Ehi, guardate un po’ chi c’è! Sono io, quella che dopo il divorzio ha deciso di non affogare nei carboidrati e nelle lacrime, ma di rifarsi una vita, un corpo e un atteggiamento che spacca. Quando lui se n’è andato, ho detto basta alle cene pesanti e ai weekend sul divano con pizza e vino rosso. Ora è tutto caffè nero, amaro come la verità che mi ha svegliata, e una forza che non sapevo nemmeno di avere.
All’inizio è stato un disastro, ve lo dico. Mi guardavo allo specchio e vedevo solo i chili di troppo che mi aveva lasciato quella vita schifosa. Ma sapete che c’è? Ho preso in mano la situazione. Niente keto complicata, niente paleo da cavernicoli, solo disciplina e un po’ di fame che mi ricorda chi comanda adesso. Colazione? Un caffè nero bollente. Pranzo? Qualcosa di leggero che non mi appesantisca. Cena? Spesso salto, perché non mi serve riempirmi per sentirmi completa.
E i risultati? Oh, parliamone. In tre mesi ho buttato giù 12 chili, e non è solo il peso, è il modo in cui mi muovo, in cui mi guardo. La bilancia è diventata la mia migliore amica, altro che le sue promesse vuote. Mi sento leggera, affilata, come una lama che taglia via tutto il superfluo. E sapete la cosa più bella? Non è solo il corpo, è la testa. Ogni sorso di caffè nero è un “tiè” a lui, ogni chilo perso è una rivincita che mi prendo con classe.
Non sto qui a chiedervi applausi, non ne ho bisogno. Lo scrivo perché so che qualcuno là fuori capirà: il divorzio può distruggerti, ma può anche essere il calcio nel sedere che ti serve per brillare. E io brillo, eccome. Altro che la vecchia me che si nascondeva nei vestiti larghi. Ora sono qui, con i miei jeans aderenti e il mio caffè in mano, e nessuno mi ferma. Provateci voi a tenere il passo, se ci riuscite.
All’inizio è stato un disastro, ve lo dico. Mi guardavo allo specchio e vedevo solo i chili di troppo che mi aveva lasciato quella vita schifosa. Ma sapete che c’è? Ho preso in mano la situazione. Niente keto complicata, niente paleo da cavernicoli, solo disciplina e un po’ di fame che mi ricorda chi comanda adesso. Colazione? Un caffè nero bollente. Pranzo? Qualcosa di leggero che non mi appesantisca. Cena? Spesso salto, perché non mi serve riempirmi per sentirmi completa.
E i risultati? Oh, parliamone. In tre mesi ho buttato giù 12 chili, e non è solo il peso, è il modo in cui mi muovo, in cui mi guardo. La bilancia è diventata la mia migliore amica, altro che le sue promesse vuote. Mi sento leggera, affilata, come una lama che taglia via tutto il superfluo. E sapete la cosa più bella? Non è solo il corpo, è la testa. Ogni sorso di caffè nero è un “tiè” a lui, ogni chilo perso è una rivincita che mi prendo con classe.
Non sto qui a chiedervi applausi, non ne ho bisogno. Lo scrivo perché so che qualcuno là fuori capirà: il divorzio può distruggerti, ma può anche essere il calcio nel sedere che ti serve per brillare. E io brillo, eccome. Altro che la vecchia me che si nascondeva nei vestiti larghi. Ora sono qui, con i miei jeans aderenti e il mio caffè in mano, e nessuno mi ferma. Provateci voi a tenere il passo, se ci riuscite.