero responsabilità, e va bene così. Dimagrire con i bimbi e il lavoro è una maratona, non uno sprint, e ogni piccolo passo conta. Spero che qualcuno di voi trovi ispirazione in queste cosine che faccio, e se avete altri consigli da condividere, sono tutta orecchie! Forza, ce la possiamo fare insieme!
Ehi, ciao a te, guerriera del caos quotidiano! Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio: bimbi che corrono ovunque e un lavoro che non aspetta. Eppure, ce la stai facendo, e questo mi dà un sacco di carica! I tuoi trucchi sono geniali, soprattutto quello degli squat mentre cuoce la pasta – lo provo stasera, giuro.

Io sono il tipo da "meno faccio, meglio sto", quindi per dimagrire punto tutto sul tagliare gli sforzi inutili. Non mi metto a contare calorie o a pesare il cibo, troppo sbattimento. Semplicemente, mangio meno di quello che mi viene voglia di buttare nel piatto. Tipo, la pasta la faccio cuocere, ma invece di riempire la scodella fino all’orlo, ne metto metà e aggiungo un po’ di verdura che trovo in giro. Non è una dieta, è solo buon senso, e funziona.

Per muovermi, niente palestra, non ce la farei mai. Però cammino. Ovunque. Devo prendere il latte? Vado a piedi. Porto i bimbi a scuola? A piedi, anche se piagnucolano che vogliono la macchina. Alla fine, sono 20-30 minuti al giorno senza nemmeno accorgermene. E se proprio ho un attimo mentre loro giocano, mi metto a fare due passi veloci come fai tu al parco – hai ragione, è un win-win!

Il tuo allenamento coi bimbi mi ha fatto ridere, ma è un’idea pazzesca. Io a volte li uso proprio come pesi: li sollevo un po’ mentre faccio finta di giocare all’aeroplano. Loro si sbellicano, io sudo, e pace. Non sarà CrossFit, ma almeno non sto ferma sul divano.

Concordo sul non cercare la perfezione, è la chiave. Io ho smesso di stressarmi: se un giorno salto tutto e mangio una pizza, amen, si riparte il giorno dopo. È una maratona, come dici tu, e ogni passetto è già una vittoria. Grazie per le tue dritte, mi hai dato qualche spunto da provare subito. Se mi viene in mente altro di furbo te lo scrivo, promesso! Dai, siamo sulla stessa barca, remiamo insieme!
 
Ciao, mamma sprint! Leggerti è come bere un caffè doppio: mi hai tirato su di morale e dato una bella spinta. La tua energia è contagiosa, e quel modo di incastrare il movimento tra pasta che bolle e bimbi che saltano è pura ispirazione. Io sono una che con i figli e il lavoro ha dovuto reinventarsi, e ti racconto come ho fatto a buttare giù i chili con l’intervallo – sì, il famoso digiuno intermittente, quello del 16/8 – senza impazzire.

Partiamo dal caos mattutino: pure io ho due tornado in casa, e la sveglia suona che fuori è ancora buio. Prima mi buttavo sul caffè e qualche biscotto per tirare avanti, ma poi ho capito che potevo sfruttare quelle ore. Col 16/8, semplicemente salto la colazione. Non è fame, è strategia: bevo un bicchiere d’acqua bella fresca, magari con una fettina di limone se mi sento chic, e via. La mia finestra per mangiare inizia verso mezzogiorno e finisce alle 8 di sera. All’inizio pensavo “impossibile, crollerò”, e invece il corpo si abitua, e ora mi sento pure più leggera.

Non fraintendermi, non sto lì a morire di fame. Quando arriva il momento di mangiare, mi preparo cose semplici ma che riempiono: un’insalata come la tua, con un po’ di proteine – uova sode, tacchino, quello che capita – e un filo d’olio. Oppure, se ho tempo, cuocio un po’ di riso integrale la sera prima e lo mescolo con verdure grigliate. La chiave è non complicarsi la vita: con i bimbi che urlano e il capo che chiama, chi ha tempo per pesare 50 grammi di ceci? Preparo tutto in anticipo, porzioni pronte, così non sgarro per pigrizia.

Errori da evitare? All’inizio ero troppo rigida: se sgarravo un giorno, mi sentivo in colpa e mollavo. Sciocchezza. Ora so che la flessibilità è tutto. Se una sera c’è la cena dai nonni e finisco alle 9, pace, sposto la finestra il giorno dopo. E non credere al mito che devi morire di fame: se hai un languorino nella pausa, un caffè nero o un tè senza zucchero ti salva. Basta non cedere al pacchetto di crackers che occhieggia dalla dispensa.

Per il movimento, ti rubo l’idea del parco: mentre i miei giocano, cammino o faccio qualche affondo vicino alla panchina, sembro una che aspetta l’autobus ma in realtà sto lavorando sui glutei. A casa, invece, ho trovato il mio ritmo con i bimbi: li faccio correre in cerchio e io mi muovo con loro, magari infilando qualche passo veloce o un plank mentre li cronometro. Ridono, si stancano, e io mi alleno senza bisogno di abbonamenti.

Il bello del 16/8 è che si adatta: non devi rivoluzionare la vita, la incastri tra pappe e riunioni. Io sono scesa di 8 chili in 6 mesi, senza fretta, e mi sento meno gonfia, più in forze. Non è magia, è costanza, e tu lo sai bene con i tuoi trucchi. Mi piace il tuo spirito da maratona: hai ragione, non serve essere perfetti, serve solo non mollare. Se provi il digiuno, fammi sapere come va; e se hai altre chicche da condividere, scrivile, che qui siamo tutte sulla stessa strada! Forza, un passo alla volta ce la facciamo!
 
Ehi, mamma sprint! La tua storia col 16/8 è uno spettacolo, mi hai fatto venir voglia di riprovarci, anche se confesso che l’ultima volta ho mollato dopo tre giorni. Il tuo modo di prendere tutto con calma e adattarti mi ha colpita: forse ero troppo fissata a fare tutto perfetto e per quello non ha funzionato.

Io ultimamente sto sperimentando un’altra strada, più che altro per curiosità: hai presente quelle tisane detox che promettono di tutto e di più? Non che ci creda al 100%, però ho pensato di testarle, tanto per vedere se fanno qualcosa o è solo acqua calda con un buon profumo. Le sto abbinando a una dieta più pulita – meno schifezze, più verdure e cose semplici come le tue insalate – e a qualche camminata veloce quando riesco a sgattaiolare fuori casa. Per ora non ho visto miracoli, ma almeno mi sento meno appesantita e sto imparando a bere di più, che per me è già una vittoria.

Il tuo trucco di muoverti al parco coi bimbi lo trovo geniale, lo copierò di sicuro. Io a volte provo a fare due squat mentre lavo i piatti o salto sul posto mentre aspetto che il microonde finisca, ma mi sa che devo trovare un ritmo più costante. Dimmi una cosa: tu come fai a non cedere quando ti parte la voglia di uno spuntino fuori finestra? Io sto ancora lottando con quella vocina che mi chiama dal frigo verso le 10 di sera… Grazie per la carica che mi hai dato, davvero! Un passo alla volta, come dici tu, e vediamo dove arriviamo.
 
Grande! La tua energia mi arriva dritta dallo schermo, e mi fa piacere sapere che la mia storia col 16/8 ti abbia dato una spinta. Capisco benissimo quel senso di "mollare dopo tre giorni", ci sono passata anch’io all’inizio. Forse hai ragione, essere troppo rigidi può fregarci, mentre prenderla con più leggerezza aiuta a non buttare tutto all’aria.

Le tisane detox? Interessante! Non sono una che ci crede ciecamente neanche io, ma se ti fanno bere di più e ti senti meno appesantita, direi che è già un punto a favore. Abbinarle a una dieta più pulita e alle camminate veloci mi sembra una mossa furba: non sarà il miracolo delle riviste, ma piano piano il corpo ringrazia. Io, per dire, ho notato che quando cammino tanto, anche solo per portare i bimbi al parco, mi sento più leggera, come se avessi resettato qualcosa dentro.

Copiare il trucco del parco è un’ottima idea, te lo consiglio proprio. Muoversi coi bimbi è un salvavita: loro si divertono, io faccio i miei passi e non mi sembra nemmeno di "allenarmi". Tu che fai squat mentre lavi i piatti mi hai fatto ridere, ma è geniale! Io a volte cammino avanti e indietro in casa mentre parlo al telefono o aspetto che bolla l’acqua per la pasta. Piccole cose, ma sommate fanno la differenza.

La voglia di spuntino serale la conosco fin troppo bene. Quel richiamo dal frigo alle 10 è un classico! Io cerco di distrarmi: esco a fare un giro breve, anche solo intorno al palazzo, oppure mi preparo una tisana – sì, pure io le uso ogni tanto, ma più per scaldarmi le mani che per altro. Se proprio devo cedere, punto su qualcosa di leggero, tipo una manciata di mandorle o un pezzo di mela, così non mi sento in colpa e tengo a bada la vocina. Tu magari prova a tenerti occupata con qualcosa di pratico, tipo sistemare una stanza o fare stretching: a me aiuta a non pensare al cibo.

Un passo alla volta, come dici tu, è la chiave. Non serve strafare, basta essere costanti. Fammi sapere come va con le tisane e le camminate, sono curiosa! E se trovi qualche trucco per quel frigo tentatore, condividilo, che qua siamo tutte sulla stessa barca. Forza, che ce la facciamo!
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti al caos quotidiano"! Sono una mamma di due bimbi scatenati e lavoro full-time, quindi so bene quanto sia dura trovare il tempo per sé stessi, figuriamoci per dimagrire. Eppure, ce la sto facendo, piano piano, e voglio condividere con voi quello che mi sta aiutando, sperando che possa essere utile a qualcuno là fuori nella stessa barca.
La mia giornata inizia presto, troppo presto direi, con i bimbi che sembrano avere pile infinite. Tra pappe, zaini da preparare e corse per arrivare in ufficio, ho capito che se voglio ritagliarmi del tempo per me, devo essere furba. Uno dei miei trucchi è sfruttare i momenti "morti". Ad esempio, mentre aspetto che la pasta cuocia, faccio qualche squat o saltelli sul posto. Non è una palestra, ma credetemi, 10 minuti così al giorno fanno la differenza. Oppure, quando porto i bimbi al parco, invece di stare seduta sulla panchina a guardarli, cammino veloce intorno all’area giochi. Loro si divertono, io mi muovo, e alla fine siamo tutti più contenti.
Per il mangiare, ho dovuto semplificare. Non ho tempo per ricette elaborate, quindi punto su cose veloci ma sane. Preparo la sera prima un’insalatona gigante con quello che ho in frigo – verdure, un po’ di tonno o feta, qualche noce – e la divido in porzioni per me e mio marito. Così a pranzo non cedo alla tentazione del panino al bar sotto l’ufficio. E per i bimbi? A volte coinvolgo anche loro: gli faccio tagliare (con coltelli di plastica, ovviamente!) qualche verdura per la cena. È un modo per stare insieme e insegnargli qualcosa di buono.
Le mattine sono un delirio, ma ho trovato un altro trucco: mi alleno con i bimbi. Sì, avete letto bene! Facciamo mini-circuiti in salotto: loro adorano saltare e fare le capriole, e io infilo qualche plank o affondi mentre li guardo. Ridono come matti quando cado stremata sul tappeto, e io mi sento meno in colpa per non essere in palestra. Non è perfetto, ma è reale, e per me funziona.
Il punto, credo, è non cercare la perfezione, ma incastrare quello che si può dove si può. Non ho più 20 anni e zero responsabilità, e va bene così. Dimagrire con i bimbi e il lavoro è una maratona, non uno sprint, e ogni piccolo passo conta. Spero che qualcuno di voi trovi ispirazione in queste cosine che faccio, e se avete altri consigli da condividere, sono tutta orecchie! Forza, ce la possiamo fare insieme!
Che bello leggerti, mi hai fatto quasi commuovere con la tua energia e la tua voglia di farcela nonostante il caos! La tua storia mi ha colpito perché dimostra quanto sia possibile trovare un equilibrio, anche quando la vita sembra una corsa senza fine. Visto che sei così brava a incastrare tutto, voglio condividere un pezzetto del mio percorso con il detox, che per me è stato un modo per alleggerire corpo e mente, soprattutto in giornate come le tue, piene di impegni.

Io credo che il detox non sia solo una questione di cibo, ma un modo per dare una pausa al nostro sistema, un po’ come quando resetti il telefono che va in tilt. Non parlo di diete estreme, perché con bimbi e lavoro sarebbe impossibile, e poi non fanno bene. Parlo di piccoli gesti che ti fanno sentire più leggera e in controllo, anche psicologicamente, che alla fine è la chiave per non mollare. Ad esempio, io ho iniziato con un frullato al mattino, che preparo in cinque minuti la sera prima. Metto spinaci, una mela, un po’ di zenzero e succo di limone, tutto frullato con acqua. Non è niente di complicato, ma mi dà una spinta per iniziare la giornata sentendomi "pulita" dentro. È come dire al mio corpo: "Ok, oggi ci prendiamo cura di te". E sai una cosa? Questo mi aiuta a non cedere al biscotto di troppo a metà mattina, perché mi sento già sulla strada giusta.

Un altro trucco che mi ha cambiato la prospettiva è stato inserire tisane detox durante la giornata. Non quelle strane che promettono miracoli, ma roba semplice: finocchio, ortica o menta, che aiutano a drenare e a calmare la fame nervosa. Le porto in ufficio in un thermos e le sorseggio quando sento lo stress che sale. È un momento per me, anche solo due minuti, e mi ricorda che sto facendo qualcosa di buono per il mio corpo. Psicologicamente, questo mi dà una forza incredibile, perché mi sento meno in balia del caos.

Però, lo dico con il cuore, il detox non è una bacchetta magica. Se esageri, rischi di sentirti stanca o di stressarti ancora di più, e con i bimbi non te lo puoi permettere. Io, ad esempio, ho imparato a non saltare i pasti veri: il frullato è un’aggiunta, non un sostituto. E ascolto il mio corpo: se un giorno sono ko, magari mi concedo un piatto di pasta senza sentirmi in colpa. Dimagrire, come dici tu, è una maratona, e il detox per me è come una borraccia d’acqua lungo il percorso: ti sostiene, ma non ti porta al traguardo da sola.

Il tuo approccio di sfruttare i momenti morti mi ha ispirato, e credo che anche il detox si possa incastrare così. Tipo, mentre i bimbi giocano, puoi preparare una caraffa di acqua con cetriolo e limone da bere durante la giornata. Oppure, se la sera sei distrutta, una tisana rilassante può essere il tuo premio dopo aver messo tutti a letto. Sono cosine piccole, ma ti fanno sentire che stai costruendo qualcosa, passo dopo passo.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha fatto riflettere su quanto sia importante non solo il "cosa" facciamo, ma il "perché". Per me, il detox è un modo per volermi bene, e leggendoti ho capito che anche tu stai trovando il tuo. Se ti va, prova uno di questi trucchetti e fammi sapere. E se hai altre idee per non impazzire tra lavoro e bimbi, scrivile, perché siamo tutte sulla stessa barca!
 
Che bello leggerti, mi hai fatto quasi commuovere con la tua energia e la tua voglia di farcela nonostante il caos! La tua storia mi ha colpito perché dimostra quanto sia possibile trovare un equilibrio, anche quando la vita sembra una corsa senza fine. Visto che sei così brava a incastrare tutto, voglio condividere un pezzetto del mio percorso con il detox, che per me è stato un modo per alleggerire corpo e mente, soprattutto in giornate come le tue, piene di impegni.

Io credo che il detox non sia solo una questione di cibo, ma un modo per dare una pausa al nostro sistema, un po’ come quando resetti il telefono che va in tilt. Non parlo di diete estreme, perché con bimbi e lavoro sarebbe impossibile, e poi non fanno bene. Parlo di piccoli gesti che ti fanno sentire più leggera e in controllo, anche psicologicamente, che alla fine è la chiave per non mollare. Ad esempio, io ho iniziato con un frullato al mattino, che preparo in cinque minuti la sera prima. Metto spinaci, una mela, un po’ di zenzero e succo di limone, tutto frullato con acqua. Non è niente di complicato, ma mi dà una spinta per iniziare la giornata sentendomi "pulita" dentro. È come dire al mio corpo: "Ok, oggi ci prendiamo cura di te". E sai una cosa? Questo mi aiuta a non cedere al biscotto di troppo a metà mattina, perché mi sento già sulla strada giusta.

Un altro trucco che mi ha cambiato la prospettiva è stato inserire tisane detox durante la giornata. Non quelle strane che promettono miracoli, ma roba semplice: finocchio, ortica o menta, che aiutano a drenare e a calmare la fame nervosa. Le porto in ufficio in un thermos e le sorseggio quando sento lo stress che sale. È un momento per me, anche solo due minuti, e mi ricorda che sto facendo qualcosa di buono per il mio corpo. Psicologicamente, questo mi dà una forza incredibile, perché mi sento meno in balia del caos.

Però, lo dico con il cuore, il detox non è una bacchetta magica. Se esageri, rischi di sentirti stanca o di stressarti ancora di più, e con i bimbi non te lo puoi permettere. Io, ad esempio, ho imparato a non saltare i pasti veri: il frullato è un’aggiunta, non un sostituto. E ascolto il mio corpo: se un giorno sono ko, magari mi concedo un piatto di pasta senza sentirmi in colpa. Dimagrire, come dici tu, è una maratona, e il detox per me è come una borraccia d’acqua lungo il percorso: ti sostiene, ma non ti porta al traguardo da sola.

Il tuo approccio di sfruttare i momenti morti mi ha ispirato, e credo che anche il detox si possa incastrare così. Tipo, mentre i bimbi giocano, puoi preparare una caraffa di acqua con cetriolo e limone da bere durante la giornata. Oppure, se la sera sei distrutta, una tisana rilassante può essere il tuo premio dopo aver messo tutti a letto. Sono cosine piccole, ma ti fanno sentire che stai costruendo qualcosa, passo dopo passo.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha fatto riflettere su quanto sia importante non solo il "cosa" facciamo, ma il "perché". Per me, il detox è un modo per volermi bene, e leggendoti ho capito che anche tu stai trovando il tuo. Se ti va, prova uno di questi trucchetti e fammi sapere. E se hai altre idee per non impazzire tra lavoro e bimbi, scrivile, perché siamo tutte sulla stessa barca!
Ehi, wojtas1246, la tua storia è un pugno nello stomaco, in senso buono! Corri come una pazza tra bimbi e lavoro e trovi pure il modo di muoverti e mangiare sano? Chapeau, davvero. Però, sai, leggendoti mi è venuta una rabbia: perché dobbiamo sempre fare i salti mortali per ritagliarci uno spazio? Io sono stufa di sentirmi in colpa se non riesco a fare tutto perfetto. Per questo le mie camminate serali sono diventate il mio sfogo, il mio piano per dimagrire, e te lo racconto perché magari può accendere una scintilla anche per te.

Ogni sera, dopo aver messo a letto i miei, infilo le scarpe e via, esco a camminare. Non importa se pioviggina o se sono distrutta, faccio almeno 5 chilometri, a passo veloce, con la musica nelle orecchie che mi pompa adrenalina. È il mio momento, capisci? Il mondo tace, i problemi si dissolvono, e sento solo i miei passi e il cuore che batte. Non è solo per bruciare calorie, anche se i risultati si vedono: in due mesi ho perso 4 chili, senza diete assurde. È che mentre cammino, la testa si svuota. Lo stress del giorno, le urla dei bambini, le scadenze del lavoro… tutto sparisce. Torno a casa più leggera, non solo nel corpo.

Non ho tempo per palestre o ricette complicate, come te. Ma queste camminate sono un’arma segreta. Non servono attrezzature, non servono soldi, solo la voglia di non lasciarsi sopraffare. Scelgo percorsi diversi per non annoiarmi: un giorno il parco, un altro le vie del quartiere, a volte pure un sentiero fuori città se riesco. E sai cosa? Mi sento potente. Come se stessi dicendo alla vita: “Non mi arrendo, chiaro?”

Il tuo trucco di sfruttare i momenti morti è geniale, ma io ti sfido: prova a infilare una camminata veloce la sera, anche solo 20 minuti. Magari mentre i bimbi dormono o tuo marito guarda la partita. Non è una passeggiata romantica, è una battaglia per te stessa. E funziona. Non voglio sentir scuse, ok? La vita ci schiaccia, ma noi siamo più forti. Dimagrire non è solo perdere chili, è riprendersi il controllo. Tu ce la stai facendo a modo tuo, io a modo mio. Continuiamo a spaccare, insieme.