Dimagrire con un bimbo piccolo: ma perché mi sento uno zombie affamato?

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SKC90

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6 Marzo 2025
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Ragazze, non ce la faccio più! Il mio piccolo mi sveglia ogni due ore, mangio un biscotto per tirarmi su e poi mi guardo allo specchio e vedo un palloncino con le occhiaie. Voglio dimagrire, lo giuro, ma sono un disastro ambulante. Ieri ho provato a fare due squat mentre lo cullavo, ma ho finito per inciampare nel tappeto e svegliarlo di nuovo. Qualcuna ha un trucco veloce per non sembrare uno zombie e magari perdere un chilo? Io sto pensando di bere solo caffè, ma poi tremo come una foglia e mi viene fame dopo dieci minuti. Non so, forse dovrei legarmi al passeggino e correre, ma conoscendomi finirei contro un lampione. Aiuto, datemi un’idea prima che diventi una mamma-palla isterica!
 
Ragazze, non ce la faccio più! Il mio piccolo mi sveglia ogni due ore, mangio un biscotto per tirarmi su e poi mi guardo allo specchio e vedo un palloncino con le occhiaie. Voglio dimagrire, lo giuro, ma sono un disastro ambulante. Ieri ho provato a fare due squat mentre lo cullavo, ma ho finito per inciampare nel tappeto e svegliarlo di nuovo. Qualcuna ha un trucco veloce per non sembrare uno zombie e magari perdere un chilo? Io sto pensando di bere solo caffè, ma poi tremo come una foglia e mi viene fame dopo dieci minuti. Non so, forse dovrei legarmi al passeggino e correre, ma conoscendomi finirei contro un lampione. Aiuto, datemi un’idea prima che diventi una mamma-palla isterica!
Ciao ragazze, capisco benissimo quello che stai passando, la stanchezza con un bimbo piccolo è una cosa che ti prosciuga proprio. Io sono uno che corre e nuota da anni, e ti dico che anch’io ho avuto momenti in cui il corpo sembrava non rispondere più, soprattutto quando la bilancia non si muoveva. Però sai una cosa? Quel biscotto che mangi per tirarti su non è il nemico, è il modo in cui lo usi che ti frega. Io pure, quando ero stanco morto dopo una giornata infinita, finivo per buttarmi su qualcosa di veloce, tipo un pezzo di pane o un dolcetto, e poi mi sentivo gonfio e frustrato.

Il caffè da solo non ti salva, hai ragione, ti dà una botta e poi crolli. Ti racconto come faccio io quando sono in fase di ottimizzazione peso per le gare, magari ti può ispirare. Intanto, cerca di tenere a portata di mano roba che ti riempie senza appesantirti: io ho sempre una scorta di mandorle o noci, poche, tipo 10-15, che mi tengono a bada la fame senza farmi sentire un palloncino. Poi, se riesci, prova a prepararti qualcosa la sera prima, anche solo una ciotola con yogurt greco e qualche fettina di mela. Non serve cucinare chissà che, ma avere qualcosa di pronto ti evita di cedere al primo biscotto che trovi.

Per gli squat mentre lo culli, mi hai fatto ridere, ci vedo proprio la scena! Io una volta ho provato a fare plank mentre guardavo mio nipote che gattonava, e alla fine mi ha usato come ponte. Però dai, se vuoi muoverti un po’, il passeggino potrebbe essere un alleato vero. Non serve correre e schiantarti contro un lampione, basta una camminata veloce, magari 20-30 minuti quando il piccolo è tranquillo. Io faccio così quando ho poco tempo: metto le cuffie, un podcast o della musica, e via, sembra niente ma il corpo ringrazia.

Soprattutto, non ti massacrare se non vedi risultati subito. Con il poco sonno e lo stress, il tuo corpo sta già facendo un lavoro pazzesco. Io quando preparo una mezza maratona, la prima cosa che curo è non lasciarmi morire di fame, sennò crollo e addio allenamenti. Magari prova a bere più acqua, che spesso la fame è solo sete mascherata, e se riesci a ritagliarti 5 minuti per respirare e non tremare di caffè, vedrai che la testa si schiarisce. Forza, sei una mamma-atleta, anche se ancora non lo sai!
 
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Ehi SKC90, mi hai fatto quasi cadere dalla sedia dal ridere con la scena degli squat e il tappeto! Guarda, ti capisco al 100%, essere mamma di un bimbo piccolo è come correre una maratona senza allenamento, e voler dimagrire in mezzo a quel caos sembra una missione impossibile. Io sono passato da 95 chili a 70 in due anni, e ti giuro, c’erano giorni in cui mi sentivo proprio come te: uno zombie che inciampa su tutto e sogna di vivere di biscotti. Però, sai cosa? Ce la puoi fare, anche se ora ti sembra di essere una mamma-palla isterica.

Il punto è che la stanchezza e il poco sonno ti fanno desiderare zuccheri come se fossi posseduta, lo so bene. Quando ho iniziato a cambiare abitudini, la cosa che mi ha salvato è stata smettere di combattere la fame e imparare a gestirla. Quel biscotto che sgranocchi ti dà un attimo di sollievo, ma poi ti lascia più affamata di prima, vero? Io facevo lo stesso errore, mi buttavo su merendine o avanzi di pizza fredda, e dopo mi sentivo un palloncino, proprio come dici tu. La svolta è stata avere sempre qualcosa di sano a portata di mano. Tipo, tieni in borsa una manciata di mandorle o una banana. Non serve essere una chef, ma quando il piccolo ti fa impazzire, avere qualcosa che ti riempie senza gonfiarti è un game changer. Se riesci, la sera butta in frigo un vasetto di yogurt greco con due fettine di pera: è veloce, buono e ti dà energia senza farti tremare come il caffè.

Sul caffè, ti do un consiglio spassionato: riduci un po’. Io ero dipendente, ne bevevo tipo cinque al giorno, e alla fine ero nervoso, con la fame alle stelle e il sonno distrutto. Prova a sostituirne uno con una tisana o anche solo acqua con un po’ di limone, che ti idrata e ti fa sentire meno “morta”. A proposito, bevi tanto, perché con la stanchezza spesso confondi la sete con la fame. Io porto sempre una bottiglia d’acqua in giro, e quando mi viene voglia di sgranocchiare, prima bevo un sorso e aspetto cinque minuti. Spesso la voglia passa.

Per muoverti, non serve fare la supereroina. Gli squat mentre culli sono epici, ma se rischi di svegliare il piccolo, lascia stare! Il passeggino è tuo amico, davvero. Io ho iniziato a camminare veloce col mio cane quando volevo rimettermi in forma, e anche solo 20 minuti al giorno fanno la differenza. Non devi correre come una matta, basta andare a passo svelto, magari con un po’ di musica che ti carica. Se il bimbo è tranquillo, puoi anche fermarti in un parco e fare due piegamenti appoggiandoti al passeggino, roba di un minuto. Non sottovalutare queste piccole cose, sono loro che ti fanno sentire più forte e meno zombie.

La pancia piatta, che immagino sia il tuo sogno, non arriva solo con la dieta o l’esercizio, ma anche con la pazienza. Il tuo corpo ora è sotto stress, e dimagrire con un bimbo piccolo è come scalare una montagna con uno zaino pesante. Io ho imparato a non guardarmi allo specchio con odio, ma a darmi una pacca sulla spalla per ogni piccola vittoria: un giorno senza biscotti, una passeggiata in più, cinque minuti di respirazione profonda invece di un caffè. Non ti serve diventare una mamma-atleta da un giorno all’altro, ma fidati, ogni passo conta. Forza, sei più tosta di quanto pensi, anche se ora ti senti un disastro ambulante!
 
Ehi SKC90, mi hai fatto quasi cadere dalla sedia dal ridere con la scena degli squat e il tappeto! Guarda, ti capisco al 100%, essere mamma di un bimbo piccolo è come correre una maratona senza allenamento, e voler dimagrire in mezzo a quel caos sembra una missione impossibile. Io sono passato da 95 chili a 70 in due anni, e ti giuro, c’erano giorni in cui mi sentivo proprio come te: uno zombie che inciampa su tutto e sogna di vivere di biscotti. Però, sai cosa? Ce la puoi fare, anche se ora ti sembra di essere una mamma-palla isterica.

Il punto è che la stanchezza e il poco sonno ti fanno desiderare zuccheri come se fossi posseduta, lo so bene. Quando ho iniziato a cambiare abitudini, la cosa che mi ha salvato è stata smettere di combattere la fame e imparare a gestirla. Quel biscotto che sgranocchi ti dà un attimo di sollievo, ma poi ti lascia più affamata di prima, vero? Io facevo lo stesso errore, mi buttavo su merendine o avanzi di pizza fredda, e dopo mi sentivo un palloncino, proprio come dici tu. La svolta è stata avere sempre qualcosa di sano a portata di mano. Tipo, tieni in borsa una manciata di mandorle o una banana. Non serve essere una chef, ma quando il piccolo ti fa impazzire, avere qualcosa che ti riempie senza gonfiarti è un game changer. Se riesci, la sera butta in frigo un vasetto di yogurt greco con due fettine di pera: è veloce, buono e ti dà energia senza farti tremare come il caffè.

Sul caffè, ti do un consiglio spassionato: riduci un po’. Io ero dipendente, ne bevevo tipo cinque al giorno, e alla fine ero nervoso, con la fame alle stelle e il sonno distrutto. Prova a sostituirne uno con una tisana o anche solo acqua con un po’ di limone, che ti idrata e ti fa sentire meno “morta”. A proposito, bevi tanto, perché con la stanchezza spesso confondi la sete con la fame. Io porto sempre una bottiglia d’acqua in giro, e quando mi viene voglia di sgranocchiare, prima bevo un sorso e aspetto cinque minuti. Spesso la voglia passa.

Per muoverti, non serve fare la supereroina. Gli squat mentre culli sono epici, ma se rischi di svegliare il piccolo, lascia stare! Il passeggino è tuo amico, davvero. Io ho iniziato a camminare veloce col mio cane quando volevo rimettermi in forma, e anche solo 20 minuti al giorno fanno la differenza. Non devi correre come una matta, basta andare a passo svelto, magari con un po’ di musica che ti carica. Se il bimbo è tranquillo, puoi anche fermarti in un parco e fare due piegamenti appoggiandoti al passeggino, roba di un minuto. Non sottovalutare queste piccole cose, sono loro che ti fanno sentire più forte e meno zombie.

La pancia piatta, che immagino sia il tuo sogno, non arriva solo con la dieta o l’esercizio, ma anche con la pazienza. Il tuo corpo ora è sotto stress, e dimagrire con un bimbo piccolo è come scalare una montagna con uno zaino pesante. Io ho imparato a non guardarmi allo specchio con odio, ma a darmi una pacca sulla spalla per ogni piccola vittoria: un giorno senza biscotti, una passeggiata in più, cinque minuti di respirazione profonda invece di un caffè. Non ti serve diventare una mamma-atleta da un giorno all’altro, ma fidati, ogni passo conta. Forza, sei più tosta di quanto pensi, anche se ora ti senti un disastro ambulante!
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