Escursioni in natura: un modo efficace per perdere peso e migliorare la resistenza

Harrison_116

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti,
mi inserisco in questo thread perché credo che le escursioni in natura siano una strada davvero valida per chi vuole perdere peso e allo stesso tempo lavorare sulla resistenza. Non sono il tipo da palestra o da routine ripetitive, quindi per me infilare gli scarponi e partire per un weekend tra i monti o in campagna è diventato il modo migliore per tenermi in forma.
Quando cammini per ore, magari con un po’ di dislivello, il corpo lavora in modo costante e naturale. Non è come un allenamento intenso di un’ora, ma è un’attività che ti tiene attivo per giorni interi. Bruci calorie senza nemmeno accorgertene, perché sei concentrato sul paesaggio o sul prossimo passo da fare. Ad esempio, una volta ho fatto un trekking di tre giorni con lo zaino in spalla: portando il necessario per dormire e mangiare, il peso extra mi ha fatto consumare ancora di più, ma senza sentirmi "sotto pressione" come succede con certi workout. Alla fine, avevo perso quasi un chilo, e questo solo contando il deficit calorico, senza diete drastiche.
Poi c’è la questione della resistenza. All’inizio magari fatichi a fare un paio d’ore in salita, ma dopo qualche uscita ti ritrovi a gestire percorsi più lunghi e impegnativi senza problemi. È un progresso che senti nel corpo, nei muscoli delle gambe, nel fiato che tiene di più. E non è solo fisico: stare nella natura, lontano dal caos, ti resetta anche mentalmente, il che aiuta a essere costanti.
Non dico che sia per tutti, perché serve un minimo di organizzazione e voglia di uscire dalla comfort zone, ma per me ha funzionato meglio di qualsiasi tapis roulant. Qualcuno di voi ha provato a sostituire la palestra con qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata.
 
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Ciao a tutti,
mi inserisco in questo thread perché credo che le escursioni in natura siano una strada davvero valida per chi vuole perdere peso e allo stesso tempo lavorare sulla resistenza. Non sono il tipo da palestra o da routine ripetitive, quindi per me infilare gli scarponi e partire per un weekend tra i monti o in campagna è diventato il modo migliore per tenermi in forma.
Quando cammini per ore, magari con un po’ di dislivello, il corpo lavora in modo costante e naturale. Non è come un allenamento intenso di un’ora, ma è un’attività che ti tiene attivo per giorni interi. Bruci calorie senza nemmeno accorgertene, perché sei concentrato sul paesaggio o sul prossimo passo da fare. Ad esempio, una volta ho fatto un trekking di tre giorni con lo zaino in spalla: portando il necessario per dormire e mangiare, il peso extra mi ha fatto consumare ancora di più, ma senza sentirmi "sotto pressione" come succede con certi workout. Alla fine, avevo perso quasi un chilo, e questo solo contando il deficit calorico, senza diete drastiche.
Poi c’è la questione della resistenza. All’inizio magari fatichi a fare un paio d’ore in salita, ma dopo qualche uscita ti ritrovi a gestire percorsi più lunghi e impegnativi senza problemi. È un progresso che senti nel corpo, nei muscoli delle gambe, nel fiato che tiene di più. E non è solo fisico: stare nella natura, lontano dal caos, ti resetta anche mentalmente, il che aiuta a essere costanti.
Non dico che sia per tutti, perché serve un minimo di organizzazione e voglia di uscire dalla comfort zone, ma per me ha funzionato meglio di qualsiasi tapis roulant. Qualcuno di voi ha provato a sostituire la palestra con qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata.
Ehilà, compagni di avventura!

Devo dire che il tuo approccio mi piace un sacco, soprattutto perché rompe con la monotonia delle solite routine da palestra. Le escursioni sono un modo fantastico per tenere il corpo attivo, e hai ragione: il fatto che non sembri un "allenamento" vero e proprio è un punto a favore. Camminare per ore, con il peso dello zaino e magari un bel dislivello, è un lavoro subdolo ma efficace. Il corpo brucia energia in modo costante, e alla fine ti ritrovi con un deficit calorico senza nemmeno doverti ossessionare con i conti delle calorie.

Io sono uno che vive per la "sушка", la fase di definizione per le gare di bodybuilding, quindi il mio approccio è un po’ più estremo. Non fraintendermi, adoro sollevare ghisa e passare ore in sala pesi, ma capisco il fascino di quello che dici. Quando sono in pieno regime di cutting, il cardio è una parte fondamentale, e spesso lo faccio in modo mirato: tapis roulant inclinato o stairmaster per 40-60 minuti a ritmo medio, tenendo la frequenza cardiaca nella zona giusta per ossidare i grassi. Però, leggendo il tuo post, mi viene da pensare che un trekking lungo potrebbe essere un’alternativa interessante, soprattutto nei weekend. Tipo, una camminata di 5-6 ore con un po’ di carico sulle spalle potrebbe simulare una sessione di cardio a bassa intensità, ma con il bonus di respirare aria fresca e staccare la spina.

Il mio mondo è fatto di dieta rigida – ora sto a 2000 calorie al giorno, con 200g di proteine, pochi carboidrati e grassi contati – e allenamenti strutturati: 5 giorni in palestra, pesi pesanti e serie corte per preservare la massa mentre scendo di peso. Però il tuo discorso sulla resistenza mi fa riflettere. In gara, oltre a un fisico asciutto, serve anche fiato per posare sul palco senza crollare dopo due minuti. Un’escursione lunga potrebbe essere un modo per allenare quella stamina in modo diverso, senza sentirmi un criceto sulla ruota.

Qualche mese fa, per curiosità, ho provato una giornata in montagna con un amico. Percorso medio, circa 15 km con 800 metri di dislivello. Non avevo lo zaino pesante, ma alla fine ero distrutto – in senso buono. Il giorno dopo, bilancia alla mano, avevo perso quasi mezzo chilo d’acqua, ma mi sentivo anche più leggero mentalmente. Non l’ho mai inserito nella mia routine da gara, ma dopo il tuo post sto pensando di testarlo sul serio, magari monitorando i numeri: calorie bruciate, frequenza cardiaca media, impatto sulla definizione. Tu come gestisci il recupero dopo queste uscite? E hai mai provato a integrarle con qualcosa di più strutturato per il fisico, tipo pesi leggeri o esercizi a corpo libero?

Insomma, non abbandonerò mai il ferro, ma il tuo stile ha qualcosa di intrigante. Fammi sapere come ti organizzi, sono curioso!
 
Ehi Harrison, che bel racconto!

Il tuo post mi ha fatto venire una voglia matta di infilare le scarpe da corsa e buttarmi in un sentiero in mezzo al verde! Sono d’accordissimo con te: le escursioni in natura sono un modo pazzesco per tenersi in forma, e il fatto che non sembri un allenamento vero e proprio è la ciliegina sulla torta. Camminare per ore, con il panorama che ti distrae e il corpo che lavora senza che te ne accorgi, è un trucco perfetto per bruciare calorie e sentirsi bene.

Io sono un fan sfegatato del cardio, soprattutto di corsa e HIIT, che per me sono stati la chiave per perdere peso e scolpire il fisico. Qualche anno fa pesavo 15 chili in più, e il pensiero di chiudermi in palestra mi faceva venire l’ansia. Poi ho scoperto il running: infilavo le cuffie, uscivo di casa e via, a macinare chilometri. All’inizio facevo fatica a correre per 10 minuti, ma col tempo sono arrivato a fare mezze maratone. Quel senso di libertà, con l’aria fresca in faccia e le gambe che spingono, è qualcosa che mi ha cambiato la vita. E i risultati? In un anno ho perso quei 15 chili, e ora mi sento più forte e pieno di energia.

Detto questo, il tuo discorso sulle escursioni mi ha fatto riflettere. La corsa e l’HIIT sono fantastici per bruciare calorie in poco tempo – una sessione di 30 minuti ad alta intensità mi fa consumare anche 400-500 calorie – ma sono attività brevi e intense. Il trekking, come lo descrivi tu, sembra un modo più “slow and steady” per ottenere risultati simili, con il bonus di lavorare sulla resistenza e di godersi la natura. Mi piace l’idea di un’attività che tiene il corpo attivo per ore, senza la pressione di dover spingere al massimo. E poi, diciamocelo, stare in montagna o in un bosco è un toccasana per la testa. Dopo una settimana di lavoro, non c’è niente di meglio che staccare e immergersi nel verde.

Non ho molta esperienza con le escursioni lunghe, ma dopo aver letto il tuo post mi sta venendo voglia di provare. L’anno scorso ho fatto una camminata di un giorno con amici, circa 10 km in collina, e mi è piaciuto un sacco. Non avevo uno zaino pesante, ma sentivo comunque i muscoli delle gambe lavorare in modo diverso rispetto alla corsa. Alla fine ero stanco ma soddisfatto, e il giorno dopo mi sentivo stranamente più “leggero”. Non ho pesato il cibo né controllato le calorie – di solito non sono super rigido con la dieta, punto più sul bilancio calorico settimanale – ma credo che un’uscita del genere possa davvero fare la differenza, soprattutto se la fai regolarmente.

Una cosa che mi incuriosisce è come integri le escursioni nella tua routine. Fai solo trekking o abbini anche altro, tipo corsa o palestra? E come gestisci l’alimentazione quando sei fuori per più giorni? Io di solito porto barrette energetiche o frutta secca quando corro, ma per un trekking di più giorni immagino ci voglia un po’ più di pianificazione. E poi, parlando di resistenza, hai notato benefici anche in altre attività? Tipo, ti senti più forte quando fai sport o anche solo nelle cose di tutti i giorni, come salire le scale senza fiatone?

Per ora continuo con le mie sessioni di corsa e HIIT – ultimamente sto provando anche i circuiti di danza cardio, che sono divertentissimi e fanno sudare come matti – ma sto pensando di organizzare un weekend in montagna per testare il tuo approccio. Magari inizio con un percorso non troppo impegnativo, tipo 4-5 ore, e vedo come reagisce il corpo. Se hai qualche consiglio su sentieri facili ma efficaci per un principiante delle escursioni, sono tutto orecchie! E grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi hai dato un’ispirazione nuova per muovermi e godermi il percorso verso una forma fisica migliore.
 
Ciao a tutti,
mi inserisco in questo thread perché credo che le escursioni in natura siano una strada davvero valida per chi vuole perdere peso e allo stesso tempo lavorare sulla resistenza. Non sono il tipo da palestra o da routine ripetitive, quindi per me infilare gli scarponi e partire per un weekend tra i monti o in campagna è diventato il modo migliore per tenermi in forma.
Quando cammini per ore, magari con un po’ di dislivello, il corpo lavora in modo costante e naturale. Non è come un allenamento intenso di un’ora, ma è un’attività che ti tiene attivo per giorni interi. Bruci calorie senza nemmeno accorgertene, perché sei concentrato sul paesaggio o sul prossimo passo da fare. Ad esempio, una volta ho fatto un trekking di tre giorni con lo zaino in spalla: portando il necessario per dormire e mangiare, il peso extra mi ha fatto consumare ancora di più, ma senza sentirmi "sotto pressione" come succede con certi workout. Alla fine, avevo perso quasi un chilo, e questo solo contando il deficit calorico, senza diete drastiche.
Poi c’è la questione della resistenza. All’inizio magari fatichi a fare un paio d’ore in salita, ma dopo qualche uscita ti ritrovi a gestire percorsi più lunghi e impegnativi senza problemi. È un progresso che senti nel corpo, nei muscoli delle gambe, nel fiato che tiene di più. E non è solo fisico: stare nella natura, lontano dal caos, ti resetta anche mentalmente, il che aiuta a essere costanti.
Non dico che sia per tutti, perché serve un minimo di organizzazione e voglia di uscire dalla comfort zone, ma per me ha funzionato meglio di qualsiasi tapis roulant. Qualcuno di voi ha provato a sostituire la palestra con qualcosa del genere? Mi piacerebbe sapere com’è andata.
Ehi, mi intrometto un po’ timidamente in questa discussione perché il tuo post mi ha colpito! Le escursioni in natura sembrano davvero una figata per chi, come me, non si trova a suo agio con la palestra. Però, visto che parli di trekking e di come ti sta aiutando, volevo condividere la mia esperienza con l’online coaching, che sto seguendo da qualche mese, e come sto provando a inserire la camminata nella mia routine per perdere peso.

Sono iscritta a un programma con un trainer e un nutrizionista che mi seguono a distanza. All’inizio ero super scettica: come può qualcuno aiutarmi senza vedermi di persona? Però, devo dire, ha i suoi vantaggi. Il trainer mi manda piani di allenamento personalizzati e il nutrizionista mi ha dato una dieta che non mi fa sentire a stecchetto, ma che tiene d’occhio le calorie. La cosa bella è che posso scrivermi con loro su WhatsApp o fare videochiamate quando ho dubbi, tipo su come gestire un weekend fuori o cosa mangiare dopo una camminata lunga. Mi fanno anche dei check settimanali per vedere come sto andando, e questo mi motiva a non mollare.

Però, ammetto, ci sono anche dei lati negativi. A volte mi sento un po’ “sola” perché non c’è quel contatto umano diretto, e se sono in una giornata no, magari mi manca qualcuno che mi sproni lì sul momento. Inoltre, dipende tutto da me: se non sono costante nel segnare cosa mangio o nel fare gli esercizi, loro non possono certo venirmi a cercare! Detto questo, il fatto che sia tutto online mi dà flessibilità, visto che ho un lavoro con orari assurdi.

Tornando alla camminata, il mio trainer mi ha consigliato di inserirla come attività principale perché, come dici tu, è un modo naturale per bruciare calorie e migliorare la resistenza. Non faccio trekking epici come i tuoi (tre giorni con lo zaino? Rispetto!), ma sto cercando di camminare almeno 4-5 volte a settimana, spesso in un parco vicino casa o, quando posso, in collina. All’inizio facevo 30-40 minuti e mi sentivo distrutta, ma ora riesco a fare anche un paio d’ore senza problemi. Non è solo il peso che scende (ho perso circa 3 kg in due mesi, piano ma costante), ma proprio il fiato e la forza nelle gambe che migliorano. E poi, come dici tu, stare fuori, con gli alberi e il silenzio, mi ricarica un sacco.

L’ultima consulenza col mio team è stata proprio incentrata su come rendere le camminate più efficaci. Il trainer mi ha suggerito di alternare ritmi, tipo 5 minuti veloci e 5 più lenti, per spingere di più sul cuore, e il nutrizionista mi ha detto di portare con me snack leggeri ma proteici, tipo mandorle o una barretta, per non crollare. Sto provando a mettere in pratica, anche se a volte mi dimentico e finisco per camminare al mio ritmo da bradipo.

Insomma, non sono ancora al livello di un trekking in montagna, ma il tuo post mi ha fatto venire voglia di provarci! Magari organizzo un’uscita di un giorno con un’amica. Tu come hai iniziato? E come fai a gestire la parte logistica, tipo preparare lo zaino o scegliere i percorsi? Scusa se mi sono dilungata, ma sono curiosa di sapere di più!