Buonasera a tutti, o forse buon mattino, dipende da quando leggete questo messaggio. Oggi voglio condividere con voi un pensiero che mi accompagna da quando ho iniziato a combinare yoga con allenamenti più intensi, come il cardio o le sessioni di forza. Non è solo una questione di bilancia o di numeri, come l’indice di massa corporea, ma di un equilibrio più profondo, quello che si crea tra corpo, mente e il modo in cui ci muoviamo nel mondo.
La mia routine è nata quasi per caso. Anni fa, cercavo un modo per sentirmi più leggera, non solo in termini di peso, ma di energia. Lo yoga, con le sue sequenze fluide e il respiro consapevole, mi ha insegnato a rallentare, a sentire ogni muscolo, ogni pensiero. Ma poi ho capito che volevo anche spingermi oltre, bruciare quella sensazione di stagnazione che a volte ci appesantisce. Così ho iniziato a integrare sessioni di cardio – corsa leggera, jump rope o anche una camminata veloce in salita – e qualche esercizio di forza, come plank o squat con pesi leggeri.
La magia, però, sta nel come queste due realtà si intrecciano. Lo yoga non è solo stretching o rilassamento, come molti pensano. Una pratica dinamica, come il Vinyasa o l’Ashtanga, può farvi sudare tanto quanto una corsa. Le sequenze di guerrieri, i saluti al sole ripetuti con ritmo, il mantenere una posizione come la sedia per più respiri: tutto questo accende il corpo, brucia calorie e rafforza i muscoli. Ma, a differenza di un allenamento puramente fisico, lo yoga mi ricorda di restare presente. Non corro solo per “consumare” calorie, ma per sentire il vento sulla pelle, il battito del cuore, la forza delle gambe che mi sostengono.
Quando aggiungo il cardio o la forza, cerco di portare con me quella stessa consapevolezza. Per esempio, durante una sessione di corsa, provo a sincronizzare il respiro con i passi, come se fosse una meditazione in movimento. Oppure, quando faccio esercizi di forza, visualizzo l’energia che scorre nei muscoli, come in una posizione yoga. Questo approccio cambia tutto: l’allenamento non è più una punizione per “correggere” il corpo, ma un dialogo con esso.
Un esempio pratico della mia settimana? Tre giorni di yoga dinamico (sessioni di 45-60 minuti, con sequenze che scaldano e attivano), due giorni di cardio (30 minuti di corsa o camminata veloce) e due giorni di forza (circuiti di 20-30 minuti con esercizi a corpo libero o pesi leggeri). Il riposo non è mai escluso: un giorno alla settimana lo dedico a una pratica yin, più lenta, per allungare i muscoli e rilassarmi. Non conto ossessivamente le calorie bruciate, ma so che questa combinazione tiene il mio metabolismo attivo e il mio umore alle stelle.
La cosa più bella di questa routine è che non si tratta solo di trasformare il corpo. Certo, con il tempo ho notato una silhouette più definita, una maggiore resistenza, un peso che si è stabilizzato in un range che mi fa sentire bene. Ma la vera trasformazione è nella mente. Mi sento più calma, più forte, più in armonia con me stessa. L’indice di massa corporea può essere un punto di partenza, ma non racconta la storia completa: la leggerezza che cerchiamo non è solo fisica, è anche un modo di essere.
Se qualcuno di voi vuole provare, il mio consiglio è semplice: iniziate con una pratica yoga che vi piace, anche solo 20 minuti al giorno. Poi, aggiungete un po’ di movimento che vi fa sorridere – che sia ballare, correre o sollevare pesi. Non forzate, ascoltate il vostro corpo. E, soprattutto, respirate. È il respiro che tiene insieme tutto.
Fatemi sapere cosa ne pensate o come combinate voi le vostre routine. Ogni percorso è unico, e condividere ci rende più forti.
La mia routine è nata quasi per caso. Anni fa, cercavo un modo per sentirmi più leggera, non solo in termini di peso, ma di energia. Lo yoga, con le sue sequenze fluide e il respiro consapevole, mi ha insegnato a rallentare, a sentire ogni muscolo, ogni pensiero. Ma poi ho capito che volevo anche spingermi oltre, bruciare quella sensazione di stagnazione che a volte ci appesantisce. Così ho iniziato a integrare sessioni di cardio – corsa leggera, jump rope o anche una camminata veloce in salita – e qualche esercizio di forza, come plank o squat con pesi leggeri.
La magia, però, sta nel come queste due realtà si intrecciano. Lo yoga non è solo stretching o rilassamento, come molti pensano. Una pratica dinamica, come il Vinyasa o l’Ashtanga, può farvi sudare tanto quanto una corsa. Le sequenze di guerrieri, i saluti al sole ripetuti con ritmo, il mantenere una posizione come la sedia per più respiri: tutto questo accende il corpo, brucia calorie e rafforza i muscoli. Ma, a differenza di un allenamento puramente fisico, lo yoga mi ricorda di restare presente. Non corro solo per “consumare” calorie, ma per sentire il vento sulla pelle, il battito del cuore, la forza delle gambe che mi sostengono.
Quando aggiungo il cardio o la forza, cerco di portare con me quella stessa consapevolezza. Per esempio, durante una sessione di corsa, provo a sincronizzare il respiro con i passi, come se fosse una meditazione in movimento. Oppure, quando faccio esercizi di forza, visualizzo l’energia che scorre nei muscoli, come in una posizione yoga. Questo approccio cambia tutto: l’allenamento non è più una punizione per “correggere” il corpo, ma un dialogo con esso.
Un esempio pratico della mia settimana? Tre giorni di yoga dinamico (sessioni di 45-60 minuti, con sequenze che scaldano e attivano), due giorni di cardio (30 minuti di corsa o camminata veloce) e due giorni di forza (circuiti di 20-30 minuti con esercizi a corpo libero o pesi leggeri). Il riposo non è mai escluso: un giorno alla settimana lo dedico a una pratica yin, più lenta, per allungare i muscoli e rilassarmi. Non conto ossessivamente le calorie bruciate, ma so che questa combinazione tiene il mio metabolismo attivo e il mio umore alle stelle.
La cosa più bella di questa routine è che non si tratta solo di trasformare il corpo. Certo, con il tempo ho notato una silhouette più definita, una maggiore resistenza, un peso che si è stabilizzato in un range che mi fa sentire bene. Ma la vera trasformazione è nella mente. Mi sento più calma, più forte, più in armonia con me stessa. L’indice di massa corporea può essere un punto di partenza, ma non racconta la storia completa: la leggerezza che cerchiamo non è solo fisica, è anche un modo di essere.
Se qualcuno di voi vuole provare, il mio consiglio è semplice: iniziate con una pratica yoga che vi piace, anche solo 20 minuti al giorno. Poi, aggiungete un po’ di movimento che vi fa sorridere – che sia ballare, correre o sollevare pesi. Non forzate, ascoltate il vostro corpo. E, soprattutto, respirate. È il respiro che tiene insieme tutto.
Fatemi sapere cosa ne pensate o come combinate voi le vostre routine. Ogni percorso è unico, e condividere ci rende più forti.